fonte : Amater.it
mercoledì24novembre
TERREMOTO: CHIODI A VENDOLA, 'I TUOI GIUDIZI NON AIUTANO LA CAUSA AQUILANA'
Dopo aver precisato che «ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e questo continuo confronto sta dando i suoi frutti», Chiodi scrive che «i meccanismi di ricostruzione arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa ad esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva". I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi hanno dato un tetto sicuro e saldo ad oltre 20 mila residenti. E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono ad una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza».
Il governatore abruzzese ha poi precisato che «nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme ma anche di commercio e vitalità. Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città».
A conclusione della lettera il presidente della Regione Abruzzo si rivolge così al collega pugliese: «La propaganda del "non funziona niente" la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile. Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo». (AMATER).
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