giovedì25novembre

CHIODI SCRIVE ALLA RAI: ''PIU' CONTRADDITTORIO, SUL SISMA ANNOZERO TRASMISSIONE A SENSO UNICO''

CHIODI SCRIVE ALLA RAI: ''PIU' CONTRADDITTORIO,
SUL SISMA ANNOZERO TRASMISSIONE A SENSO UNICO''

DURISSIMA LETTERA AL DG MASI E ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA
IN TV EMERSI SOLO GLI ASPETTI PIU' NEGATIVI, IMMAGINE NON VERITIERA''



fonte: ABRUZZOWEB.IT



L’AQUILA – Non sono piaciuti al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, i due collegamenti che giovedì scorso il giornalista Sandro Ruotolo ha effettuato giovedì scorso dall’Aquila nell’ambito della trasmissione Rai Annozero condotta da Michele Santoro. Due flash di pochi minuti l’uno nel corso del quale il cronista, cittadini e rappresentanti dei comitati hanno parlato a ruota libera di crisi economica ed occupazionale, tasse, ricostruzione ferma e del corteo che ci sarebbe stato da lì a due giorni.
Interventi, secondo Chiodi, dai quali sono emersi “solo le criticità e gli aspetti negativi riferiti da singoli cittadini”: per questo oggi il commissario ha inviato una lettera al direttore generale della Rai, Mauro Masi, ed alla Commissione di vigilanza, perché venga riconosciuto il diritto ad un ‘contraddittorio’ ogni qualvolta si parli di terremoto nelle trasmissioni della televisione pubblica.
A detta di Chiodi “in molte trasmissioni Rai, viene riportata una situazione riguardante la città dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma, affatto corrispondente alla realtà” e l’episodio di Annozero è solo l’ultimo di e “più eclatante”. Insomma, per il governatore è necessario che quando si parla di terremoto e delle sue conseguenze venga data a tutti i protagonisti del processo di ricostruzione.

IL TESTO DELLA LETTERA DI CHIODI AL DG RAI E ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA
“In qualità di Commissario Delegato per la Ricostruzione, mi corre l’obbligo di segnalare alle una questione che ritengo di fondamentale importanza per il futuro e le aspettative di tanti cittadini che hanno sopportato, ed oggi tentano di superare, un terribile evento naturale come il sisma del 6 aprile 2009.
In particolare ho avuto modo di rilevare che, sempre più spesso, in molte trasmissioni RAI, viene riportata una situazione riguardante la città dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma, affatto corrispondente alla realtà.

LE CRITICHE AD ANNOZERO
L’episodio più eclatante riguarda la trasmissione “Annozero” di Michele Santoro, andata in onda lo scorso giovedì 18 novembre. In quella circostanza si è discusso di come il Governo abbia affrontato il tema dell’emergenza e della ricostruzione, facendo emergere solo le criticità e gli aspetti negativi riferiti da singoli cittadini.
Il quadro complessivo emerso vede dipinto un territorio abbandonato a se stesso, senza risorse, senza idee e senza cantieri. A tale “pastone informativo” non è stato consentito replicare, in quanto non solo non erano presenti rappresentanti che direttamente si stanno occupando della ricostruzione, ma neanche i rappresentanti del Governo ospitati hanno avuto la possibilità di dire qualcosa “di diverso”.

PIU’ PLURALISMO QUANDO SI PARLA DI TERREMOTO
Credo che dar modo di sentire tutte le opinioni, e quindi anche quelle di chi quotidianamente si occupa del problema immenso della ricostruzione aquilana, sia non solo esercizio di buona informazione, proprio di un servizio pubblico, ma anche una possibilità in più che, nel caso specifico, potrebbe fornire elementi di speranza e certezza a quegli oltre 40 mila cittadini che stanno tornando gradualmente a casa.
Per questo, ritengo che quando si parla di terremoto all’Aquila e di ricostruzione sia necessario che vengano coinvolte le strutture e le persone che possono fornire dati che concorrono a formare una più vasta e corretta informazione.
Ritengo, questo mio, un invito di buon senso e, soprattutto, un diritto dei cittadini dell’Abruzzo che rappresento anche nella qualità di Presidente della Regione.

mercoledì24novembre

La lettera del Presidente Chiodi a Vendola

Caro Vendola,
Ho letto i tuoi giudizi sul difficile processo di ricostruzione che sta interessando la città dell'Aquila che hai esternato durante un incontro pubblico a New York.
Mi dispiace dirtelo, ma sono frutto di un'analisi approssimativa accompagnata da un inopportuno spirito polemico, che denota un'assoluta non conoscenza della materia.
La ricostruzione è un fatto nazionale che tocca direttamente il popolo aquilano e quindi esternazioni di questa natura, peraltro in un ambito estero nel quale la componente abruzzese ha vissuto direttamente o indirettamente le conseguenze drammatiche del terremoto, non aiutano la causa aquilana, l'unica alla quale riesco ad appassionarmi a prescindere dalle colorazioni politiche.
Ti dico fin da ora che all'Aquila il dibattito pubblico sulla ricostruzione è avviato da un pezzo; che ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e che questo continuo confronto sta dando i suoi frutti.
Sul patrimonio artistico di una delle città più ricche del mondo abbiamo avviato progetti ben definiti di ricostruzione con l'erogazione di fondi.
E il confronto nazionale sui modelli di ricostruzione in campo artistico è avviato da tempo e solo una visione parziale e strumentalmente della politica non li vuole scorgere.
Questi meccanismi di ricostruzione, è bene ricordarlo, arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa a esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva".
I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi dal terremoto del 6 aprile 2009 hanno dato un tetto sicuro e saldo a oltre 20 mila residenti.
E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono a una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza e dell'intera società che li circonda.
Nessuno vuole dare il bollino della definitività a quelle costruzioni, ma tutti noi sappiamo benissimo quanto sia complessa la ricostruzione che attende L'Aquila e quelle case rispondono alle esigenze future, limitate nel tempo, di migliaia di famiglie.
Ecco perché nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme, ma anche di commercio e vitalità.
Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città.
La propaganda del "non funziona niente" la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile.
Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo.

Gianni Chiodi


LA PROPAGANDA DEL 
NON FUNZIONA NIENTE DI VENDOLA


mercoledì24novembre

ABRUZZO: VENERDI' CHIODI A ROMA, CONFERENZA STAMPA SU RICOSTRUZIONE CON GIANNI LETTA E FRANCO GABRIELLI

(AGENPARL) - Roma, 24 nov - Il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, terrà una conferenza stampa venerdì 26 novembre alle ore 12.00 a Roma, presso Palazzo Chigi, per fare il punto della situazione sulla ricostruzione all’Aquila. Saranno presenti anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli.

mercoledì24novembre

Sanità. Chiodi: "Da Pescara gli effetti della riforma"

 Sanità. Chiodi: "Da Pescara gli effetti della riforma" 

Il presidente della Giunta regionale ha commentato positivamente i risultati d'esercizio 2007/2010 presentati dal manager della Asl della città, Claudio D'Amario  


PESCARA - In diminuzione le perdite di bilancio della Asl di Pescara. Stando ai dati forniti alla stampa dal manager Claudio D'Amario, la Asl ha chiuso l'esercizio 2009 con un perdita di 13 milioni, mentre nel 2007 e nel 2008 le perdite erano superiori ai 32 milioni di euro. 'Oggi - ha detto il manager- arriviamo ad un preventivo di meno sei o sette milioni di euro, che potrebbe essere migliorato dal consuntivo di marzo quasi con un tendenziale pareggio. Questo- ha aggiunto- e' un primo dato molto importante di salute dal punto di vista dei conti. Si potrebbe pensare che siamo giunti a questo risultato attraverso un taglio, invece, analizzando gli altri indici importanti come la mobilita' attiva e passiva, le liste d'attese e la qualita' percepita, vediamo che l'azienda, con la riorganizzazione, gia' nei primi nove mesi ha recuperato dieci milioni di euro di mobilita' attiva'. D'Amario ha poi fatto notare che, rispetto agli altri anni, la mobilita' passiva non solo si 'e' mantenuta stabile ma e' anche migliorata'. Sul fronte delle liste di attese il manager ha detto che 'nel 60 per cento dei casi e' stato raggiunto un target di attesa per la diagnostica inferiore al 60 per cento'.

 Il manager ha aggiunto che l'azienda sta lavorando per risolvere i tempi di attesa per alcuni esami come l'endoscopia e la risonanza. Inoltre D'Amario ha detto che per quanto riguarda le visite 'nel 99 per cento dei casi l'attesa e' inferiore ai 30 giorni e nel 70 per cento si riduce a meno di una settimana. L'unica che supera di un solo giorno l'attesa e' la visita oculistica'. Per quanto riguarda infine il tasso di ospedalizzazione, nonostante un minimo aumento della popolazione,si registra un decremento del 6,19 per cento.
Il percorso di riforma sanitaria che "abbiamo intrapreso non è né un testo carbonaro né una finzione algebrica ma una buona strada per la nostra salute e le nostre tasche". Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha commentato positivamente i risultati d'esercizio 2007/2010 presentati dal manager della Asl di Pescara, Claudio D'Amario, definendoli "una cartina tornasole degli effetti della riforma sanitaria sul sistema abruzzese". "Dalle liste di attesa, alla deospedalizzazione, dalla mobilità passiva, alla riduzione del decifit sanitario - ha continuato Chiodi - tutti i dati rompono per la prima volta la diabolica consuetudine di un'idra mangiasoldi a scapito della qualità". Il Presidente segnala come eventi positivi della relazione dell'Azienda pescarese, il decremento della mobilità passiva ed un aumento della mobilità attiva come "segnali di una potenziale appetibilità di Pescara sul piano della qualità dei servizi e dell'ampiezza dell'offerta specialistica".

 Da evidenziare, secondo Chiodi, sono anche i dati sulla ospedalizzazione che scende, in un solo anno dal 226,26 per cento al 213,07 e quelli sulle liste di attesa per le quali, sul segmento delle visite, L'Azienda è costantemente al di sotto dei trenta giorni fissati dal Ministero, sulla diagnostica si attesta invece su una percentuale inferiore al 60 per cento, rispetto ai 60 giorni soglia. "Tutto questo - ha aggiunto il presidente Chiodi certifica, dati alla mano, che una sanità migliore è possibile senza stravolgere e ledere le aspettative di nessun territorio e senza inficiare il bisogno all'assistenza sanitaria di nessun abruzzese. Siamo convinti che, con la collaborazione di tutti, così come sta già accadendo per la Asl di Pescara, anche le altre aziende sapranno fare altrettanto bene, dimostrando di aver colto in pieno lo spirito e la sostanza della nostra riforma sanitaria. Le sfide da affrontare restano ancora grandi - ha aggiunto Chiodi - non ultima quella legata all'autosufficienza, ma ci si farà presto persuasi che nessuno vuole depauperare il territorio di quanto già esiste ma che anzi, proprio i piccoli presidi, saranno destinati a diventare parte dirimente di un percorso legato all'assistenza e alla medicina d'avanguardia perché tutti i cittadini abruzzesi hanno diritto a servizi sanitari ottimali a costi ragionevoli". (AGI)

mercoledì24novembre

TERREMOTO: CHIODI A VENDOLA, 'I TUOI GIUDIZI NON AIUTANO LA CAUSA AQUILANA'

(AMATER) - L'AQUILA, 24 NOV 2010 - Nella lettera inviata oggi al governatore della Puglia, Nichi Vendola, il Commissario Chiodi, incaricato dal Governo di gestire la fase della Ricostruzione all'Aquila, scrive: «La ricostruzione è un fatto nazionale che tocca direttamente il popolo aquilano e quindi i tuoi giudizi, esternati a New York, sul difficile processo di ricostruzione, sono frutto di un'analisi approssimativa e non aiutano la causa aquilana».
   Dopo aver precisato che «ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e questo continuo confronto sta dando i suoi frutti», Chiodi scrive che «i meccanismi di ricostruzione arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa ad esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva". I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi hanno dato un tetto sicuro e saldo ad oltre 20 mila residenti. E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono ad una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza».
   Il governatore abruzzese ha poi precisato che «nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme ma anche di commercio e vitalità. Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città».
   A conclusione della lettera il presidente della Regione Abruzzo si rivolge così al collega pugliese: «La propaganda del "non funziona niente" la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile. Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo». (AMATER).


fonte : Amater.it 

lunedì22novembre

Abruzzo Engineering, Chiodi su Facebook: “sindacati e media spacciano i privilegi per diritti”

Quando, come nel caso di Abruzzo Engineering, i sindacati ed i media difendono privilegi spacciandoli per diritti, mentre sono indubbiamente privilegi, potranno forse essere positivi per i loro iscritti, ma non sono utili per i disoccupati. L'uguaglianza che vorrei è quella delle opportunità. Chi è stato assunto senza concorso, non vanta un diritto, ma vorrebbe il protrarsi di un privilegio ad altri negato”. In poche parole, spazio alla meritocrazia.

Questo è quanto si legge sulla bacheca del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. Il governatore usa il social network per affrontare discorsi importanti. Una maniera informale per dichiarare il proprio pensiero, che ha comunque scatenato nel giro di tre ore, reazioni e commenti, come facilmente immaginabile. Il post del presidente si è guadagnato anzitutto ben 67 “mi piace” (chi è pratico di social network sa che è un modo per dichiarare il proprio essere in accordo con quanto scritto, ndr). E alle approvazioni si sono aggiunti oltre 70 commenti. Tra chi si complimenta per le “sante parole” e chi ammette che “sarebbe bello se fosse davvero così in tutti gli enti”, c'è anche chi si pone in maniera critica contro questa presa di posizione “ufficiosa”: “Belle parole, ma i portaborse in Regione? E gli amici che si è portato da Teramo? La classe politica predica bene, ma poi...”. Secca e immediata la replica del Governatore: “ma quali portaborse? Non ci sarà nessuna stabilizzazione dei portaborse nel mio governo. Il mio staff è la prerogativa di una legge della quale hanno usufruito tutti i Presidenti, anche Obama, Prodi, Blair, Vendola. Sono uomini capaci secondo me e fidati e saranno con me fin quando io sarò presidente poi torneranno ai loro lavori di origine. Oppure vorresti che fossi rimasto con lo staff del presidente che mi ha preceduto?”. Un lungo dibattito, tra il presidente e i suoi “amici” della rete. Tra posizioni contrastanti e manifestazioni di appoggio. Gianni Chiodi in versione “facebookiana” finisce qui. Difficile pensare che ora il dibattito non proseguirà per le vie “ufficiali”.


lunedì22novembre

INNOVAZIONE: CHIODI, IN PRIMA LINEA NELLA MODERNIZZAZIONE

INNOVAZIONE: CHIODI, IN PRIMA LINEA NELLA MODERNIZZAZIONE

L'Aquila, 22 nov. - "L'Abruzzo è una regione che sta intercettando tutti i processi innovativi che stanno interessando la Pubblica amministrazione". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo oggi al Forum dell'Innovazione organizzato all'Aquila dal ministero per la Pubblica amministrazione e Innovazione. Chiodi ha illustrato tutti i processi innovativi che la Regione Abruzzo sta mettendo in atto per "modernizzare la propria macchina amministrativa". Dalla Sanità all'Ambiente, dalla gestione del personale ai servizi alle imprese, l'Abruzzo può essere considerata "una regione in cui le tecniche di modernizzazione hanno propria fisionomia". "E i riconoscimenti che sono arrivati dal Ministro Brunetta, che in una lettera ha dato atto all'Abruzzo di aver raggiunto di questi obiettivi - ha aggiunto -, confermano questa straordinaria tendenza. La nostra azione di modernizzazione tocca molti settori: dalla sanità con il fascicolo elettronico all'urbanistica con la facilitazione delle procedure di impatto ambientale che cancellano la farraginosità degli iter burocratici. Questo comporta - ha aggiunto Chiodi - un accelerazione nei servizi, tutta a giovamento delle imprese locali, minori costi di gestione e maggiore trasparenza". Il Presidente ha poi preso ad esempio gli indicatori di servizio di cui la Regione si è dotata "che hanno evidenziato anche dati negativi che altrimenti non avremmo potuto rilevare. Mi riferisco al problema dell'abbandono scolastico che in Abruzzo presenta preoccupanti dati di incremento". Sul fronte della ricostruzione il presidente Chiodi ha aggiunto che "la città dell'Aquila sta cogliendo questa grande opportunità, perché è inevitabile che questi processi innovativi della P.A. entrino nel complesso processo di ricostruzione". "La capacità di investimenti che questa città potrà garantire in futuro - ha aggiunto Chiodi - determinerà una forte attrattiva e se la vogliamo poi mantenere sarà necessario che ci si strutturi in modo da fornire più servizi in maniera più competitiva rispetto ad altre aree del Paese. Un capoluogo per essere attrattivo deve essere in grado di garantire funzioni, investimenti e servizi e per farlo deve dotarsi delle strutture adeguate. Mi riferisco - ha concluso Chiodi - alle modernizzazione delle tecniche di ricostruzione, di restauro, di prevenzione sismica, del risparmio energetico e anche quelle che riguardano pericoli di infiltrazione malavitosa che cercherà in tutti i modi di entrare dove ci sarà un flusso di denaro molto intenso". (REGFLASH) IAV 101122

venerdì19novembre

TERREMOTO: TASSE; CHIODI, GOVERNO CONTINUA AD ESSERCI VICINO

TERREMOTO: TASSE; CHIODI, GOVERNO CONTINUA AD ESSERCI VICINO



(AGI) - L'Aquila, 19 nov. - All'inizio della settimana, il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, aveva annunciato, a seguito di un suo incontro con lo staff politico e tecnico del Ministero dell'Economia, a Roma, l'intenzione del Governo di venire incontro alle richieste della popolazione terremotata dell'Aquilano, prorogando le agevolazioni fiscali.
  Oggi, lo stesso Commissario esprime soddisfazione per l'accoglimento di un odg bipartisan, stamane in sede di approvazione alla Camera della legge di stabilita', che prevede un ulteriore rinvio per la restituzione delle tasse sospese a causa del sisma del 6 aprile 2009. "E' questo il riconoscimento tangibile del lavoro svolto da tutti i parlamentari abruzzesi - dice il Commissario Chiodi - ma anche il risultato dei continui contatti e riunioni che io stesso ho avuto in questi giorni al Mef. La proroga della moratoria, in scadenza il prossimo 31 dicembre, e le assicurazioni di una decurtazione nella restituzione del pregresso inducono all'ottimismo verso un'equiparazione di trattamento dei cittadini terremotati dell'Aquila a quelli di Marche, Umbria e Molise, o a agli alluvionati di Alessandria". "Il mio plauso - aggiunge il Commissario - va all'intera classe dirigente politica abruzzese che ha lavorato coralmente su un documento che va incontro alle istanze della comunita' aquilana". "Credo - sottolinea, infine, Chiodi - che in questo caso sia stata concretamente applicata la mia filosofia sulla ricostruzione, ovvero leale collaborazione da parte di tutte le forze politiche ed istituzionali per il raggiungimento di obiettivi comuni, mettendo da parte sterili polemiche e dannose contrapposizioni ideologiche". (AGI) Com/Ett 

venerdì19novembre

SANITA': CHIODI, NECESSARIA COESIONE, NO A LISTE DELLA SPESA

SANITA': CHIODI, NECESSARIA COESIONE,
NO A LISTE DELLA SPESA

da AGI.IT


(AGI) - Chieti, 19 nov. - "L'unica vera sfida da vincere, quella del risanamento e del rilancio dell'Abruzzo, dovra' neccessarimente passare attraverso l'impegno di una classe dirigente poltica all'altezza del compito che e' chiamato ad affrontare. Per questo, al di la' degli schieramenti politici, a prevalere dovra' essere necessariamente un forte senso di responsabilita'". E' uno dei passaggi chiave dell'intervento di apertura del presidente della Regione, Gianni Chiodi, questa mattina, a Chieti, nella seduta del Consiglio comunale straordinario sulla sanita', attualmente in corso nella sala consiliare della Provincia di Chieti. Alla seduta sono presenti anche il sub-commissario, Giovanna Baraldi, ed il manager della Asl, Chieti-Lanciano-Vasto, Francesco Zavattaro. "Anche l'opposizione, quindi - rimarca il presidente Chiodi - dovra' fare la sua parte condividendo, se possibile, questo processo di cambiamento della sanita' che stiamo ponendo in essere. Nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, infatti, lo spirito di coesione tra le forze politiche e' fondamentale". Il presidente della Giunta regionale, rivolgendosi, in particolare, alle opposizioni presenti nel Consiglio comunale teatino, punta l'accento sul fatto di dover assecondare il senso del dovere. "Nel Governo regionale e, in particolare, nel sottoscritto, nella mia doppia veste di presidente della Regione e di Commissario della sanita' - aggiunge Chiodi - troverete sempre la massima capacita' di ascolto rispetto alle proposte che arriveranno ma anche la massima intransigenza di fronte a chi volesse far tornare l'Abruzzo alla pesantissima situazione debitoria che abbiamo dovuto fronteggiare fin dal momento del nostro insediamento. Non dimentichiamoci - afferma Chiodi - che l'Abruzzo era e, sottolineo, era, la Regione piu' indebitata d'Italia. Per cui, qualsiasi aumento di spesa che dovese essere deciso - ha sottolineato il presidente Chiodi - d'ora in poi, dovra' essere strettamente correlato ad esigenze reali ma anche a tagli di prestazioni o servizi inefficienti e quindi inutili. Alle liste della spesa dico tassativemente no".
  Chiodi, in precedenza, aveva indicato "nella crisi economica mondiale, nella perdita di reputazione e di autorevolezza della classe politca regionale, sia a livelo nazionale che nel rapporto con le altre Regioni, e nel terremoto le principali cause di questo difficilissimo momento di crisi che sta vivendo l'intero Abruzzo". In relazione al pianeta sanita', Chiodi ha spiegato, in particolare, che "la qualita' del sistema dipende esclusivamente dalla capacita' della classe politica di incidere sul contesto per fornire ai cittadini prestazioni e servizi a costi sostenibili. E' un compito ed una responsabilita' che spetta solo alla politica che, pero', in Abruzzo deve rigudagnare credibilita' e la fiducia dei cittadini". (AGI) Com/Ett

venerdì19novembre

FORMAZIONE: CHIODI, MERITOCRAZIA PER UN CAMBIAMENTO CULTURALE

martedì16novembre

Con l'arrivo dei nuovi finanziamenti è un momento decisivo per L'Aquila

Con l'arrivo dei nuovi finanziamenti 

è un momento decisivo per L'Aquila 

 

da l'Occidentale.it 

di Valentina Faricelli



Chiodi Cialente.jpgContinua il faccia a faccia tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, Commissario straordinario per la Ricostruzione e il sindaco del Comune dell’Aquila, Massimo Cialente.
Il primo cittadino del capoluogo abruzzese torna a lamentare lentezze nel processo di ricostruzione post-terremoto, puntando il dito contro la presunta mancanza di metodo e di razionale ripartizione delle competenze. “Chi fa la ricostruzione? – è la provocazione lanciata da Cialente -. In Friuli, in un’apposita area del Museo dedicato alla tragedia sisma, è indicata chiaramente la macchina che ha gestito la ripresa. All'Aquila, quale macchina sta gestendo l'emergenza terremoto se i soldi devono fare sei passaggi prima di arrivare al Comune?”.
Una polemica che il sindaco Cialente ha spinto sino a disertare la conferenza stampa allargata convocata nei giorni scorsi dal Commissario Chiodi e relativa all'assegnazione di 118 milioni euro per edifici architettonici, artistici, ecclesiastici, pubblici e per i sottoservizi del centro storico dell'Aquila. “È il metodo che non va - ha proseguito Cialente - E la mia solitudine è motivata dal fatto che non si sta approdando a nulla”.
Di diverso avviso il presidente Chiodi che nei giorni scorsi, annunciando l’arrivo di nuovi finanziamenti a favore dell’Aquila, ha parlato di “un altro, importante, step nel processo di ricostruzione”.
Il commissario non ha negato le difficoltà e ha sottolineato che quello in atto è un processo lungo, “ma che non deve far venir meno la speranza di un futuro recupero del patrimonio edilizio cittadino”.
Entrando nello specifico del provvedimento - ammonta a 118.720.643 euro il totale delle risorse, a valere sui fondi disponibili nella contabilità speciale, previste in un prossimo decreto, alla firma del presidente del Consiglio dei ministri-, Chiodi si è detto “emozionato” nel dare comunicazione di un finanziamento così importante, “in grado di dare un grosso impulso ai lavori sugli edifici pubblici, storici, culturali e monumentali o di proprietà dell'Università, comunque di enorme valenza identitaria per la città dell'Aquila”.
Nello specifico, gli oltre 118 milioni di euro saranno ripartiti tra interventi pubblici ricompresi nel Programma sperimentale di fattibilità e breve termine; interventi negli edifici pubblici di proprietà del Comune dell'Aquila; interventi su reti idriche e fognarie; interventi sul patrimonio culturale e religioso.
I suddetti finanziamenti - sfiorano complessivamente i 100 milioni di euro. A questi si aggiungono 18.912.590,00 di euro per l'intervento programmatico negli edifici pubblici di proprietà del Comune dell'Aquila. Il Commissario Chiodi ha avuto parole di apprezzamento anche per il contributo tecnico fornito dalla Curia che ha realizzato un accurato studio sull'attuale stato della città in superficie, ma anche a livello di sottoservizi. Ringraziamenti anche all'Università dell'Aquila e al prefetto, Giovanna Maria Iurato.
“Sono molto contento - ha ribadito ancora Chiodi - di comunicare questa serie di opere, fondamentali per la rinascita del centro storico. Ma è importante puntare su una ricostruzione di qualità, sia architettonica che urbanistica, che abbia rilevanza a livello internazionale. “È la qualità che determinerà il successo del processo di ricostruzione, non la celerità dei tempi”.
Rispondendo poi alla provocazione del sindaco dell’Aquila, Cialente, Chiodi ha riferito di uno scambio di idee avuto con l'assessore alla Sanità della Regione Friuli Venezia Giulia, che avrebbe confermato come anche nella sua regione la ricostruzione fisica fosse partita solo dopo 4 anni, preceduta da un'intensa fase di studio e di progettazione. “Noi, quindi, siamo in anticipo - ha osservato - e stiamo lavorando confrontandoci lealmente, anche se questo aspetto viene spesso sottovalutato dagli organi di informazione”.
L'urbanista Vittorio Lampugnani, uno dei “saggi” chiamati a coadiuvare la Struttura tecnica di Missione, ha confermato le parole di Chiodi, esortando ad una ricostruzione condivisa, ma aperta solo alle migliori capacità progettuali, e che veda il recupero parallelo e contemporaneo di infrastrutture e sottoservizi.


di VALENTINA FARICELLI

venerdì12novembre

I GIOVANI DEL PRESIDENTE IN ONORE E RICORDO DEI CADUTI DI NASSIRYA

I GIOVANI DEL PRESIDENTE
IN RICORDO DEI CARABINIERI UCCISI A NASSIRIYA



Tra le vittime italiane dodici erano carabinieri, cinque militari dell'Esercito e due civili di una troupe sul posto per girare un documentario. La base colpita a Nassiriya si trovava sulle rive del fiume Eufrate. Due palazzine in cui risiedono i carabinieri e i militari del contingente che fa parte dell'operazione 'Antica Babilonia' vengono sventrate dalla violenta esplosione.I militari colpiti fanno parte della Msu, l'unità multinazionale specializzata. Sono arrivati a Nassiriya il 13 giugno. Un camion forza il posto di blocco all'entrata della base e prosegue la sua corsa sino alla palazzina di tre piani che ospita il dipartimento logistico italiano.
C'è uno scontro a fuoco, poi dietro al camion irrompe l'autobomba che termina la sua folle corsa scatenando l'inferno. A compiere l'attentato sono quattro kamikaze su due veicoli con a bordo tra i 150 ed i 300 chili di esplosivo.
I CADUTI del 12/11/2003
CARABINIERI
Domenico Intravaia
Orazio Majorana
Giuseppe Coletta
Giovanni Cavallaro
Alfio Ragazzi
Ivan Ghitti
Daniele Ghione
Enzo Fregosi
Alfonso Trincone
Massimiliano Bruno
Andrea Filippa
Filippo Merlino
ESERCITO
Pietro Petrucci
Massimo Ficuciello
Silvio Olla
Emanuele Ferraro
Alessandro Carrisi
CIVILI
Stefano Rolla
Marco Beci

Non dimentichiamo i caduti di Nassiriya e non dimentichiamo tutti i caduti in Iraq ed Afghanistan, militari, civili, operatori umanitari, tutti impegnati nel portare pace, libertà e democrazia in paesi martoriati.

giovedì11novembre

EUROPA: CHIODI ELETTO VICE PRESIDENTE AER

EUROPA: CHIODI ELETTO VICE PRESIDENTE AER

da AGI.IT

(AGI) - Istanbul, 11 nov. - "Questa nomina rappresenta un importante riconoscimento per la nostra regione, un'opportunita' di rilancio e la dimostrazione del ruolo che l'Abruzzo vanta oggi nello scenario europeo". Lo ha detto oggi, ad Istanbul, il Presidente della Regione Gianni Chiodi, a margine della sua elezione avvenuta per acclamazione a vice presidente dell'Aer, l'Assemblea delle regioni europee. "Quale ruolo possono e devono giocare le regioni nell'indirizzare e gestire la ricerca e lo sviluppo, per sostenere la crescita e il benessere regionale?" e' il tema della due giorni di lavori a Istanbul. Il Presidente e' accompagnato da una delegazione abruzzese formata dal Direttore Affari della Presidenza Antonio Sorgi, dalla dirigente regionale Iris Flacco e dal responsabile della Struttura di coordinamento e raccordo del Presidente, Giuseppe De Dominicis. Chiodi, nell'ottica della politica di riduzione dei costi, ha rimarcato la scelta di non aver nominato un dirigente della Regione Abruzzo a Bruxelles che avrebbe avuto un compenso troppo oneroso per la casse regionali ma ha preferito puntare sulla costruzione di una larga rete di alleanze e di sinergie con le altre regioni e organizzazioni interregionali. "Il mio impegno personale e le nostre esperienze - ha aggiunto Chiodi - saranno a servizio dell'AER per fortificare la rappresentanza delle regioni nella scena europea e internazionale. Lavorero' per rafforzare la partecipazione dell'ARE in Italia e all'estero ma soprattutto per creare le migliori condizioni per le attivita' economiche delle regioni italiane con l'impegno a politiche di sviluppo sostenibile". La nomina di Chiodi e' l'inizio di una fase piu' operativa che, in sinergia con la recente nomina di vice presidente di Fedarene del direttore Affari della Presidenza della regione Abruzzo, Antonio Sorgi, ha consentito di inserire nell'agenda dei lavori dell'Aer per i prossimi mesi proposte e progetti nel campo dell'energie rinnovabili in Europa nelle quali la Regione Abruzzo rivestira' una posizione leader.
  L'Assemblea delle Regioni Europee (AER) e' stata istituita nel 1985, con lo scopo di dare alle regioni la giusta voce politica alle questioni che riguardano le competenze regionali. Il network mette assieme piu' di 270 regioni da 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali e svolge importanti attivita' di supporto alla Commissione Europea. (AGI) Com/Ett

giovedì11novembre

Berlusconi a L'Aquila: l'intervento di Gianni Chiodi

L'intervento integrale del presidente della Regione e commissario alla ricostruzione, Gianni Chiodi, durante la cerimonia di consegna delle benemerenze alle strutture di Protezione civile alla quale ha preso parte il presidente del Consiglio Berlusconi, ieri pomeriggio a L'Aquila.


lunedì8novembre

REGIONE: CHIODI: ''I CONTI STANNO MIGLIORANDO, IL DEBITO SCENDE''

REGIONE: CHIODI: ''I CONTI STANNO MIGLIORANDO, IL DEBITO SCENDE''

fonte: abruzzoweb.it

PESCARA  - Arrivato direttamente da Roma, all'assemblea dei soci dell'Arpa, ha preso parte anche il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che ha espresso tutta la sua soddisfazione: "I conti della Regione stanno migliorando. La nostra politica di risanamento sta dando i risultati che tutti ci auguravamo. Parlo dell'Arpa, ma anche del Piano Sanitario e del debito regionale che sta scendendo".
"E a dirlo non siamo noi, ma le agenzie di rating anche internazionali come Moody's. Evidentemente la politica di rigore sui conti è una politica giusta e allo stesso tempo necessaria, dopo aver ereditato una situazione finanziaria difficile, aggravata anche dal terremoto del 2009".

venerdì5novembre

RICOSTRUZIONE, CHIODI IN TV ''2,5 MILIARDI SONO PRONTI'

RICOSTRUZIONE, CHIODI IN TV
''2,5 MILIARDI SONO PRONTI'

  da  ABRUZZOWEB.IT

L’AQUILA - È un Gianni Chiodi che non fa sconti a nessuno quello che intervistato nel corso della trasmissione televisiva “Mattinocinque, su Canale 5, dal giornalista Paolo Del Debbio su ricostruzione, fondi e prospettive delle aree colpite dal terremoto del 6 aprile 2009. Alla trasmissione ha preso parte, in collegamento esterno, anche il senatore del Partito democratico Giovanni Legnini.
Subito il commissario delegato per la Ricostruzione sgombera il campo dalle voci e le illazioni sui fondi disponibili per la ricostruzione: “I fondi ci sono. Il governo ha stanziato un miliardo, cui si aggiungono i due miliardi per i mutui della Cassa depositi e prestiti. Di questi ne sono stati utilizzati 500 milioni. Questo vuol dire che ad oggi potrei staccare assegni per 2,5 miliardi di euro. Attualmente sono aperti dodicimila cantieri, la ricostruzione procede come avevamo programmato.
Decisamente opposta l’opinione del senatore Legnini, secondo il quale “I cantieri aperti sono quelli delle case classificate A-B e C, ovvero quelle meno lesionate. La ricostruzione è partita in modo lentissimo, i ritardi sono gravi. A 19 mesi dal terremoto sono partiti solo i micro cantieri delle case A, B e C, cioè quelle che hanno avuto danni lievi. I centri storici, dell’Aquila ed altri comuni sono chiusi, l’economia non riparte, la zona franca urbana che abbiamo conquistato in parlamento non parte. Non ci sono altri mezzi di sostegno all’occupazione. Solo all’Aquila ci sono 10mila disoccupati”.
Insomma due quadri della situazione completamente opposti e  a questo punto il giornalista Mediaset chiede: “Come mai il centro destra ha vinto alle ultime elezioni”.
“Veramente all’Aquila città - ha detto Legnini - ha vinto il centro sinistra, il centro destra ha raccolto voti in altre aree”. Immediata la replica di Chiodi: “Il centro destra ha vinto anche in molti comuni del cratere sismico”.
Tutto, comunque, si è concentrato sui 2,5 miliardi di euro disponibili e ancora non spesi: “Chiodi spieghi perchè non vengono utilizzati”.
“I sindaci devono predisporre i piani di ricostruzione dei centri storici. Loro hanno voluto prerogativa che è stata definita dalla legge. I soldi ci sono, la zona franca  è stata approvata e le cose che sono state fatte all’Aquila sono state riconosciute dal mondo intero, solo il centro sinistra in Italia non le vede”. (g.a.)
ECCO COM’È ANDATA A MATTINOCINQUE
Del Debbio: “A che punto è la ricostruzione?”
Chiodi: siamo al punto che avevamo programmato. L’Aquila è un cantiere dinamico, ci sono 12mila cantieri aperti che sono stati destinatari di contributo dello Stato per la ricostruzione”.
Sulla polemica dei fondi, il governatore ha aggiunto: “Sulla polemica dei fondi, che esiste da sempre, posso dire che il Governo nazionale ha messo a disposizione, in contanti, liquidi, fondi per un miliardo di euro,circa duemila miliardi delle vecchie lire sul conto del commissario per la ricostruzione. In più c’è la possibilità di accedere a dei mutui senza obbligo di restituzione per somme pari a due miliardi euro, messe a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti. Fino ad oggi ne sono stati utilizzati 500 milioni. Sono disponibili, pertanto, ancora un miliardo e mezzo di euro.  Noi ad oggi potremmo staccare assegni, se dovessimo dare contributi, per 2,5 miliardi di euro”
Del Debbio: “In Italia succede che ci siano i soldi e non si riesce a spenderli. È anche questo il caso?”
Chiodi: “Non è questo il caso. Il comune dell’Aquila ed i soggetti attuatori stanno lavorando sufficientemente bene. Capisco che tutti vorrebbero avere tutto ricostruito subito. Mi rendo conto che non è possibile, non è realistico. Le persone stanno lavorando, gli ingegneri stanno facendo i progetti e mano a mano vengono finanziati. I piani di ricostruzione devono essere fatti dai sindaci dei centri storici. La legge attribuisce ai sindaci questo compito, perché loro hanno voluto questo tipo di competenza, ma fare un piano di ricostruzione non è la cosa più semplice del mondo.
A questo punto il giornalista si rivolge al Senatore Legnini chiedendo: “Senatore, a che punto siamo? Quello che dice Chiodi è condivisibile o no?".
Legnini: “Assolutamente no. Saluto il presidente ma le cose non stanno così. Tutti noi abbiamo il compito di non fare propaganda su una tragedia così grande, né l’opposizione né chi sta al governo. La ricostruzione è partita in modo lentissimo, i ritardi sono gravi. A 19 mesi dal terremoto sono partiti solo i micro cantieri delle case A, B e C, cioè quelle che hanno avuto danni lievi. I centri storici, dell’Aquila ed altri comuni sono chiusi, l’economia non riparte, la zona franca urbana che abbiamo conquistato in parlamento non parte. Non ci sono altri mezzi di sostegno all’occupazione. Solo all’Aquila ci sono 10mila disoccupati. È un quadro allarmante. Bisogna intervenire in fretta, occorre evitare di dire che va tutto bene. Occorre cambiare legge sulla ricostruzione che non funziona. Chiodi ne prenda atto e si attivi per cambiarla”.
Pronta la replica del commissario: “Legnini direbbe questo in qualunque occasione, anche se avessimo fatto i miracoli che pure sono stati riconosciuti dalla comunità internazionale. Purtroppo far credere che la ricostruzione dopo un violento sisma e un danno inenarrabile possa essere risolta in un anno e mezzo è tipico di una cultura di un’opposizione che non sa assumersi le proprie responsabilità, anche nei processi che devono essere condivisi alcune volte”.
Legnini: “E’ falso dire che non sappiamo assumerci le nostre responsabilità. Siamo stati obiettivi, seri e costruttivi. Chiodi lo sa. Lo siamo stati in Parlamento, nelle Istituzioni locali, non abbiamo alcuna intenzione di travisare la realtà. Il presidente Chiodi vada agli aquilani a dire le cose che sta dicendo qui.  Ho a mente la sofferenza, l’angoscia l’incertezza per il futuro che i cittadini dell’Aquila e del cratere stanno provando”.
Del Debbio: “Legnini, come spiega che abbia vinto questo centro destra così fallimentare alle ultime elezioni?”.
Legnini: “All’Aquila città il centro sinistra ha vinto, prendendo il 57%”.
"Ma in Provincia?" chiede il giornalista
Legnini: “Alla Provincia ha vinto il centro destra perchè ha raccolto voti in altre aree non terremotate, come la Marsica”. Qui interviene Chiodi che vuole dire la sua: “Veramente il centro destra ha vinto anche nei  57 comuni terremotati”.
Lo scontro si concentra a questo punto sui numeri, Legnini: “Dentro il cratere ha vinto il centro sinistra, questi sono dati. Ma a me non interessa fare polemica. A me interessa, e Chiodi lo sa, che si individui una linea chiara, che si punti a cambiare un meccanismo farraginoso. Ricordo che fino ad oggi sono state emanate cinquanta ordinanze: una giungla dalla quale non si riesce ad uscire. Ad oggi 55mila persone attendono di rientrare nella propria casa”.
Chiodi: “Io parlo con i dati. I soldi ci sono: ci sono 2,5 miliardi di euro se i soggetti attuatori sono bravi. I comuni sono i soggetti attuatori: il Comune dell’Aquila deve predisporre i piani di ricostruzione del centro storico. È vero sì o no? La ricostruzione potrà essere efficace solo quando il Comune avrà predisposto il piano di ricostruzione. È inutile che il Comune se la prenda con il Governo. I fondi ci sono,  la zona franca urbana è stata deliberata e dotata di fondi, e Legnini questo lo sa. Tutte le cose che si stanno facendo all’Aquila sono riconosciute, per la straordinaria risposta del Governo, da tutto il mondo, tranne che dall’opposizione di centro sinistra in Italia”
Legnini: “Quando abbiamo partecipato alla fase dell’emergenza abbiamo dato giudizi positivi. Ora bisogna riconoscere che le cose vanno troppo lente. Se il commissario ha due miliardi e mezzo, mi spieghi perchè non vengono spesi”
Chiodi: “Per il semplice fatto che i soggetti attuatori sono i comuni e sindaci, come quello dell’Aquila. A loro spetta fare i piani di ricostruzione”.
Legnini: “Il piano di ricostruzione è pronto”
Chiodi: “Se fosse pronto ci sarebbero anche i soldi per finanziarlo”.

giovedì4novembre

ECOMONDO: CHIODI, REGIONE ABRUZZO PUNTA ECCELLENZA CICLO RIFIUTI





(ASCA) - L'Aquila, 4 nov - ''Abbiamo collocato la riforma del ciclo dei rifiuti tra le priorita' del nostro programma di governo, in quanto riteniamo sia fondamentale affrontare il problema nella sua complessita', auspicando una vera e propria rivoluzione culturale, che abbia come punto di partenza la corretta informazione dei cittadini. Agire bene e' possibile''.

Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, motivando la partecipazione ad Ecomondo 2010, la piu' importante fiera internazionale dedicata all'ambiente, al recupero di materia, all'energia ed allo sviluppo sostenibile, in svolgimento a Rimini. ''Abbiamo esempi illuminanti come quello della Regione Lombardia - ha aggiunto il Governatore - che e' stata capace di superare gia' da tempo l'organizzazione basata sullo smaltimento in discarica ed ha raggiunto livelli di eccellenza sul fronte della raccolta differenziata. Possiamo fare molto anche noi, cosi' da trasformare un'emergenza in una nuova modalita' di rispetto e di tutela dell'ambiente che ci circonda''. Durante l'evento, la Regione Abruzzo presentera' l'ultimo numero della pubblicazione ''Ambiente Abruzzo News - Le istituzioni comunicano'', uno strumento di informazione sulle politiche ambientali che, per l'occasione, e' stato interamente dedicato al tema dei rifiuti. Appuntamento a domani, 5 novembre, nell'ambito del convegno ''L'attivita' di riciclo dei rifiuti urbani: tra criticita' e buone pratiche ambientali. Due regioni a confronto'', organizzato in collaborazione con la Regione Marche.

iso/map/bra

fonte: ASCA.IT

giovedì4novembre

CHIODI DOMANI OSPITE TRASMISSIONE MEDIASET "MATTINO 5"


 CHIODI DOMANI OSPITE TRASMISSIONE MEDIASET "MATTINO 5"

(REGFLASH) - L'Aquila, 4 nov - Domani mattina (ore 9,30) il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sarà ospite in diretta, negli studi di Milano, della trasmissione televisiva "Mattino 5", format quotidiano della prima rete Mediaset. (REGFLASH) US 101104

giovedì4novembre

I GIOVANI DEL PRESIDENTE IN ONORE AI CADUTI IN GUERRA E DELL'UNITA' NAZIONALE

I GIOVANI DEL PRESIDENTE
IN ONORE AI CADUTI IN GUERRA E 
DELL'UNITA' NAZIONALE





Il 4 Novembre, una data storica per l'Italia. Data in cui si completava, con la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l'Unità d'Italia. Un cammino lungo, durato settant'anni, dalla Prima Guerra d'Indipendenza in avanti.
Un percorso difficile, intrapreso da uno dei Regni preunitari e portato a termine con il concorso convinto della popolazione di tutte le regioni d'Italia, mosse dal desiderio di mettere sotto un'unica Bandiera le sorti della penisola.












mercoledì3novembre

GIUSTIZIA: CHIODI SCRIVE AD ALFANO PER SCUOLA MAGISTRATURA

GIUSTIZIA: CHIODI SCRIVE AD ALFANO PER SCUOLA MAGISTRATURA




(AGI) - L'Aquila, 3 nov. - Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha inviato una lettera al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nella quale chiede un incontro "per esporre personalmente la richiesta di realizzare all'Aquila una sede della Scuola superiore della Magistratura". Lo rende noto il presidente stesso che in questo modo ha dato seguito alla risoluzione votata all'unanimita' dal Consiglio regionale nella seduta del 19 ottobre scorso che impegnava il presidente della Regione "ad adottare tutte le misure idonee alla realizzazione della Scuola di Magistratura nella citta' dell'Aquila". Nella richiesta di incontro, il presidente Chiodi fa espresso riferimento alla decisione del Consiglio regionale abruzzese aggiungendo che "a seguito del sisma dell'anno scorso che ha reso inagibili i palazzi giudiziari, si e' programmato in maniera articolata una serie di interventi il cui obiettivo e' quello di realizzare una vera e propria 'cittadella giudiziaria'". "Ho subito avviato contatti con il ministro Alfano - spiega Chiodi - perche' ritengo che questa iniziativa debba trovare immediato riscontro presso il governo nazionale che, sono convinto, sapra' dare ancora una volta risposte concrete alle richieste che provengono dal territorio aquilano". Il presidente della Regione sottolinea poi che per la realizzazione della cittadella giudiziaria "sono stati gia' stanziati dei fondi dal Cipe, e la possibilita' di ospitarvi la Scuola superiore di Magistratura rappresenterebbe un importante segnale di rinascita e rivitalizzazione del capoluogo abruzzese". (AGI) Com/Ett


fonte: AGI.IT

martedì2novembre

SANITA': CHIODI, COME COMMISSARIO NESSUN COMPENSO

SANITA': CHIODI, COME COMMISSARIO NESSUN COMPENSO




(AGI) - L'Aquila, 2 nov. - "Come commissario ad acta per la sanita' percepisco un compenso pari a zero euro. I costi della struttura commissariale sono molto bassi poiche' sono a nostra disposizione le strutture amministrative della Regione, i Servizi della Direzione Politiche della Salute, l'Agenzia Sanitaria Regionale nonche' i Servizi della Direzione Bilancio quali uffici strumentali necessari ai fini dello svolgimento dell'incarico". Lo ha detto questa mattina, all'Aquila, il Presidente della Regione Gianni Chiodi, rispondendo ad una interpellanza dell'opposizione sul piano di rientro e sulla nomina a commissario ad acta. I risultati - ha proseguito Chiodi - rispetto al deficit ereditato da questa giunta, sono soddisfacenti. Siamo oramai considerati un modello dalle regioni e dal governo nazionale. Questo da' fastidio a molti ma noi stiamo cercando di mettere finalmente ordine e trasparenza nel sistema sanitario dove molto spesso si sono scambiati privilegi per diritti". Chiodi ha parlato anche del risultato del contenimento della spesa per il personale dall'11 settembre 2008 ad oggi: al 31.12.2008 la spesa era pari a 700.244.000 euro mentre al 31.12.2009 era di 689.793.000 con un contenimento pari ad oltre 10 milioni di euro. Per l'anno in corso i dati definitivi si avranno al 31 dicembre. "Nell'anno 2009 - ha aggiunto Chiodi - la Regione Abruzzo, in Italia, e' stata la piu' incisiva nel contenimento della spesa per la medicina convenzionata di base garantendo gli stessi livelli essenziali d'assistenza degli anni precedenti. Infatti, i tagli hanno inciso esclusivamente sulle prestazioni facoltative erogate dai medici di base. I dati al 2009 parlano, nel campo della spesa farmaceutica, di un risparmio complessivo di 12 milioni di euro. Per il 2009 possiamo ritenerci soddisfatti, dunque, mentre per il 2010 il percorso virtuoso continua con grande determinazione". (AGI) Com/Ett

fonte: AGI.IT

martedì2novembre

ABRUZZO/CONSIGLIO: CHIODI, CENTRO OLI NON SI FARA'. E' LEGGE.


CHIODI, CENTRO OLI NON SI FARA'. E' LEGGE.

(ASCA) - L'Aquila, 2 nov - ''Abbiamo risposto con i fatti. Il nostro provvedimento non e' al ribasso, come qualcuno ha sostenuto, ma rispetta appieno la legalita'. Questo vuol dire fare gli interessi dell'Abruzzo, seguendo i principi della Costituzione''. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in sede di Consiglio regionale, commentando l'approvazione della legge n.166/2010 a modifica della legge regionale n.32/2009 su provvedimenti d'urgenza a tutela del territorio regionale. ''Il nostro non e' un atteggiamento remissivo - ha insistito il Governatore - Non possiamo violare la Costituzione che regola le competenze in materia energetica. Si comprende, quindi, che non e' una logica al ribasso ma e' l'unica strada percorribile per salvaguardare il territorio e rispettare i dettami costituzionali''. ''La verita' - ha aggiunto Chiodi - e' che questa amministrazione ha impedito che si realizzasse il Centro Oli, nonostante le autorizzazioni ci fossero, perche' rilasciate in passato dal centrosinistra che oggi, invece, sembra piu' ostile verso quel tipo di impianti. Questa e' l'unica legge possibile per salvare il nostro territorio''.







 ''Da quando siamo stati chiamati a governare - ha ricordato il Presidente - l'obiettivo e' stato quello di difendere l'Abruzzo da una deriva petrolifera, conoscendo bene sia gli svantaggi sia gli eventuali vantaggi che ne sarebbero derivati. Abbiamo ritenuto, pero', che gli investimenti non avrebbero avuto la meglio sulla difesa dell'ambiente''. Chiodi ha altresi' sottolineato che il suo Esecutivo non ha concesso alcuna autorizzazione per la realizzazione del Centro Oli di Ortona. ''Finche' ci saro' io - ha assicurato infine - il Centro Oli non si fara'. La legge approvata nasce proprio da un confronto e da una intesa tra Governo nazionale e Regione Abruzzo sulla materia''.

fonte: ASCA.IT
iso/rg/bra