
Parola del presidente della Regione e commissario alla ricostruzione post sisma Gianni Chiodi, che questa mattina ha partecipato a Palazzo Chigi ad una conferenza stampa convocata per fare il punto sulla ricostruzione aquilana. Con lui, il sottosegretario Gianni Letta, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ed il neo eletto vice commissario Antonio Cicchetti.
"Non è vero” ha detto Chiodi “che esistono 50mila persone assistite e senza tetto. Le persone effettivamente assistite e alloggiate sono 3.179. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone in attesa che la propria abitazione venga riparata, mentre quelle realmente senza tetto sono 600". In verità, sul sito della Struttura per la Gestione dell’Emergenza, gestito dallo stesso Commissario, secondo l’ultimo report sulla popolazione assistita, datato 28 settembre 2010, sono 25.687 le persone beneficiarie del contributo di autonoma sistemazione, 18.706 le persone alloggiate tra Progetto C.A.S.E., MAP e affitto, 2.782 le persone in strutture ricettive e 466 nelle caserme a L’Aquila. Nei Comuni del cratere sono state rilevate 8.076 persone assistite.

Nel settore dell'edilizia privata, "i cantieri aperti all'Aquila sono 12mila", con "liquidi" disponibili per 714 milioni di euro "depositati sul conto del commissario per essere destinati a contributi diretti ai beneficiari". A questi si aggiungono altri 1,5 miliardi di euro "disponibili presso il sistema bancario", da destinare in via prioritaria ai titolari delle prima casa, per un massimo di 200mila euro a testa.
Nel campo dell'edilizia pubblica, "sono stati ultimati 80 cantieri tra immobili strategici e scuole. Sono stati poi appaltati nove interventi e altri 18, tra cui la cittadella giudiziaria, lo saranno entro il 31 dicembre. Ultimato il piano scuole per il cratere, da 30 milioni di euro, ed entro la fine dell'anno sarà appaltato anche il piano per gli istituti scolastici al di fuori del cratere, ma non in regola con le norme anti-sismiche".
Per quanto riguarda poi centri storici, come quello dell'Aquila, dove i lavori non sono ancora iniziati, Chiodi lancia una frecciata al primo cittadino aquilano Massimo Cialente: "La legge attribuisce il piano di ricostruzione ai sindaci".


E poi, ancora, le promesse inevase del G8 per il restauro dei beni artistici e culturali. Su questo tema Chiodi ha spiegato che non tutti hanno mantenuto gli impegni e che per questo il Ministero degli Esteri ha istituito una struttura ad hoc, per contattare le varie diplomazie. "Ma se questi soldi non ci sono” ha aggiunto “ricostruiremo noi".
Per quanto riguarda l'economia dei territori terremotati, Chiodi ha spiegato che "sono stati pagati 30 milioni di euro per danni alle imprese: il 40% delle richieste avanzate dalle imprese del cratere, il 95% di quelle avanzate da imprese al di fuori". Ai Comuni è stato pagato il 60% di quanto da loro rendicontato al 31 maggio, “con una novità: sono stati sbloccati 80 milioni di fondi per l'emergenza che, aggiungendosi ai 60 già disponibili, consentiranno di ripianare l'arretrato di costi per alberghi e sistemazione autonoma”.
Resta il problema della zona franca urbana. “I fondi sono saliti da 45 a 90 milioni di euro, già deliberati dal Cipe”, ma Letta ha precisato che "il decreto non è stato ancora firmato dal ministero dell'Economia perché ci sono problemi comunitari".

fonte cityrumors.it
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