mercoledì24novembre

Sanità. Chiodi: "Da Pescara gli effetti della riforma"

 Sanità. Chiodi: "Da Pescara gli effetti della riforma" 

Il presidente della Giunta regionale ha commentato positivamente i risultati d'esercizio 2007/2010 presentati dal manager della Asl della città, Claudio D'Amario  


PESCARA - In diminuzione le perdite di bilancio della Asl di Pescara. Stando ai dati forniti alla stampa dal manager Claudio D'Amario, la Asl ha chiuso l'esercizio 2009 con un perdita di 13 milioni, mentre nel 2007 e nel 2008 le perdite erano superiori ai 32 milioni di euro. 'Oggi - ha detto il manager- arriviamo ad un preventivo di meno sei o sette milioni di euro, che potrebbe essere migliorato dal consuntivo di marzo quasi con un tendenziale pareggio. Questo- ha aggiunto- e' un primo dato molto importante di salute dal punto di vista dei conti. Si potrebbe pensare che siamo giunti a questo risultato attraverso un taglio, invece, analizzando gli altri indici importanti come la mobilita' attiva e passiva, le liste d'attese e la qualita' percepita, vediamo che l'azienda, con la riorganizzazione, gia' nei primi nove mesi ha recuperato dieci milioni di euro di mobilita' attiva'. D'Amario ha poi fatto notare che, rispetto agli altri anni, la mobilita' passiva non solo si 'e' mantenuta stabile ma e' anche migliorata'. Sul fronte delle liste di attese il manager ha detto che 'nel 60 per cento dei casi e' stato raggiunto un target di attesa per la diagnostica inferiore al 60 per cento'.

 Il manager ha aggiunto che l'azienda sta lavorando per risolvere i tempi di attesa per alcuni esami come l'endoscopia e la risonanza. Inoltre D'Amario ha detto che per quanto riguarda le visite 'nel 99 per cento dei casi l'attesa e' inferiore ai 30 giorni e nel 70 per cento si riduce a meno di una settimana. L'unica che supera di un solo giorno l'attesa e' la visita oculistica'. Per quanto riguarda infine il tasso di ospedalizzazione, nonostante un minimo aumento della popolazione,si registra un decremento del 6,19 per cento.
Il percorso di riforma sanitaria che "abbiamo intrapreso non è né un testo carbonaro né una finzione algebrica ma una buona strada per la nostra salute e le nostre tasche". Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha commentato positivamente i risultati d'esercizio 2007/2010 presentati dal manager della Asl di Pescara, Claudio D'Amario, definendoli "una cartina tornasole degli effetti della riforma sanitaria sul sistema abruzzese". "Dalle liste di attesa, alla deospedalizzazione, dalla mobilità passiva, alla riduzione del decifit sanitario - ha continuato Chiodi - tutti i dati rompono per la prima volta la diabolica consuetudine di un'idra mangiasoldi a scapito della qualità". Il Presidente segnala come eventi positivi della relazione dell'Azienda pescarese, il decremento della mobilità passiva ed un aumento della mobilità attiva come "segnali di una potenziale appetibilità di Pescara sul piano della qualità dei servizi e dell'ampiezza dell'offerta specialistica".

 Da evidenziare, secondo Chiodi, sono anche i dati sulla ospedalizzazione che scende, in un solo anno dal 226,26 per cento al 213,07 e quelli sulle liste di attesa per le quali, sul segmento delle visite, L'Azienda è costantemente al di sotto dei trenta giorni fissati dal Ministero, sulla diagnostica si attesta invece su una percentuale inferiore al 60 per cento, rispetto ai 60 giorni soglia. "Tutto questo - ha aggiunto il presidente Chiodi certifica, dati alla mano, che una sanità migliore è possibile senza stravolgere e ledere le aspettative di nessun territorio e senza inficiare il bisogno all'assistenza sanitaria di nessun abruzzese. Siamo convinti che, con la collaborazione di tutti, così come sta già accadendo per la Asl di Pescara, anche le altre aziende sapranno fare altrettanto bene, dimostrando di aver colto in pieno lo spirito e la sostanza della nostra riforma sanitaria. Le sfide da affrontare restano ancora grandi - ha aggiunto Chiodi - non ultima quella legata all'autosufficienza, ma ci si farà presto persuasi che nessuno vuole depauperare il territorio di quanto già esiste ma che anzi, proprio i piccoli presidi, saranno destinati a diventare parte dirimente di un percorso legato all'assistenza e alla medicina d'avanguardia perché tutti i cittadini abruzzesi hanno diritto a servizi sanitari ottimali a costi ragionevoli". (AGI)

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