venerdì29ottobre

" Montagna è..." Alemanno e Chiodi a Roccaraso

" Montagna è..." Alemanno e Chiodi a Roccaraso 


Roma, 29 ott. - (Adnkronos) - Domenica prossima, 31 ottobre, alle ore 15.30, presso il cinema Roma di Roccaraso, in provincia dell'Aquila, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi apriranno il convegno 'Montagna e'?Roccaraso. Cultura, impresa, spiritualita', turismo' promossa dall'associazione 'Roccaraso e'' con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia de L'Aquila, della Diocesi di Sulmona-Valva, di Federparchi, di Federterme e della Comunita' montana Altosangro - Altipiano delle Cinque Miglia.
Nel corso del convegno interverranno il presidente della Provincia de L'Aquila, Antonio Del Corvo, il vescovo di Sulmona-Valva, Mons. Angelo Spina, il presidente del Comitato Ev-K2 Cnr, Agostino Da Polenza, il presidente Fisi, Giovanni Morzenti, l'assessore ai Trasporti della Regione Abruzzo, Giandonato Morra, il presidente dell'associazione 'Roccaraso e'', Alessandro Amicone, il vicepresidente di Federparchi, Gianfranco Giuliante e il giornalista e saggista, Salvatore Santangelo. Modera Elisa Isoardi, conduttrice di Rai 1.

da LIBERO-NEWS.IT

venerdì29ottobre

L’Abruzzo preme l'acceleratore sull'innovazione amministrativa

L’Abruzzo preme l'acceleratore sull'innovazione amministrativa

di VALENTINA FARICELLI

Semplificare le procedure, aumentare la qualità e l’efficienza, ridurre i costi e soprattutto un balzo in avanti nell’utilizzo delle tecnologie informatiche, che si traduce in una drastica riduzione del cartaceo nell’attività amministrativa e istituzionale.
Sono questi gli obiettivi del protocollo sottoscritto a Roma dal presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi con il ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta.
Un accesso più semplice e trasparente, dunque, per agevolare il rapporto tra Pubblica amministrazione, cittadini e imprese. “La Regione - ha spiegato Chiodi - considera i progetti di sostegno all’innovazione e allo sviluppo della società dell’informazione uno degli aspetti prioritari per migliorare la qualità dei servizi pubblici, quindi l’efficienza, l’efficacia e l’economicità. Dobbiamo essere guida e soggetto propulsore dell’innovazione.
Un ambito di intervento specifico di questo accordo fa riferimento proprio alla sanità elettronica: la Regione si impegna a dare applicazione all’invio telematico dei certificati di malattia, all’introduzione della ricetta digitale e alla diffusione del fascicolo sanitario. Si capisce dunque l'importanza che vogliamo attribuire a questo Protocollo che ci consentirà di proseguire con successo lungo il percorso virtuoso di risanamento. Particolare attenzione sarà offerta anche alle iniziative connesse alla mappatura e alla prevenzione del rischio di corruzione e degli illeciti a danno di una corretta azione amministrativa".
Il Protocollo prevede l'istituzione dello sportello unico delle imprese e il rafforzamento di Linea Amica e di Reti Amiche. Saranno attivati e potenziati servizi volti alla semplificazione e all'accesso telematico (pagamenti elettronici, Posta Elettronica Certificata, VOIP). Attuando inoltre l'iniziativa "Mettiamoci la faccia", i cittadini potranno esprimere il loro gradimento sulla qualità e l'efficienza dei servizi regionali. Il ministro Brunetta ha sottolineato il ruolo dinamico che l'Abruzzo gioca in tema di sviluppo e innovazione. L'obiettivo è quello di completare il processo di e-government dell'amministrazione, al fine di contribuire alla riduzione degli oneri burocratici e di semplificare le modalità di accesso dei cittadini ai servizi della Regione.

DA LOCCIDENTALE.IT

giovedì28ottobre

Chiodi, ragazzi aderiscono con entusiasmo ad Energiochi

Chiodi, ragazzi aderiscono con entusiasmo ad Energiochi

E’ stato lanciato stamane il bando di concorso “Energiochi 6… vera energia!!”. Giunto alla sua sesta edizione, e’ promosso dalla Regione Abruzzo, con la collaborazione del ministero della Pubblica istruzione, l’Ufficio scolastico regionale e l’Universita’ dell’Aquila. L’iniziativa e’ rivolta agli studenti delle scuole materne, primarie e secondarie di primo grado dell’Abruzzo. L’obiettivo e’ la diffusione della conoscenza dei criteri di risparmio energetico e delle energie provenienti da fonti rinnovabili, nonche’ lo sviluppo di una coscienza critica rispetto ai temi ambientali e la capacita’ di raccogliere ed elaborare dati per un uso responsabile delle risorse. “E’ un concorso molto importante - ha spiegato il presidente della Regione, Gianni Chiodi - perche’ insegna, ma soprattutto sensibilizza le nuove generazioni su un argomento di grande attualita’. E’ fondamentale che gia’ sui banchi di scuola si familiarizzi con concetti quali energie sostenibili, parsimonia nei consumi, tutela dell’habitat”. “La formula del bando e’ ormai consolidata - ha aggiunto il Presidente - Si puo’ partecipare attraverso diverse forme di elaborato che vanno dal disegno, al ballo, al canto, al progetto tecnico pratico. Siamo molto soddisfatti della risposta delle passate edizioni del concorso. Solo l’anno scorso sono stati coinvolti 12 mila ragazzi di 250 scuole abruzzesi di ogni ordine e grado”. Il presidente Chiodi ha esortato, quindi, gli studenti, ma anche i responsabili d’istituto, “ad aderire in massa, liberando la creativita’ ma anche assicurando un serio impegno a salvaguardia del territorio e dell’ambiente”. “Auguro a tutti i ragazzi un buon lavoro - ha concluso Chiodi - rinnovando loro l’appuntamento al mese di maggio, quando ci ritroveremo per le premiazioni”. Ancora da scegliere la citta’ abruzzese sede di consegna dei riconoscimenti. L’anno scorso la cerimonia si e’ svolta a Teramo; quello precedente all’Aquila appena fuori dal terremoto. Probabile location 2011 Pescara. “Energiochi” e’ stato riconosciuto tra le best pratics da diversi Paesi dell’Unione europea.

giovedì28ottobre

Chiodi su Abruzzo Engineering forse licenziamenti


Chiodi su Abruzzo Engineering forse licenziamenti

Resta aperta la questione "in house"


Chiodi su Abruzzo Engineering forse licenziamentiLa questione Abruzzo Engineering è davvero spinosa. E' il Governatore della Regione Gianni Chiodi a fare dichiarazioni sul futuro dei dipendenti, centrale resta l'argomento relativo alla natura dell'ente: in house o no.
Stanno valutando gli uffici della Regione quale sia la natura di Abruzzo Enginnering. Non è un tema secondario, perché se "in house," la relazione con l'Ente Regione è privilegiata. L'affidamente in house infatti è in deroga al principio dell’evidenza pubblica. L'amministrazione pubblica attraverso questo tipo di affidamento, non affida all'esterno determinate prestazioni ma provvede in proprio.
Se quindi Abruzzo Enginnering fosse in house, il problema del personale al suo interno, sarebbe di grande rilevanza per l'amministrazione pubblica.
Il Governatore non ha mezzi termini quando dichiara che il personale di Abruzzo Engineering  sarà  "preservato solo se effettivamente utile alla collettività ovvero se produttivo". Non si vuole alimentare un carrozzone. Sono parole lapidarie che per diventare fatti concreti dovranno attendere la definitiva chiarificazione: in house o no.
E' evidente quindi che  Abruzzo Engineering, che ha i costi di gestione molto alti e che conta circa 200 dipendenti, si potrà salvare solo se verrà riconosciuta in house perché "è difficile affermarsi sul mercato con questa organizzazione".

da Abruzzo24.it

giovedì28ottobre

Chiodi: “La ricostruzione è iniziata e procederà spedita. Basta bugie”

Chiodi: “La ricostruzione è iniziata e procederà spedita. 
Basta bugie” 


“Non è vero che esistono 50mila persone che sono senza tetto. Le persone effettivamente assistite sono 3.179, vivono in hotel e in caserme e stanno riparando le loro case classificate B e C, sono dunque destinatarie di contributi. Solo 600 sono le persone realmente assistite perché proprietarie di abitazioni e, quindi, totalmente inagibili. Tutti gli altri sono titolari di un contributo di autonoma sistemazione e quindi vengono impropriamente considerate senza tetto”.
E ancora, 714 milioni di euro di contributi diretti depositati sul conto corrente del Commissario delegato per la ricostruzione, oltre 1 miliardo e mezzo di euro disponibili tramite la cassa depositi e prestiti destinati alla riparazione delle prime case, che sono il totale delle cifre già stanziate e spendibili per la ricostruzione. Risponde così, con le cifre e con i fatti Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo e Commissario delegato per la ricostruzione post sisma, a dimostrazione che a L’Aquila si va avanti e che anzi, nei prossimi mesi si accelererà.
Nei giorni scorsi il presidente Chiodi si è recato a Palazzo Chigi, dove ha presieduto alla conferenza stampa incentrata sulla situazione aquilana. Chiodi è stato affiancato dal suo nuovo vice, Antonio Chiccetti, dal sottosegretario Gianni Letta, dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso e dal suo vice, Franco Gabrielli. Un momento importante, per poter fare chiarezza e replicare punto per punto alle critiche degli ultimi giorni sulla politica e sui risultati post terremoto.
“Critiche inutili quanto strumentali”, ha sottolineato il governatore abruzzese, “ che non aggiungono alcun contributo di idee. Mentre invece l’Abruzzo, L’Aquila e gli aquilani avrebbero bisogno di fatti concreti e non di semplici parole in libertà”. E i fatti parlano di 12mila cantieri aperti; di 80 cantieri relativi a immobili strategici e a scuole che sono stati ultimati; di 9 interventi su edifici pubblici appaltati e di altri 18 da appaltare entro il 31 dicembre, tra cui la cittadella giudiziaria. Di 30 milioni di euro sono stati spesi per le scuole del cratere, mentre altri 30 sono disponibili per quelle fuori cratere non in regola con le norme antisismiche.
“Sono stati pagati anche 30 milioni di euro per i danni che le imprese hanno subito – ha sottolineato Chiodi – e la regione ha messo a disposizione altri 35 milioni”. Riguardo alla zona franca urbana, inoltre, “i soldi a disposizione sono saliti a 90 milioni, già deliberati dal Cipe, anche se il relativo decreto non è stato ancora firmato”. Infine, per quanto riguarda il pagamento ai comuni per le attività sostenute durante l'emergenza “è stato pagato il 60% di quanto rendicontato entro il 31 maggio”.
Diverso il discorso per la ricostruzione dei centri storici, che era stato oggetto di uno scambio di accuse con il responsabile nazionale Pd per la Ricostruzione ed assessore al comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane. La legge, infatti, stabilisce che la loro ricostruzione è affidata ai sindaci. Inutile, dunque, ha fatto notare Chiodi, la polemica sulla mancanza di fondi, che avverrà in un momento successivo, quando saranno redatti i Piani.
La grande novità, invece, è lo sblocco dei soldi per l’emergenza: 80 milioni di euro che si aggiungono ai 60 già disponibili e con i quali si potranno pagare tutte le spese sostenute per gli alberghi e l’autonoma sistemazione. E soprattutto, è stato risolto il problema della Prefettura: “andrà in un palazzo a cinque metri dal Duomo – ha annunciato Chiodi -. Ed è molto importante, perché rappresenta il cuore della città”.
I tempi complessivi per la ricostruzione saranno lunghi, e il commissario per la ricostruzione non pensa nemmeno a nascondersi dietro un dito: “ci vorranno dieci anni di tempo per la ricostruzione – afferma – ma è inutile avvitarsi in polemiche sterili, non è mai stata eretta una statua in onore di chi critica. La vicinanza del governo continua e ci sono tutte le premesse realizzare un ottimo lavoro. Abbiamo un impegno unitario e costruttivo da portare avanti, quello che dobbiamo alla popolazione colpita e, soprattutto, a chi non è più tra noi”.


fonte: loccidentale.it

mercoledì27ottobre

EUROPA: CHIODI, SU FONDI ABRUZZO HA RIACQUISTATO CREDIBILITA'

(AGI) - L'Aquila, 27 ott. - Un regolamento regionale per la corretta gestione e trasparenza dell'uso dei fondi comunitari.
  La linea politica e' stata illustrata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai componenti della Commissione controllo bilanci del Parlamento europeo, presieduta dal parlamentare italiano Luigi De Magistris. L'incontro e' servito per dare conto sullo stato di attuazione dei programmi Docup 2000-2006, ormai in fase di rendicontazione finale, e dei fondi strutturali comunitari Por-Fesr e Fse 2007-2013, con una particolare attenzione ai fondi post-terremoto di provenienza europea. Nel suo intervento il presidente della Regione ha ribadito che "l'Abruzzo e' la prima regione del Sud per quanto riguarda la capacita' di spesa dei fondi europei. Su alcuni assi abbiamo registrato performance superiori ad alcune regioni del Centro". Davanti ai componenti della commissione di controllo il presidente Chiodi non ha esitato ad affrontare il problema di credibilita' della Regione Abruzzo su questa terreno. "Noi avevamo un problema di credibilita' con l'Unione europea e non solo - ha aggiunto il presidente Chiodi - e devo dire che nei confronti della Ue la prima azione politica che abbiamo attuato e' di aver adottato una sorta di regolamento per quanto riguarda le procedure di controllo su tutti i bandi che fosse piu' stringente possibile. Ci siamo rivolti direttamente a coloro che seguono i progetti e che devono attuare funzioni specifiche imponendo uno stringente controllo e una grandissima attenzione alla trasparenza, perche' l'Abruzzo deve essere una regione che fa le cose fatte bene.
  Anche perche' - ha proseguito Chiodi - la trasparenza e il monitoraggio costante delle procedure per questo governo regionale rappresentano il miglior antidoto ad eventuali azioni truffaldine. I controlli preventivi - ha concluso il presidente della Regione - servono proprio a ridurre la massimo il rischio di mala gestio. L'Italia e' un paese che non gestisce al meglio i fondi europei e l'Abruzzo ci tiene ad invertire questa tendenza a far fare bella figura all'intero Paese". (AGI) Com/Ett



martedì26ottobre

"COME LA STAMPA INFLUISCE SULLE COSCIENZE DEI CITTADINI"

Ecco che questa mattina compare, su una nota testata giornalistica, un articolo riguardante un sondaggio che verifica l'indice di gradimento dei Presidenti di regione. Non possiamo non  notare come il nostro Presidente Chiodi abbia registrato una leggera flessione di 2 punti percentuali passando dal 52 al 50%. I Giovani del Presidente vogliono far notare (sempre nel caso in cui la notizia sia vera),non alla testata giornalistica cui si fa riferimento, ma alla stampa locale , come abbia contribuito ,riportando notizie false ,smentite in seguito  dallo stesso ordine dei giornalisti, a far abbassare l'indice di gradimento del Presidente Chiodi. Con l'occasione, invitiamo tutto il mondo del giornalismoe  l'intera cittadinanza ad una seria riflessione, perchè crediamo che l'informazione sia un dovere ma, prima di tutto, una vocazione. Una vocazione a divulgare e far conoscere la verità, non notizie apprese da voci di corridoio senza nessuna conferma e pubblicate solo per avere lo scoop del giorno. Se non la si sente come una missione è meglio non esercitare  la professione del giornalista. Noi confidiamo e ci impegniamo nell'OPERAZIONE TRASPARENZA,a divulgare appunto il lavoro fatto in due anni di giunta Chiodi, informando la cittadinanza delle leggi e delle azioni amministrative che stanno aiutando la regione Abruzzo ad uscire dal novero delle regioni più indebitate d'Italia.E' innegabile,infatti, il raggiungimento di notevoli risultati nel contenimento dei costi e nella riorganizzazione del sistema sanitario regionale, un'efficace e corretta gestione del bilancio che  ha permesso di ridurre il debito da 4 miliardi di euro a 3,5 con un miglioramento dei conti del 12,5%. Basti pensare che dall' insediamento della giunta Chiodi il debito in Abruzzo pesava sulla testa di ogni singolo cittadino per ben 3mila euro. Da aggiungere la riduzione dei compensi dei consiglieri regionali, la chiusura di sedi inutili all'estero, lo scioglimento di inutili societa' regionali, l'azzeramento dei consigli di amministrazione di ben 23 enti, la riduzione delle Asl da 6 a 4, la riduzione dei dirigenti regionali da 128 a 105, delle comunita' montane etc.. Sul fronte della ricostruzione, al di la' di sterili e strumentali polemiche, i risultati sono senza precedenti avendo aperto 12000 cantieri all'Aquila, dato una scuola a tutti gli alunni aquilani, realizzato opere infrastrutturali mentre tante altre sono in programmazione in questi giorni. Infine, ci sono  in cassa 700 milioni di euro a cui si aggiungera' nel prossimo anno un ulteriore miliardo e mezzo,l'apertura e il trasferimento ai sindaci di strumenti per la ricostruzione condivisa.
Questo e tanto altro è stato e sarà ancora fatto. Pensiamo  che se i cittadini Abruzzesi fossero a conoscenza di questi dati, la fiducia nel nostro Governatore salirebbe di almeno 7 punti percentuali.
Questa è la verità e pensiamo che "Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza".

I GIOVANI DEL PRESIDENTE

lunedì25ottobre

Chiodi: 48 milioni e mezzo di euro trasferiti agli enti locali

Chiodi: 48 milioni e mezzo di euro trasferiti agli enti locali Il Commissario Delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi, nell’ambito dell’Operazione Trasparenza che ha l’obiettivo di fornire informazioni sui fondi per emergenza e per ricostruzione, comunica tutti i dettagli dell’ultimo trasferimento a favore di Comuni, Provincia, Regione e altri Enti che hanno sostenuto spese legate all’emergenza terremoto, per un totale di circa 48 milioni e mezzo di euro.
In particolare, al Comune dell’Aquila sono stati trasferiti tutti i fondi relativi alle spese rendicontate fino al 31 maggio scorso e 10 milioni di euro per il pagamento del CAS (contributo di autonoma sistemazione) relativo ai mesi successivi. Sono stati poi trasferiti € 2.400.000,00 per le attività del Vicecommissario Delegato per la Tutela dei Beni Culturali e 2.500.000,00 per il Servizio Idrico Integrato (Ente D’Ambito Aquilano (A.T.O. n. 1).  Inoltre, sono stati trasferiti fondi agli altri comuni del cratere, ai comuni fuori cratere, ai comuni afferenti ai COM, alle Regione Abruzzo, alla Provincia dell’Aquila e al Prefetto dell’Aquila sempre per le spese rendicontante per la gestione dell’emergenza. Infine, il Commissario Chiodi ha dato disposizioni per il trasferimento di risorse a favore dei Vigili del Fuoco pari ad un importo complessivo di circa 5,5 milioni di euro e il relativo mandato di pagamento verrà firmato nelle prossime ore. Si ricorda che sul sito www.commissarioperlaricostruzione.it  nella sezione “Operazione Trasparenza” si possono trovare i dettagli dei trasferimenti per ogni singolo Ente.


da Abruzzo24ore.tv

domenica24ottobre

CHIODI : DOBBIAMO DARE UN FUTURO AI NOSTRI GIOVANI


Chiodi: la mia missione? Sanare il debito

«Dobbiamo dare un futuro ai nostri giovani. E sui termovalorizzatori tiro dritto»

di Antonio De Frenza


PESCARA. Si può pensare tutto dell'azione di governo di Gianni Chiodi, ma gli va dato atto che mai un presidente di Regione prima di lui aveva portato tante responsabilità sulle proprie spalle: terremoto e risanamento della sanità in primis. Problemi affrontati in un contesto di grave crisi economica internazionale e di forte attivismo della magistratura. In politica questo carico di responsabilità comporta tanti oneri ma onori precari e sempre pronti a essere revocati.

Presidente Chiodi si avvicina la scadenza del primo biennio del suo mandato, e si avvicina la scadenza del piano di rientro della sanità. A che punto siete col pareggio dei conti?
«Il pareggio dovrebbe esserci secondo la metodologia di calcolo del tavolo di monitoraggio, che esclude alcune voci come i costi di ammortamento. I dati presentati a giugno denotano una coerenza rispetto all'obiettivo che sembra raggiungibile perché abbiamo ottenuto una forte contrazione dei costi. Ma alla fine credo che il sistema non sarà in equilibrio e la perdita sarà di 60-80 milioni di euro. Il risultato dipende fondamentalmente dalla Asl di Chieti».

Siete puntuali rispetto al programma di riconversione degli ospedali?
«L'ultima relazione l'ho ricevuta il 21 ottobre. Sono stati fatti gli accordi sindacali per la mobilità del personale e si sta procedendo all'attività di riconversione, con la predisposizione degli ospedali di comunità e della Rsa. L'obiettivo non è chiudere ma riconvertire le strutture. Sta ai direttori generali accelerare. Questo sarà per me una misura di valutazione del loro lavoro».

La sua subcommissaria Baraldi ha lamentato ritardi e freni dalle strutture amministrative.
«Ogni cambiamento comporta delle resistenze. Faremo per le Asl lo stesso esame che la Regione subisce al tavolo nazionale di monitoraggio»

Resta ferma la sua scelta di confermare l'assessore Lanfranco Venturoni nonostante l'inchiesta in corso?
«Ho sempre detto in ogni occasione che leggerò quelli che sono gli argomenti della procura, perché non ho ancora letto gli atti ufficiali ma solo i giornali. Se ci saranno fatti accertati ci saranno anche conseguenze politiche. Se i fatti non fossero accertati sarebbe ingiusto trarne conseguenze politiche. Per quello che si legge sui giornali, sembra che Venturoni non abbia ricevuto dazioni, nemmeno quelle del finanziamento ai partiti. Anzi mi sembra che la coalizione di centrosinistra abbia ricevuto finanziamenti regolari maggiori del centrodestra. Poi noto che il bioessiccatore e Teramo non è un progetto di Venturoni ma della giunta Del Turco e non c'è stato nessun affidamento senza gara. Aggiungo sempre che da quello che si legge sui giornali alcune circostanze di fatto sono state completamente travisate, e io confido nella serenità di giudizio degli organi inquirenti, nei quali ho fiducia (ho lavorato con la magistratura e la fiduca la ripongo nei fatti) anche perché sapranno, se necessario, dare una diversa valutazione dopo i chiarimenti che hanno ricevuto».

Le mancate dimissioni di Venturoni sono state uno dei motivi delle dimissioni di Daniele Toto da vicecoordinatore Pdl di Chieti.
«In politica molte volte si fa comparire una realtà diversa da quella vera, per fini spesso strumentali. Non mi associo a questo modo di fare politica».

Lei ha detto ai magistrati: state ai fatti non ai teoremi.
«La magistratura fa il suo lavoro e per l'esperienza che ho lo fa bene. Le intercettazioni che ho visto sui giornali legittimavano senz'altro un'attività d'indagine, ma il sintema mediatico rischia di strumentalizzare l'attività doverosa della magistratura. Per questo ho sempre predicato prudenza nei provvedimenti cautelari, perché rischiano di minare la dignità delle persone prima ancora della certa colpevolezza e responsabilità».

Tra le critiche alla magistratura c'è quella di voler entrare nelle scelte politiche, per esempio nella riduzione del tetto di raccolta differenziata dal 40 al 25%. Conferma innanzitutto questa scelta?

C'è una cosa che rimpiange di aver fatto e una che vuole assolutamente portare a termine?
«Vorrei portare a termine la riforma del sistema sanitario, anche perché dipende tutta dalla politica. E poi vorrei ridurre il debito, perché chiunque venga dopo di me possa governare investendo risorse proprie della regione e dare un futuro alle nuove generazioni».

E di cosa si è pentito?
Mi sono pentito di non essere stato più deciso nel riordino degli enti strumentali, per quanto abbia commissariato 24 enti con personale interno della Regione evitando l'assalto alla diligenza sottraendoli di fatto alla politica. In Italia non lo ha fatto mai nessuno. Avrei dovuto essere più deciso a riformare alcuni enti strumentali nel settore dello sviluppo economico, penso al sistema dei consorzi industriali e delle troppe società di informatica, cloni che si fanno la guerra. Sono soddisfatto di aver eliminato le comunità montane al livello del mare, o di aver riformato i consorzi fidi. Per altre cose si è perso tempo, ma...»

C'è stato il terremoto.
«C'è stato il terremoto».




DA ILCENTRO.IT

giovedì21ottobre

ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, ECCO STRATEGIE CONDIVISE CON COMUNI

ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, ECCO STRATEGIE CONDIVISE CON COMUNI
(ASCA) - L'Aquila, 21 ott - Il Commissario delegato per la Ricostruzione, e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha avviato una serie di azioni con gli amministratori dei Comuni del cratere sismico per giungere ad un complessivo disegno di ricostruzione condivisa. In merito, giovedi' prossimo, ci sara' un secondo (e si auspica risolutore) incontro con i Sindaci per l'individuazione dei luoghi, e la definizione delle regole, per la selezione, il trasporto ed il riutilizzo delle macerie. Sempre in vista di un processo condiviso, sono state siglate collaborazioni fra i Comuni e diverse Universita' italiane che hanno assicurato supporto tecnico alle stesse amministrazioni. Nello specifico dell'Aquila, iniziative sono state intraprese con l'Ateneo cittadino, Reluiss e Cnr.

Esperienze che potranno essere estese anche ad altri Comuni.

Con il contributo della Provincia e della Curia dell'Aquila e di alcuni Consorzi dei proprietari, il Commissario Chiodi ha elaborato un'ipotesi sperimentale di intervento su edifici storici di pregio: Palazzo del Governo, aggregati della Prefettura, chiese di San Marco, Sant'Agostino, Santa Maria del Suffragio, Duomo e Arcivescovado. La proposta finale e' quella di un ''Cantiere pilota'' per una ricostruzione possibile e partecipata. E' quanto fa sapere una nota della Struttura per la gestione dell'emergenza.

martedì19ottobre

Chiodi :L'Abruzzo verde non si tocca

Il governatore Gianni Chiodi presenta le bozze del Piano paesistico regionale

L'Abruzzo verde non si tocca

Varate nuove norme per il governo del territorio ma i vincoli restano

PESCARA Un'occasione «per modernizzare l'Abruzzo, che dopo vent'anni si dota di strumenti normativi aggiornati, non solo per valorizzare il territorio regionale ma anche per governarlo». Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha presentato ieri a Pescara, affiancato dai presidenti delle quattro Province abruzzesi, i passaggi preliminari di studio del nuovo Piano paesistico regionale, frutto anche di un confronto con il ministero dei Beni ambientali e con gli enti locali. Al massimo entro marzo - ha promesso Chiodi - l'Abruzzo avrà la bozza definitiva del nuovo Piano. Le novità rispetto alla impostazione del Piano vigente, che risale al 1990, sono l'interesse per l'intero territorio, non suddiviso più per ambiti, e l'inserimento di ulteriori parametri di valutazione come i caratteri geomorfologici, i fattori antropici e storico-culturali delle manifatture. «L'Abruzzo - ha commentato Chiodi - ha saputo vendere bene l'immagine di una protezione ambientale che però, a ben guardare, appare solo superficiale. Noi oggi, con il nuovo Piano paesistico, perseguiamo parametri che sapranno farci raggiungere obiettivi di qualità nella tutela, senza escludere pezzi di territorio. Questa determinazione è leggibile anche attraverso gli atti prodotti: il varo del Piano energetico e del testo sull'edilizia e la legge urbanistica che sta per essere approvata dal Consiglio regionale». Sul confronto con le associazioni ambientaliste il presidente della Regione è stato categorico: «Sussidiarietà sì, co-governo no - ha asserito -. Le associazioni sono fonti di proposte; noi come Governo garantiamo il confronto ma ci assumiamo la piena responsabilità delle decisioni». Nel nuovo Piano «non sarà riaperta la discussione sui vincoli ma saranno aggiornate le motivazioni di vincolo, rispetto ai mutamenti avvenuti da circa cinquant'anni a oggi».

 

da Iltempo.it

 

lunedì18ottobre

Abruzzo Engineering: CHIODI: «UNA STRUTTURA DA FAR RIVOLTARE I CADAVERI NELLE TOMBE» da Primadanoi.it

da Primadanoi.it


UNA STORIA. ABRUZZO. La rinascita di Abruzzo Engineering potrebbe passare per il terremoto aquilano. Una parte dei dipendenti è stata formata per divenire ispettori nei cantieri della ricostruzione ma non tutti si sentono all’altezza del compito.

Poche ore di corso e la qualifica è arrivata. A breve, quando si troveranno gli spazi idonei, partirà il lavoro vero e proprio. C’è chi ne parla come «l’ennesima umiliazione» per dipendenti che da anni vengono sballottati da un incarico all’altro, di volta in volta formati anche con corsi «interminabili» o da poche decine di ore per riparare ai gap culturali che nessuno credeva di dover mai colmare. E c'è anche chi assicura che se verranno scelti come ispettori nei cantieri rinunceranno, perchè non vogliono assumersi responsabilità personali per un lavoro per cui non sono sufficientemente preparati. Il loro curriculum, infondo, parla di altro. Domani queste persone dovrebbero verificare l’idoneità dei lavori sugli edifici maggiormente colpiti dal sisma e giudicati inagibili.
Ma che ne sarà di Abruzzo Engineering e dei suoi 200 impiegati? Nei giorni scorsi il presidente Chiodi ha denunciato «operazioni spregiudicate» avvenute prima del suo insediamento.
Oggi sente il dovere di non far affondare l'intera nave, soprattutto per salvaguardare i posti di lavoro che, soprattutto in questo momento, la regione non può permettersi di perdere.

CHIODI: «UNA STRUTTURA DA FAR RIVOLTARE I CADAVERI NELLE TOMBE»

Eppure Chiodi si è espresso in Consiglio regionale chiaramente su Ae ed il suo personale: «una struttura dirigenziale manageriale da far rivoltare i cadaveri nelle tombe» per i suoi costi, «una società nata molto male con finalità assistenziali per il recupero di una serie di lavoratori socialmente utili, con apporto finanziario del governo e regione».
Però «dopo questo nobile scopo la società si è trasformata in una struttura funzionale alla politica, sono state fatte assunzioni strumentali con soldi pubblici». Questo il panorama generale che ha anche visto un passaggio repentino da 100 a 200 dipendenti «senza nessuna necessità e finalità, quelle si sono create dopo».
Insomma per Chiodi Abruzzo Engineering è «un buco nero vero e proprio».
AUDIO 1. CHIODI, DIPENDENTI E CLIENTELISMO.
«Il partner privato è stato scelto dalla provincia dell’Aquila e dalla Regione, Pezzopane e Del Turco, e finalizzato apparentemente alla banda larga. Una società con costi fissi così alti e senza fargli fare nulla, senza commesse», ha proseguito Chiodi, «un cappio al collo che dietro ha 200 famiglie». Insomma, un bell’esempio di clientelismo e di consenso viziato con l’aggiunta di un fiume di denaro finito chissà dove, visto che gran parte delle opere finanziate non sono terminate.
Chiodi è stato chiaro:«c’è stato il coinvolgimento di tutte le forze politiche, tutto il sistema, destra e sinistra, ha trovato un vantaggio in questa società con la possibilità di fare clientelismo e consenso con la fattura a carico dei cittadini abruzzesi: sindacati, partiti, strutture burocratiche degli enti pubblici».
E per tenerli occupati, questi dipendenti sono stati impiegati per fare un po’ di tutto e con il terremoto si pensa di farli lavorare nell'ambito della ricostruzione. Assegnando loro anche compiti delicati che non tutti si sentono in grado di ricoprire.



AUDIO 1. CHIODI, DIPENDENTI E CLIENTELISMO. 

AUDIO 2. CHIODI, E' IN HOUSE O NON E' IN HOUSE?


 AUDIO 3: CHIODI, TRE CASI CHE SEMBRANO TRUFFE...


Dopo le parole del presidente e commissario alla ricostruzione qualcuno ha deciso di raccontarci dall’interno il dramma di queste persone per metà chiamate per 'conoscenza' e per metà ex Lsu (per la precisione 98).
Opinioni strettamene personali sulla propria vita lavorativa e non solo ma con forti implicazioni di interesse pubblico nonché di strettissima attualità.
E così vengono fuori le frustrazioni degli ultimi 13 anni di difficoltà: si è partiti nel lontano 1997 con i sopralluoghi in materia ambientale, «un lavoro semplice ma utile». Poi, con l'arrivo di Quarta e Del Turco, c'è stata la creazione di quella che ancora oggi si chiama Abruzzo Engineering e si è passati alla banda larga: «alcuni di noi avevano problemi con i cellulari, figurarsi con le nuove tecnologie».
Oggi il presente si chiama cassa integrazione e il futuro (incerto) potrebbe essere proprio il terremoto.
«Noi non dobbiamo ringraziare nessuno», assicurano gli ex Lsu che si ritrovano dentro Ae, «noi veniamo da lontano, anche se, nelle sue ultime dichiarazioni, il presidente della Regione ha fatto di tutt'erba un fascio, parlando di noi come di 200 raccomandati. Al limite, forse sarebbero in 102».
Allora proprio qualcuno di quegli ex Lsu prova oggi, con PrimaDaNoi.it (chiedendo di non rendere pubblico il proprio nome per paura di ritorsioni), a spiegare l'evoluzione e la crescita di quello che è diventato un carrozzone difficile da parcheggiare (come conferma ampiamente il presidente Chiodi).

lunedì18ottobre

URBANISTICA: CHIODI, PIANO PAESISTICO AD INIZIO ANNO

URBANISTICA: CHIODI, PIANO PAESISTICO AD INIZIO ANNO
ABRUZZO PIU' MODERNO E SALVAGUARDATO (REGFLASH) Pescara, 18 ott. Una occasione "per modernizzare l'Abruzzo che dopo vent'anni si dota di aggiornati strumenti normativi di riferimento, non solo per valorizzare il territorio regionale ma anche per governarlo, secondo i principi della sussidiarietà e della qualità delle scelte". Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha presentato questa mattina a Pescara, affiancato dai Presidenti delle quattro province abruzzesi, "i passaggi preliminari di studio del nuovo Piano paesistico regionale e di confronto già avviato con il Ministero dei Beni ambientali e con gli Enti locali. Al massimo entro marzo - ha anticipato Chiodi - l'Abruzzo avrà la bozza definitiva del nuovo Piano. E' forse un gettare il cuore oltre la siepe ma per noi si tratta di un punto programmatico cruciale". Le novità del redigendo piano, rispetto alla impostazione del vigente che risale al 1990, sono l'interesse per l'intero territorio non suddiviso più per ambiti, una visione non dirigistica e l'inserimento di ulteriori parametri di valutazione come i caratteri geomorfologici, i fattori antropici, storico-culturali delle manifatture, così come previsto dalla convenzione europea sul paesaggio. "L'Abruzzo - ha commentato il Presidente - ha saputo vendere bene l'immagine di una protezione ambientale che, a ben guardare, appare solo superficiale. Noi oggi, con il nuovo Piano paesistico - ha osservato Chiodi - perseguiamo con forza parametri che sapranno farci raggiungere obiettivi di qualità nella tutela, senza escludere pezzi di territorio. Questa determinazione - ha rilevato il Presidente - è leggibile anche attraverso gli atti prodotti: il varo del Piano energetico e del testo sull'edilizia e la legge Urbanistica che sta per essere approvata dal Consiglio regionale. In ordine alle procedure di confronto Chiodi è stato categorico: "Sussidiarietà sì co-governo no", riferendosi al ruolo delle associazioni ambientaliste che sono "fonti di proposte e di valutazioni anche critiche, ma noi come Governo di questa regione - ha sottolineato - garantiamo il confronto ma assumendoci la piena responsabilità delle decisioni". Entrando nel merito dei contenuti della bozza di Piano, il direttore degli Affari della Presidenza, Antonio Sorgi, ha spiegato che "non sarà riaperta la discussione sui vincoli ma saranno aggiornate le motivazioni di vincolo, in ragione dei singoli contesti, rispetto ai mutamenti avvenuti da circa cinquant'anni ad oggi". Quindi Sorgi ha insistito sugli elementi qualificanti il nuovo strumento di programmazione del territorio, a partire dal "Sistema delle conoscenze", 91 tematismi di riferimento, "lo zoccolo duro per i comuni, la piattaforma - come è stata definita - idonea ad avviare il confronto con tappe garantite dalla massima trasparenza, grazie alla scelta di pubblicare tutti gli atti su internet". Inoltre, saranno redatti gli "Atlanti di paesaggio" agganciati ai contesti collinare, fluviale, montano e costiero. Indicazioni ritenute fondamentali dallo stesso Presidente "nell'ottica della individuazioni di quei sei o sette progetti strategici, capaci di connotare l'identità dell'Abruzzo, tra i quali rientra quello della costa teatina". Infine sarà introdotto il meccanismo delle "buone pratiche", comportamenti da adottare per il governo del territorio, soprattutto nella gestione di problematiche legare alle grandi opere infrastrutturali. I presidenti delle Province hanno "riconosciuto alla Giunta regionale una intelligente capacità progettuale e una sincera volontà di rendere gli enti locali veramente protagonisti del loro futuro". (REGFLASH)A.TOLLIS/10/10/18

venerdì15ottobre

Terremoto: da Canada Centro studentesco all'Università dell'Aquila

Roma, 15 ott. - (Adnkronos) - Sara' consegnato domani al Rettore dell'Universita' de L'Aquila, Ferdinando Di Orio, il centro polifunzionale destinato agli studenti dell'Universita' de L'Aquila, finanziato dal governo canadese, e costruito in localita' Lenze di Coppitonei pressi delle facolta' universitarie. Alla cerimonia di consegna, in programma alle 11, parteciperanno il ministro canadese Denis Lebel (dell'Agenzia di Sviluppo Economico del Canada per le regioni del Que'bec), il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e le autorita' locali. Lo riferisce una nota dell'Ambasciata canadese in Italia.
Saranno presenti inoltre l'ambasciatore del Canada James Fox e gli studenti del Collegio canadese di Lanciano (Ch). I lavori per la costruzione di questa struttura polifunzionale, comprendente una palestra multifunzionale, un ambiente per computer/internet, una biblioteca, aule, sale riunioni e uno spazio esterno per la ricreazione - spiega la nota - si sono svolti sotto la supervisione del Dipartimento della Protezione Civile in qualita' di responsabili di procedimento e direzione lavori.


da : Libero-news.it
Il Centro Polifunzionale e' stato realizzato nel rispetto delle piu' restrittive norme italiane, usando tecnologie edili eco-compatibili e anti-sismiche al fine di ridurre, nei limiti del possibile, l'impatto dell'edificio sull'ambiente circostante. La collaborazione tra gli esperti del Canada e la Protezione Civile ha inoltre prodotto un progetto che rispecchiera' il proprio legame sia con il Canada che con il paesaggio abruzzese, da qui l'uso importante del legno in tutta la costruzione.

venerdì15ottobre

Chiodi: gli albergatori come Angelini, sfollati come scudi umani

Chiodi: gli albergatori come Angelini, sfollati come scudi umani







Il presidente della Regione e commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi va giù duro contro quegli albergatori che minacciano di sospendere i servizi agli sfollati se dovessero essere costretti ad anticipare le spese per l'ospitalità, arrivando a paragonarli a Vincenzo Angelini, l'imprenditore della sanità che usava come scudi umani i propri dipendenti per avanzare rivendicazioni alla Regione.

venerdì15ottobre

Ricostruzione: Chiodi incontra i ministri canadesi in visita all'Aquila

venerdì15ottobre

Macerie post sisma. Chiodi incontra i sindaci

venerdì15ottobre

ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, 4,8 MLN PER RECUPERO CHIESE

L'Aquila, 15 ott - Il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha disposto il trasferimento di 4,8 milioni di euro, che completano l'originaria previsione di 12 milioni, per il progetto ''Una chiesa per Natale''. Il progetto generale, nato dall'accordo fra Dipartimento della Protezione civile e CEI nel giugno 2009, comprendeva la messa in sicurezza ed agibilita' di circa 100 chiese, finanziate con l'Opcm 3820 del 12.11.2009, per l'importo sopra ricordato. Tali chiese dovevano avere condizioni tali di danno da poter essere messe in sicurezza e rese agibili in tempi brevi ed a costi non elevati. Ad oggi, i lavori interessano 104 chiese, di cui oltre 60 gia' riaperte al culto. Allo studio ci sono ulteriori interventi che potrebbero interessare 14 chiese. L'obiettivo e' quello di restituire alla comunita' religiosa, in tempi brevi, 118 edifici di culto.

giovedì14ottobre

ABRUZZO: CHIODI, LA PROBLEMATICA DELLE MACERIE E’ INSERITA NEL PIU’ AMPIO TEMA DELLA RICOSTRUZIONE

AGENPARL) - L’Aquila, 14 ott -  Il Commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi, parlando alla riunione con i Sindaci sulla questione delle macerie, ha ribadito a tutti la necessità di un maggiore spirito di collettività e di collaborazione sempre nel rispetto di quelli che sono i compiti di ogni soggetto operante nella fase della ricostruzione. “La chiarezza e la collaborazione sono fondamentali per lavorare meglio senza strumentalizzazioni inutili” ha dichiarato Chiodi. Sulle macerie “è impossibile fare una stima esatta delle tempistiche di ultimazione delle operazioni di rimozione e trattamento complessivo delle macerie” ha continuato il Commissario. “Oggi si sta procedendo a rimuovere quelle derivanti dagli edifici crollati o demoliti in via d’urgenza. Non è ancora definibile quindi il programma temporale delle demolizioni previste o prevedibili nell’ambito dei diversi piani di ricostruzione. La rimozione delle macerie è una problematica inserita nel più ampio ambito della ricostruzione”. Al termine dell’intervento il Commissario Chiodi ha rassicurato i Sindaci sui fondi: “80,5 milioni sono disponibili per il pagamento delle spese per l’emergenza, rendicontate dai Comuni per Contributo di Autonoma Sistemazione, locazioni, rimozione situazioni di pericolo, personale e così via. Tali somme saranno utilizzate anche per il pagamento degli hotel che hanno ospitato e che ospitano gli sfollati”.

mercoledì13ottobre

Chiodi Vs Pezzopane e De Santis (Ordine Ingegneri)

Chiodi Vs Pezzopane e De Santis (Ordine Ingegneri)

 
CHIAREZZA NEI DATI SPAVENTA PEZZOPANE


"Ancor a polemiche strumentali costruite su basi non veritiere". Replica così il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, alle accuse dell'assessore comunale dell'Aquila, Stefania Pezzopane che, oggi, in una nota, aveva parlato di "dati camuffati", riferendosi agli ultimi report della Sge "La Pezzopane parla a sproposito dei dati sulla popolazione assistita e nel momento meno adatto - aggiunge Chiodi - Stiamo infatti avviando un processo di  'chiarezza'  e trasparenza per dar modo ai cittadini, agli operatori economici ed agli amministratori, di verificare l'attività della Struttura commissariale". "Il consueto report  diffuso dalla Sge - spiega meglio il Commissario - è stato volutamente ottimizzato nell'impostazione, suddividendo tre tipologie di soluzioni: una per indicare il numero delle persone alloggiate in soluzioni fornite dallo Stato (CASE,  Map,  affitto o Fondo immobiliare); l'altra per coloro che usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione; la terza per persone assistite in strutture ricettive o in permanenza temporanea (alberghi e caserme). Più facile da consultare, il prospetto evidenzia, appunto, la realtà. Nessuna mistificazione, quindi, solo un quadro più schematico e trasparente a fronte del precedente più sommario ed aggregante". Il Commissario ribadisce di non aver mai sottovalutato la portata del problema casa e tantomeno lo fa la rimodulazione dei dati, ma nessuno può negare che sono al momento le 3 mila persone alloggiate in caserme o in alberghi le più bisognose di interventi prioritari. Tra di esse, ancora di più, le 600 che hanno la propria casa classificata E e per le quali i tempi di un ritorno alla propria dimora si allungano notevolmente".  "Non ho mai inteso - è ancora Chiodi - discriminare la popolazione abruzzese, in terremotati di serie A o di serie B, credo sia importante lavorare per trovare una sistemazione a tutti, consentendo loro di far rientro nela propria casa prima possibile". "Ma forse questo nostro desiderio di fare chiarezza - stigmatizza Chiodi - innervosisce qualcuno, visto che, a seguito della strada intrapresa, il livello del confronto politico si è fortemente inasprito".  Quanto agli 80 milioni che il Commissario ha oggi trasferito ai Comuni per spese legate all'emergenza (Cas, alberghi, imprese),  Chiodi osserva che "ogni persona di buon senso dovrebbe capire l'importanza del fatto che risorse stanno affluendo con regolarità. Questi 80 milioni serviranno per pagare il 100 per cento di quanto rendicontato dai Comuni fino al 31 maggio; celermente provvederemo anche a sanare altri pagamenti sospesi".  Il Commissario, infine, rinnova l'invito ad affrontare questa difficile ricostruzione "con spirito collaborativo e voglia di fare, evitando polemiche inutili e faziose, irrispettose degli abruzzesi stessi".

AGLI INGEGNERI, "AFFRETTATEVI CON LE PROGETTAZIONI"
"Il presidente dell'Ordine degli ingegneri s a che stiamo lavorando proprio attenendoci alle loro indicazioni, alcune delle quali fondate anche se non determinanti. La nota dell'Ordine è pervenuta agli Uffici del Commissario solo lo scorso 11 ottobre ed è gia in istruttoria presso la Struttura per la gestione dell'emergenza; sarà opportunamente valutata nelle tematiche e nei contenuti; successivamente si procederà ad avviare un confronto". Lo assicura il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, in replica agli appunti della categoria. "Ma gli ingegneri - esorta il Commissario - si affrettino a redigere i progetti, perché le scadenze sono imminenti. Non accampino invece scuse per ulteriori ritardi. Tutti siamo coscienti che la loro attività è propedeutica all'apertura dei cantieri - conclude Chiodi - Per questo si assicurino sia espletata nel più breve tempo possibile".

mercoledì13ottobre

ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CHIODI, ALTRI 80 MLN PER COMUNI E ALBERGHI

(ASCA) - L'Aquila, 13 ott - Il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, in ottemperanza alle disposizioni contenute nell'ultima Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM 3898 del 17 settembre 2010), ha trasferito la somma di 80,5 milioni di euro per il pagamento delle spese legate all'emergenza.

Queste risorse, in particolare, saranno destinate a Comuni ed Enti che hanno sostenuto e rendicontato uscite per contributi di autonoma sistemazione, locazioni, rimozione situazioni di pericolo, personale ed altro. Una parte verra' altresi' utilizzata per il pagamento degli alberghi che hanno ospitato e che ospitano gli sfollati. Il Commissario assicura che ''presto si aggiungera' una altra cospicua quota derivante dal reintegro delle somme pagate in via di anticipazione con i fondi dell'emergenza''. ''Come evidenziato anche nella conferenza stampa di venerdi' scorso a palazzo Chigi - ricorda Chiodi - le risorse finanziarie ora disponibili ci consentiranno di pagare ogni obbligazione legata all'emergenza, in tempi celeri, considerato che l'ammontare complessivo delle stesse dovrebbe essere sufficiente a coprire tutte le spese che abbiamo sostenuto sino ad oggi e che sosterremo sino al 31 dicembre prossimo''. ''Gli operatori economici saranno tutti soddisfatti nelle loro legittime aspettative - conclude il Commissario - I Comuni avranno le somme necessarie per il saldo dei lavori di puntellamento e per le altre obbligazioni assunte, mentre gli albergatori saranno direttamente liquidati da me, tramite la Struttura per la gestione dell'emergenza''.

martedì12ottobre

ABRUZZO/AMBIENTE: CHIODI, SODDISFAZIONE PER NO GOVERNO TRIVELLAZIONI

ABRUZZO/AMBIENTE: CHIODI, SODDISFAZIONE PER NO GOVERNO TRIVELLAZIONI 





















(ASCA) - L'Aquila, 12 ott - ''La bocciatura di Ombrina Mare 2 da parte della Commissione nazionale per la Valutazione d'impatto ambientale premia la scelta di questo governo regionale di ostacolare in maniera decisa la deriva petrolifera che, da sempre, abbiamo ritenuto possa danneggiare gravemente il nostro ambiente e la nostra economia''. Lo ha detto il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sottolineando come, sin dalla sua campagna elettorale, abbia portato avanti una ferma opposizione al rischio petrolizzazione, assumendo una posizione chiara sia sulla contrarieta' alla realizzazione del Centro Oli che su ogni tipo di trivellazione sulla terraferma. ''Ho sempre detto - ha aggiunto il Governatore - che sulle trivellazioni in mare, non di nostra competenza, avremmo fatto una forte pressione politica sul Governo in modo da scongiurare la realizzazione di impianti al largo della nostra costa. Oggi continuiamo ad avere riprova della veridicita' delle mie assicurazioni e della infondatezza delle critiche di tutti coloro che, strumentalmente, cercano di diffondere tra la popolazione abruzzese false informazioni sui reali indirizzi di questo governo regionale''. Per Chiodi ''a riprova che questa amministrazione non e' mai stata favorevole, c'e' il fatto che non esiste nessuna concessione petrolifera a noi riconducibile''. ''Siamo contro tutti i progetti petroliferi, nel nostro mare e nella nostra terra - ha assicurato quindi - mentre in passato il piano, come tutti ricorderanno, e' stato sostenuto ed appoggiato da esponenti del centro sinistra che hanno sottoscritto atti ufficiali per concedere le approvazioni alla trivellazione e tutte le autorizzazioni per impianti come il Centro Oli che noi, insieme al Governo centrale, abbiamo definitivamente bloccato''. ''Le tematiche ambientali rappresentano invece, una priorita' per questa amministrazione, una sfida per un futuro ecosostenibile - ha concluso il Presidente - Siamo sempre piu' impegnati a garantire uno sviluppo concreto nel campo della sostenibilita' energetica e ambientale''.

iso/mcc/bra
(Asca)

lunedì11ottobre

''PAGHIAMO GLI ALBERGATORI'': IL COMMISSARIO SPEGNE LE POLEMICHE

''PAGHIAMO GLI ALBERGATORI'': IL COMMISSARIO SPEGNE LE POLEMICHE

 da ABRUZZOWEB.IT

''PAGHIAMO GLI ALBERGATORI'': IL COMMISSARIO SPEGNE LE POLEMICHE L'AQUILA - In questi giorni il commissario per la ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi (nella foto), sta firmando i mandati di pagamento per le spettanze di febbraio degli albergatori della Provincia dell'Aquila, che le riceveranno entro questa settimana.
Con questo annuncio, la Struttura per la gestione dell'emergenza (Sge) rintuzza le polemiche degli albergatori aquilani che stanno ospitando gli sfollati, albergatori che a più riprese hanno minacciato il blocco dei servizi di ristorazione e pulizia se non saranno pagati gli arretrati.
Nella nota della Sge, si sottolinea anche che gli hotel aquilani hanno già ricevuto l’anticipazione del 75 per cento per il mese di gennaio.
Insomma, "a fronte delle polemiche montate in questi giorni e all’ennesima minaccia di tagli ai servizi per i cittadini da parte degli associati di Federalberghi L’Aquila - scrive la struttura commissariale in una nota - è utile evidenziare che solo per gli albergatori della Provincia dell’Aquila sono stati predisposti due mesi di pagamento anticipato rispetto agli altri albergatori abruzzesi".
"Inoltre - annuncia la Sge - come stabilito dall’ultima ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri, sono in fase di trasferimento i fondi per saldare tutti gli arretrati dell’emergenza, comprese le spettanze degli alberghi, che saranno velocemente rimborsati di quanto dovuto, rispettando i dovuti tempi tecnici necessari per lo svolgimento degli adempimenti e dei controlli da parte della guardia di finanza".
La Sge precisa anche che "a fronte di 9.860 fatture presentate, sono già stati emessi circa 10 mila mandati di pagamento e che finora sono stati già pagati 212 milioni 190 mila euro rispetto ai 294 milioni fatturati".
“Bisogna lavorare insieme e restare uniti, per raggiungere in tempi rapidi i migliori risultati possibili. Le polemiche inutili e strumentali, possono solo rallentare il difficile compito che stiamo portando avanti”.
Questo l’invito rivolto dal commissario Chiodi a tutti i cittadini, gli operatori e le associazioni di categoria. Chiaro il riferimento a Federalberghi L'Aquila, che per bocca della battagliera vice presidente, Mara Quaianni, è insorta più volte chiedendo pagamenti più puntuali per evitare il tracollo delle attività.

domenica10ottobre

LA SCUOLA ITALIANA - COME LA PENSO - DISCORSO DI INAUGURAZIONE DELL'ANNO SCOLASTICO 2007-2008 di Gianni Chiodi

LA SCUOLA ITALIANA - COME LA PENSO - 

DISCORSO DI INAUGURAZIONE DELL'ANNO SCOLASTICO 2007-2008

di Gianni Chiodi


Secondo molti istituti internazionali oggi in Italia, ma anche nel resto d’Europa con l’eccezione forse dell’Inghilterra e della Germania, la scuola è diventata una fucina di impreparati.

In termini educativi, culturali ed economici è un forte handicap per un paese che, volendo realizzare le premesse per una convivenza civile ed essere “competitivo”, deve assegnare un ruolo di primo piano alla scuola.

Come mai all’inizio del secolo scorso era rarissimo incontrare studenti di tredici anni che non sapessero leggere e scrivere correttamente, fare di conto, e che non possedessero qualche rudimento di storia e geografia ? E per quale misteriosa ragione, invece, oggi la scuola dell’obbligo non riesce ad offrire quello che offriva la scuola di cento anni fa ?

A mio giudizio perchè manca una “politica di civiltà”.

I professori, in altre parole, non sanno più incarnare il senso del progresso. Hanno perso la consapevolezza del ruolo di educatori, che invece avevano un secolo fa. Ma non si tratta di una critica contro una categoria cardine per la società, anzi sono anche loro le vittime di una responsabilità culturale legata al contesto generale, prima che frutto di una scelta di singoli.

E questa responsabilità culturale deriva dall’eredità del ’68 che in Italia è durato almeno dieci anni. Naturalmente mi riferisco agli epigoni di quella fase storica e non alle vicende del 1968 ed alle ragioni, alcune finanche meritevoli, che le ispirarono. Gli epigoni del 1968 hanno voluto mettere sul banco degli imputati l’autorità in tutte le sue forme. Hanno voluto sconfessare ogni gerarchia. Hanno affermato che l’allievo vale quanto il maestro, che non si deve dare il voto per non fare una classifica e non creare un trauma in chi va male. Che bisognava “dare il sei politico” che si potevano fare gli esami di gruppo.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. E si riassume in un doppio dramma: i professori, deprivati del prestigio necessario a trasmettere il potere e la conoscenza, sono squalificati ed irrisi. Impotenti a fronteggiare un compito per il quale sono a corto di strumenti e di ricompense economiche.

Il crollo della scuola negli ultimi decenni è la diretta conseguenza del lassismo e della ideologia sessantottina, che ha sdoganato ovunque il relativismo culturale, predicando l’idea di una generale equipollenza tra le cose.

Finita la gerarchia, rifiutati i valori, è scomparsa anche la gerarchia della conoscenza e la stessa legittimità, per esempio, dei grandi capolavori del passato. Se il disegno di un bambino vale quanto quello di Michelangelo, se per gli ispettori scolastici ormai non c’è più alcuna differenza, in termini di pedagogia dell’apprendimento tra l’esercitarsi sull’Apologia di Socrate o sulle avventure di Harry Potter, se la lettura di un articolo di giornale, pur utile, può sostituire quella dei Promessi Sposi, perché tanto a nulla serve la cultura e il romanzo del 800 per chi vuole solo cavarsela nella vita, allora diventa inutile fare qualsiasi sforzo per cercare di capire il meccanismo di composizione di un’opera letteraria.

Ma c’è Internet dicono gli avanguardisti. Ma se vogliamo che la rete sia uno strumento di emancipazione e non di alienazione, bisogna che i ragazzi apprendano di nuovo a pensare. E per riuscirci non c’è altro modo che aprire loro la mente, facendola tornare a studiare i classici seppur con metodi pedagogici diversi dal passato.

E’ forse questa una risposta paradossale per una persona che, con alcune eccezioni, si ritiene un liberale ? Forse no, se è vero che in qualunque attività lavorativa, a più grande qualità è quella di saper comunicare, farsi capire, saper esporre, illustrare. Un architetto o un ingegnere geniale non vale molto se non sa preparare una relazione illustrativa. Ed anche perché la vita non è solo “pane” ma anche “spirito” e quindi godimento della bellezza.

E poi sopprimere la selezione a scuola non significa democratizzare la cultura, come lungamente pensato da certa cultura di sinistra. Significa solo penalizzare i più bisognosi e favorire ancora di più i privilegiati, che possono iscriversi a una scuola privata o pagarsi le ripetizioni di un professore a domicilio. Un risultato questo che va in senso esattamente opposto alla pretesa di uguaglianza. E c’è ancora chi per evitare questo risultato anziché qualificare la scuola pubblica combatte la scuola privata per un presunto egualitarismo che però è in basso.

Dunque meglio rendere democratica la cultura fornendo tutti gli strumenti per capire Seneca  - ai figli dei benestanti borghesi e a quelli degli immigrati – nelle scuole pubbliche, piuttosto che continuare a ingannare gli uni e gli altri con la vecchia storiella, che da noi ha fatto la fortuna di un nichilista eccellente come Umberto Eco e dei suoi molti seguaci, che l’alto e il basso si confondono e si equivalgono, che persino il gossip, il rap e il filmetto porno da passarsi sul telefonino hanno, in fondo, la stessa sofisticazione e dignità delle Lettere a Lucilio. Non è vero !
E insistere ad affermare il contrario significa continuare ad infliggere un detrimento all’intera società che, alla lunga, produce danni altissimi.

Ma tutto diventa impossibile da assimilare se un professore non riesce a convincere l’allievo a imparare una cosa che non lo interessa perché è il primo a pensare che il giudizio dell’allievo valga, dopotutto, quanto il suo.

Alla fine, a disertare la scuola è il principio stesso di autorità, è la stessa gerarchia a venire dissolta. E però, diversamente da quanto sostenevano gli utopisti libertari del ’68, la fine dell’autorità e la morte della gerarchia non hanno come risultato la giustizia, l’uguaglianza, men che meno la libertà. Bensì il loro perfetto contrario per tutti quelli che, non avendo altra scelta, senza il motore di una scuola severa e dell’emulazione resteranno per sempre inchiodati alla loro origine.

Ecco la necessità di una scuola nuova, dove lo sport insegni a superare se stessi, nel rispetto degli altri, dove la cultura tecnica sia parte integrante della cultura generale e dove un posto importante sia riservato alla conoscenza anche delle lingue straniere. Ridare poi prestigio agli insegnanti permettendo a chi vuole lavorare di più di guadagnare di più, sovvenzionare gli studi dei migliori allievi destinati all’insegnamento, e assicurare libertà didattica, autonomia e responsabilità.

Finiamola, poi, una volta per tutte con l’ideologia del ’68 che considera infausta l’influenza della famiglia. Finiamola con l’idea di formare il bambino contro la società, insegnandogli il rancore e la rivendicazione. Finiamola di deresponsabilizzarci attribuendo le colpe individuali alla “società di oggi” oppure alla società “consumistica” o, ultima ad entrare, alla società “globalizzata” La chiave di molti problemi giovanili è nella famiglia e nella sua responsabilizzazione. Far credere ad un bambino che può ottenere tutto senza sforzo, che studiare non serve perché la vita è gioco, che la libertà è poter avere senza vincoli e godere senza limiti, e che questo presupporrebbe la società di oggi, significa tradirlo. Ed invece insegniamogli la verità (quella vera non quella che usiamo spesso a giustificazione dei nostri insuccessi) e cioè chi è più preparato, chi si sforza di studiare o lavorare di più tranne le eccezioni - per la verità più ricorrenti nel settore pubblico -  avrà maggiori soddisfazioni.

Per troppo tempo l’educazione è rimasta fuori della politica, come se la politica si vergognasse di avventurarsi sul terreno dell’intelligenza, dell’arte, della morale, e fosse condannata al silenzio della gestione. E’ invece no, la Politica è fatta di principi e di valori, di passioni e sentimenti. E’ fatta di idee. Non è semplice gestione. Per questo deve rimettere la scuola al centro del suo progetto e rifondarla, ridandole forza e autorità.

Con questi auspici auguro buon lavoro al personale della scuola ed in particolare ai docenti: nelle loro mani è la prossima generazione di cittadini di Teramo.

sabato9ottobre

CHIODI CONTRO TUTTI: NESSUNO COME NOI BACCHETTATE A PEZZOPANE E CIALENTE

da Abruzzoweb.it

 

IL COMMISSARIO RESPINGE QUALSIASI CRITICA E RIBADISCE: 3 MILA GLI ASSISTITI

CHIODI CONTRO TUTTI:

NESSUNO COME NOI 

 

BACCHETTATE A PEZZOPANE E CIALENTE

CHIODI CONTRO TUTTI: NESSUNO COME NOI<BR>BACCHETTATE A PEZZOPANE E CIALENTE L’AQUILA - "L'ondata di critiche degli ultimi giorni e delle ultime ore sulla politica e sui risultati del post-terremoto è inutile quanto strumentale; polemiche sterili che non aggiungono alcun contributo di idee”.
Lo afferma in una nota-fiume il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi (nella foto), a dir poco inviperito per le critiche ricevute e anche per quelle non ricevute.
Critiche di cui, a suo dire, non c’è bisogno, perché “l'Abruzzo, L'Aquila e gli aquilani avrebbero bisogno di fatti concreti non di semplici parole in libertà. È un impegno unitario e costruttivo, quello che dobbiamo alla popolazione colpita e, soprattutto, a chi non è più tra noi".
Chiodi bacchetta tutto e tutti, senza se e senza ma. Ribadisce la sua versione sui numeri, per lui gli assistiti sono solo 3 mila, 600 contando solo quelli con casa 'E' in caserma o alberghi, e non 47 mila, come dice il report della struttura per la gestione dell'emergenza. La struttura che comanda lui.
Ancora, stilettate a Stefania Pezzopane, che ieri gli ha rivolto una nota che Chiodi definisce “stizzita”, e anche a Massimo Cialente, "invitato come vice commissario dimissionario" alla conferenza di ieri, che però secondo Chiodi "ha disertato".
''NON CI SI DEVE ATTACCARE A MANCANZA DI RISORSE''
“Al momento, comunque - prosegue - i soldi per la ricostruzione ci sono: 714 sono i milioni già disponibili e un ulteriore miliardo e mezzo arriverà l'anno prossimo. È falso attaccarsi faziosamente alla mancanza di risorse. I 14 miliardi stanziati dal Governo da qui ai prossimi anni sono un dato di fatto. Certo, non sono tutti e subito disponibili. Non sarebbe neanche pensabile, perché non avremmo comunque la corrispettiva capacità di spesa”.
''LE ORDINANZE MEGLIO DELLA LEGGE ORGANICA''
Quanto a quella che definisce “demonizzazione” delle ordinanze  il commissario difende la loro “elasticità e flessibilità rispetto a una legge ad hoc”.
“In una situazione in movimento, dove esigenze nuove spuntano di continuo - sostiene Chiodi - una legge organica rischierebbe di essere troppo ingessante; l'ordinanza si presta molto meglio a risolvere  problemi man mano che si presentano”.
ANCORA NUMERI: ''SOLO 600 IN ALBERGO E CON CASA 'E'''
Chiodi torna nuovamente sui numeri dell’assistenza. Un argomento spinoso, visto che il commissario ha affermato in conferenza che gli assistiti sono solo 3 mila, di cui 600 senza casa, quando il report redatto dalla sua struttura alla voce totale assistiti scrive oltre 47 mila.
"Le tabelle e i dati forniti anche dalla Struttura per la gestione dell'emergenza - dice oggi Chiodi - evidenziano che delle 90 mila persone assistite diciotto mesi fa, sono solo 600 a oggi coloro, con casa classificata ‘E’, che hanno ospitalità in albergo o nelle caserme cittadine”.
“Tutte le altre - continua  - vivono in un alloggio del C.a.s.e., nei Map, in affitto. È in ogni modo una casa, che non sarà la propria, ma è dignitosa e decorosa”.
''NESSUNO MEGLIO DI NOI''
“Quello che è successo all'Aquila in termini di aiuti, di risposte, di sostegno e di rilancio del tessuto sociale ed urbano - è ancora la disamina di Chiodi - non ha riscontri in Italia e nel Mondo. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Solo in quel caso dovremmo farci un esame di coscienza e dare atto a chi ha saputo fare meglio”.
''A BREVE I SOLDI PER GLI ALBERGHI''
Il commissario Chiodi, riferito ancora agli appunti della Pezzopane, fa notare come a breve arriveranno i soldi per l'emergenza per pagare gli arretrati  di Cas, spettanze a imprese e albergatori.
“Questo - stigmatizza - l'assessore lo sa bene, come sa che a settembre l'anno scorso tutte le scuole hanno riaperto regolarmente, assicurando l'attività didattica a 17 mila studenti: obiettivo ritenuto da molti impensabile”.
''CIALENTE INVITATO COME VICE DIMISSIONARIO, MA HA DISERTATO''
“In merito all'assenza di Massimo Cialente e degli altri sindaci a Roma - continua la lunga nota di Chiodi - la Pezzopane sa bene che una conferenza stampa è cosa ben diversa da un'assemblea pubblica. A maggior ragione quando si è ospiti di palazzo Chigi. Per quanto riguarda Cialente, era stato invitato come vice commissario, anche se dimissionario, come in molte altre occasioni da lui disertate”.
"Il governo e le istituzioni nazionali - ricorda il commissario - hanno sempre mostrato piena disponibilità a un dialogo sereno e condiviso. Parliamo di dialogo, di confronto leale e rispettoso. Altra cosa è organizzare manifestazioni politicizzate, solo a onore di cronaca, che sovvertono le regole e violano il sano principio di manifestare e dissentire”.
''LE FORZE POLITICHE DEVONO COLLABORARE''
“D'obbligo - conclude - l'invito a tutte le forze politiche e istituzionali del territorio a una collaborazione che travalichi ideologie e colori e che sia finalizzata solo al bene di coloro che già tanto hanno sofferto ed alla ripresa socio economica della regione intera”.


fonte abruzzoweb.it

sabato9ottobre

Chiodi basta mistificazioni la ricostruzione è partita

sabato9ottobre

CHIODI: NUOVA SEDE AER NEGLI UFFICI REGIONALI DI BRUXELLES

sabato9ottobre

I GIOVANI DEL PRESIDENTE IN ONORE DEI 4 GIOVANI ALPINI UCCISI IN AFGHANISTAN

Afghanistan - 
Onore ai 4 Alpini Uccisi in un attentato a un convoglio militare lince


AI MILITARI CADUTI.......ONORE A TE CHE SEI ANDATO IN TERRA STRANIERA PER PORTARE LA PACE...A TE CHE VOLEVI PORTARE L'ARCOBALENO

 

 

sabato9ottobre

RICOSTRUZIONE: CHIODI SU SMALTIMENTO MACERIE

venerdì8ottobre

Gianni Chiodi a Roma: il punto sulla ricostruzione de L’Aquila


gianni_chiodi 
Il Governo ha abbandonato l’Abruzzo terremotato? Solo fandonie
















Parola del presidente della Regione e commissario alla ricostruzione post sisma Gianni Chiodi, che questa mattina ha partecipato a Palazzo Chigi ad una conferenza stampa convocata per fare il punto sulla ricostruzione aquilana. Con lui, il sottosegretario Gianni Letta, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ed il neo eletto vice commissario Antonio Cicchetti.
"Non è vero” ha detto Chiodi “che esistono 50mila persone assistite e senza tetto. Le persone effettivamente assistite e alloggiate sono 3.179. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone in attesa che la propria abitazione venga riparata, mentre quelle realmente senza tetto sono 600". In verità, sul sito della Struttura per la Gestione dell’Emergenza, gestito dallo stesso Commissario, secondo l’ultimo report sulla popolazione assistita, datato 28 settembre 2010, sono 25.687 le persone beneficiarie del contributo di autonoma sistemazione, 18.706  le persone alloggiate tra Progetto C.A.S.E., MAP e affitto, 2.782 le persone in strutture ricettive e 466 nelle caserme a L’Aquila. Nei Comuni del cratere sono state rilevate 8.076  persone assistite.
ricostruzione_aquilaIl commissario ha, comunque, smentito questa mattina anche la notizia secondo cui il governo non ha messo a disposizione come promesso i soldi necessari, snocciolando tutta una serie di cifre.
Nel settore dell'edilizia privata, "i cantieri aperti all'Aquila sono 12mila", con "liquidi" disponibili per 714 milioni di euro "depositati sul conto del commissario per essere destinati a contributi diretti ai beneficiari". A questi si aggiungono altri 1,5 miliardi di euro "disponibili presso il sistema bancario", da destinare in via prioritaria ai titolari delle prima casa, per un massimo di 200mila euro a testa.
Nel campo dell'edilizia pubblica, "sono stati ultimati 80 cantieri tra immobili strategici e scuole. Sono stati poi appaltati nove interventi e altri 18, tra cui la cittadella giudiziaria, lo saranno entro il 31 dicembre. Ultimato il piano scuole per il cratere, da 30 milioni di euro, ed entro la fine dell'anno sarà appaltato anche il piano per gli istituti scolastici al di fuori del cratere, ma non in regola con le norme anti-sismiche".
Per quanto riguarda poi centri storici, come quello dell'Aquila, dove i lavori non sono ancora iniziati, Chiodi lancia una frecciata al primo cittadino aquilano Massimo Cialente: "La legge attribuisce il piano di ricostruzione ai sindaci".
massimo_cialenteE proprio delle sue recenti dimissioni dall’incarico di vice commissario ha parlato il sottosegretario Gianni Letta. "Non è vero che il governo ha dimenticato L'Aquila", ha detto. "E' un impegno prioritario continuare ad assistere la popolazione abruzzese. Le polemiche (sulla nomina di Cicchetti, ndr) non ci fermano. Vogliamo lavorare in armonia, con spirito costruttivo, con la collaborazione di tutti, anche del sindaco. Ci sono state polemiche assolutamente pretestuose e infondate” ha aggiunto Letta. “La decisione era stata preparata e concordata con tutti, non era un capriccio del governo, ma volevamo mettere il commissario in grado di lavorare meglio. Cicchetti è un manager di grandissima e comprovata esperienza ed è stato scelto non per imporre la volontà del governo. Mi dispiace per le polemiche, da qualcuno forse strumentalmente è stato male interpretato il modo e il perché della nomina. Le polemiche sono tutte legittime, ma tutto dipende dallo spirito con cui ci si confronta: se qualcuno cerca di piegare strumentalmente la propria opinione o quella degli altri allora non va bene. Oggi chiederò nuovamente a Cialente di ritirare le dimissioni. Cicchetti si insedierà lunedì".
LAquila_macerieAltro capitolo, quello dello smaltimento delle macerie. Chiodi non ha proprio digerito le stime di Legambiente, secondo cui al ritmo attuale le macerie saranno smaltite solo nel 2079. "Volete vedere che la scommessa la vincerò io? In dieci anni le macerie saranno smaltite. Le abbiamo tolte dalle strade, mentre quelle all'interno delle abitazioni, saranno smaltite mano a mano che la ricostruzione andrà avanti, nei prossimi dieci anni. Saranno le stesse imprese edili a occuparsene. Legambiente? Ci desse un contributo operativo una volta tanto!".
E poi, ancora, le promesse inevase del G8 per il restauro dei beni artistici e culturali. Su questo tema Chiodi ha spiegato che non tutti hanno mantenuto gli impegni e che per questo il Ministero degli Esteri ha istituito una struttura ad hoc, per contattare le varie diplomazie. "Ma se questi soldi non ci sono” ha aggiunto “ricostruiremo noi".
Per quanto riguarda l'economia dei territori terremotati, Chiodi ha spiegato che "sono stati pagati 30 milioni di euro per danni alle imprese: il 40% delle richieste avanzate dalle imprese del cratere, il 95% di quelle avanzate da imprese al di fuori". Ai Comuni è stato pagato il 60% di quanto da loro rendicontato al 31 maggio, “con una novità: sono stati sbloccati 80 milioni di fondi per l'emergenza che, aggiungendosi ai 60 già disponibili, consentiranno di ripianare l'arretrato di costi per alberghi e sistemazione autonoma”.
Resta il problema della zona franca urbana. “I fondi sono saliti da 45 a 90 milioni di euro, già deliberati dal Cipe”, ma Letta ha precisato che "il decreto non è stato ancora firmato dal ministero dell'Economia perché ci sono problemi comunitari".
laquila_rugbyE, infine, un annuncio in grande stile fatto dallo stesso sottosegretario: il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha deciso di donare 200mila euro al L’Aquila rugby. “Nulla a L’Aquila è più sentito dell'Aquila rugby” ha detto Letta “e tutti vogliamo che torni all'antico splendore, che possa ritrovare la strada dei tanti successi. Avevamo pensato di cogliere l'occasione di due offerte provenienti dalle squadre di calcio, Napoli e Fiorentina, per dare luogo ad una cordata che potesse aiutare L'Aquila rugby, ma l'operazione avrebbe richiesto un po' di tempo. L'Aquila rugby ha bisogno di una iniezione immediata di denaro: il presidente Berlusconi ha, quindi, voluto donare personalmente alla società 200 mila euro. Con questo denaro la società potrà portare avanti il campionato, mentre noi continueremo a pensare alla cordata che possa garantire all'Aquila rugby un futuro all'altezza delle sue gloriose tradizioni”.


fonte cityrumors.it

martedì5ottobre

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