domenica19dicembre

Chiodi attacca i burocrati: una casta da IL CENTRO

Chiodi attacca i burocrati: una casta

«Si oppongono a merito e trasparenza, modificherò la legge regionale»

di Antonio De Frenza

PESCARA. «La burocrazia regionale è una casta. Un corpo chiuso, impermeabile all'esterno, ostile alla meritocrazia, che negli anni è arrivata a scriversi le proprie leggi, stabilendo un mutuo patto di complicità con una classe politicamente debole ma elettoralmente interessata». Chi parla così è il presidente della Regione Gianni Chiodi. Lo ha fatto davanti agli iscritti di Confindustria Pescara per il convegno "Semplificazione amministrativa: dal dire al fare", che ieri si è svolto nella sede dell'associazione in via Raiale.

Per Chiodi, il peso negativo della burocrazia è «un problema culturale che necessita di una rottura violenta. Tutto nasce dal sistema di selezione della classe burocratica, che è un sistema datato, che conduce a un connubio perverso tra politica e burocrazia, con la politica che vede la struttura burocratica come propri elettori». In cambio la classe politica permette dei mostri giuridici come la legge 77, «scritta dalla burocrazia per la burocrazia, per renderla una vera e propria casta dove non è possibile inserire nuove figure dall'esterno che portino idee e metodi nuovi».

«Non riusciamo a portare i giovani dentro l'amministrazione regionale» ha spiegato Chiodi che fa l'esempio della recente legge sul "Ciclo delle performance" (un modello di verifica dell'efficienza della macchina amministrativa) approvata dalla giunta e «ostacolata fino all'ultimo minuto» dalla classe burocratica «per l'ostilità verso ogni forma di meritocrazia e trasparenza».

Per il governatore, la politica è stata strumentalmente collusa con questo sistema, ma ha anche scontato la propria debolezza: «Questa è una regione politicamente molto instabile», ha spiegato Chiodi, «siamo l'unica regione che ha avuto ben 15 presidenti, dei quali solo tre hanno concluso i cinque anni della legislatura e nessuno ha governato per i dieci anni del doppio mandato». Chiodi non lo ha detto, ma se a questo elenco aggiungiamo anche l'alternanza degli assessori (cinque assessori alla Sanità durante il governo di Giovanni Pace con tutto quello che ha comportato), l'esame si fa impietoso e allarmante.

«Per questo è fondamentale cambiare la legge 77», ha concluso Chiodi, «e noi un primo e importante passo lo abbiamo compiuto, portando i dirigenti regionali da 128 a 105. Un secondo obiettivo» ha proseguito il presidente della Regione, «sarà quello di informatizzare, e rendere più snelle, nel giro di qualche mese, le procedure che riguardano l'impatto ambientale. Molto c'è ancora da fare, ma ribadisco che il passo più importante sarà quello di un cambiamento culturale che è alla base di una semplificazione amministrativa concreta». Prima di Chiodi aveva parlato il presidente Nazario Pagano (vedi box di lato), e il presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero, presenti anche l'assessore Alfredo Castiglione e il presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera. Marramiero ha esordito con una affermazione di sostegno al Patto per l'Abruzzo annunciato in Consiglio regionale mercoledì scorso. Secondo Marramiero «i prossimi anni saranno duri ma utili per reimpostare l'economia del paese». Quanto all'Abruzzo «non ci possono essere più divisioni e la politica deve dare prova di grande cambiamento».


mercoledì15dicembre

INDAGINE CRESA: CHIODI, TUTTI GLI INDICATORI CON SEGNO POSITIVO

mercoledì15dicembre

REGIONE: CHIODI, '''PATTO GENERALE PER IL RILANCIO DELL'ABRUZZO''

REGIONE: CHIODI, '''PATTO GENERALE PER IL RILANCIO DELL'ABRUZZO''



L'AQUILA - Un patto generale di rilancio dell'Abruzzo in grado di coinvolgere tutti gli attori regionali, da quelli politici a quelli istituzionali, da quelli economici a quelli sindacali. È la proposta lanciata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso del consiglio regionale straordinario convocato per discutere la crisi economica dell'Abruzzo.
"Un reale rilancio dell'economia regionale - ha detto Chiodi - non può prescindere da un patto di compartecipazione generale che guardi soprattutto a tutta la classe politica regionale a cominciare da quella dell'opposizione che deve partecipare all'assunzione di decisioni importanti per il futuro di questa regione".
Secondo il presidente della Regione, il patto "dovrà contare su tre punti essenziali: risanamento, riforma della macchina amministrativa regionale, sviluppo. Su questi tre punti dovranno muoversi le nostre future decisioni in un momento cruciale per la storia di questa regione".
Prima della proposta di un patto generale, il presidente Chiodi non ha mancato di evidenziare un dato: "Mi sarei aspettato un consiglio più partecipato e sentito - ha detto - soprattutto da parte delle forze esterne a questo consesso. Mi sarebbe piaciuta una presenza più forte della classe dirigente abruzzese proprio per rafforzare quella stagione del confronto necessaria per il rilancio del territorio".
Chiodi ha poi parlato delle difficolta' di una regione di recuperare un gap culturale in tema di sviluppo economico e della necessità di "abbandonare una volta per tutte la politica del compromesso e delle mezze misure per dare spazio invece ad una stagione fatta di scelte politicamente coraggiose in grado di recuperare il gap finora accumulato. Il nostro compito - ha aggiunto il presidente - è favorire il sistema economico nella sua interezza e resistere alle tentazioni corporative per privilegiare alcune categorie rispetto ad altre in relazione al consenso che esse possono esprimere. Lasciarsi alla spalle, insomma, quella politica dei privilegi che tanti danni ha provocato finora".
Chiodi ha poi parlato della "centralità dei poli di innovazione" e della politica di riforma che si appresta a fare la regione in tema di consorzi industriali "alcuni dei quali arrivati a livello di indebitamento ormai non più sostenibili".
Questo dunque, secondo il presidente della Regione, la strada da percorrere per il rilancio dell'Abruzzo e per dare una nuova configurazione alla politica di sviluppo della regione.
"Ma per fare ciò - ha concluso Gianni Chiodi - è necessario l'apporto di tutti, cioè l'apporto di una comunità regionale in grado di assumere insieme scelte coraggiose".   

mercoledì8dicembre

RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Regione Abruzzo Riunione del 13 ottobre e 2 dicembre 2010

RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

Regione Abruzzo
Riunione del 13 ottobre e 2 dicembre 2010

Oggetto della riunione:
Valutazione della documentazione sullo stato patrimoniale e trasferimenti dal bilancio regionale
Aggiornamenti risultato d’esercizio 2009
Verifica dello stato di avanzamento e attuazione del Programma Operativo 2010.
Stima a chiudere anno 2010
Valutazione degli atti adottati dal Commissario ad acta della Regione Abruzzo entro il 31 gennaio 2010, il 15 febbraio 2010 e il 15 aprile 2010 in ottemperanza delle prescrizioni convenute nella riunione del 18 dicembre 2009;
Verifica adempimenti anno 2009 e aggiornamento verifica adempimenti anni precedenti

Sono presenti:

- per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, del Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali;

- per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), del Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, delle regioni – Puglia (il 13 ottobre) , Campania e Veneto (il 2 dicembre);
- il Commissario e il Sub Commissario della Regione Abruzzo;
- l’advisor contabile.


OGGETTO DELLA RIUNIONE 

Nella riunione del 30 luglio Tavolo e Comitato hanno valutato quanto segue:
  •  in funzione della riscontrata distrazione della copertura 2006 derivante dal mancato conferimento del gettito   delle aliquote fiscali come previsto dalla legge regionale 4/2007, il disavanzo cumulato a tutto il 31 dicembre 2009 è rideterminato in 100,643 mln di euro. Rilevano inoltre che il Presidente della regione Abruzzo, anche in qualità di Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi sanitari, ha comunicato l’intenzione di voler utilizzare a copertura del predetto disavanzo, fino a concorrenza dell’importo di 101 milioni di euro, le risorse del Fondo per le Aree sottoutilizzate (FAS), ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 90, della legge n.191/2009.Tuttavia, la possibilità da parte della regione di utilizzare tali somme a copertura dei debiti sanitari è condizionata all’espressione dell’Intesa da parte del Governo, subordinatamente all’adozione da parte della regione di tutti gli atti necessari per la correzione strutturale degli andamenti di spesa, nella misura prevista dal Piano di rientro, come integrato dai programmi operativi.
Nella medesima riunione Tavolo e Comitato hanno valutato inoltre:
  • in merito ai programmi operativi per l’anno 2010 sono necessarie correzioni e integrazioni che la gestione commissariale si è impegnata ad inviare entro il 15 settembre 2010;
  • in merito ai tetti e contratti con gli erogatori privati restano ancora da adottare i tetti per la specialistica e i relativi contratti che la gestione commissariale si è impegnata ad inviare entro il 30 settembre 2010: 
    • la manovra di riassetto strutturale ospedaliero appare ben impostata con le seguenti precisazioni:   
    • i  provvedimenti relativi al fabbisogno e alle riconversioni ospedaliere sono già valutati positivamente il provvedimento relativo al riassetto della rete ospedaliera, pur giudicato positivamente nella sua impostazione, necessita di ulteriori dettagli ed approfondimenti che la gestione commissariale si impegna a produrre entro il 15 settembre;
  • il processo di accreditamento è in via di attuazione;
  • la verifica degli adempimenti per l’anno 2009 e precedenti resta subordinata alla definizione degli aspetti relativi all’equilibrio di bilancio.

Pertanto, al fine di verificare il completamento dell’adozione delle misure idonee ad apportare le previste correzioni di carattere strutturale sul versante della spesa, anche in funzione dell’accertamento delle condizioni per l’accesso ai fondi FAS di cui all’articolo 2, comma 90, della legge 191/2009, Tavolo e Comitato decidono di riconvocarsi il prossimo il 10 ottobre 2010. La verifica sarà effettuata sulla base della documentazione trasmessa entro il 30 settembre 2010.
La gestione commissariale si è impegnata a produrre la documentazione comprovante tutti i trasferimenti operati a favore delle aziende sanitarie a titolo di fondo sanitario regionale e a titolo di copertura disavanzi nonché al finanziamento delle spese sanitarie accentrate regionali.
Tavolo e Comitato hanno chiesto al Commissario di provvedere alla stesura del programma operativo riguardante gli anni 2011-2012 entro il 31 ottobre 2010. 3 Hanno ricordato che ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del decreto-legge 78/2010 è previsto che i commissari delle regioni sottoposte ai piani di rientro procedano, entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, alla conclusione della procedura di ricognizione dei debiti, predisponendo un piano che individui modalità e tempi di pagamento.
La riunione è stata quindi convocata per aggiornare tutte le valutazioni operate nella riunione del 30 luglio 2010 alla luce dell’ulteriore documentazione pervenuta dalla struttura commissariale.
A) ESAME DELLA RELAZIONE SULLO STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2009 E DOCUMENTAZIONE RELATIVA AI TRASFERIMENTI AL SSR DA PARTE DEL BILANCIO REGIONALE

Nella riunione del 30 luglio 2010, a partire dalla documentazione sullo stato patrimoniale, è emersa la presenza del mancato conferimento al Servizio sanitario regionale delle coperture fiscali preordinate dal Piano di rientro per l’anno 2006. Ciò ha comportato la rideterminazione del risultato di gestione relativo all’anno 2009 della nuova perdita 2006 portata a nuovo per complessivi 101 mln di euro.
Nella medesima riunione e nella successiva riunione del 13 ottobre 2010 è stato chiesto al Commissario di provvedere alla trasmissione della documentazione attestante i trasferimenti al Servizio sanitario regionale da parte del bilancio della regione al fine di riscontrare sia i trasferimenti a titolo di finanziamento corrente che a titolo di ripiano perdita. 

La regione, con il supporto dell’advisor, ha prodotto la seguente documentazione:
  • una relazione con in allegato le tabelle contenenti i trasferimenti a titolo di fondo sanitario indistinto e vincolato operati dalla regione a favore delle servizio sanitario regionale per gli anni 2006, 2007, 2008 e 2009;
  • una relazione concernente il raffronto tra le risorse accentate dal bilancio regionale e le risorse destinate al settore sanitario con evidenziati anche i relativi utilizzi. Tale raffronto è stato operato rispettivamente per gli anni 2005 e precedenti, 2006, 2007, 2008, 2009.
  • una relazione concernente le iscrizioni sul modello SP anno 2009.

A partire dalla documentazione sopra riportata si evince quanto segue:
coperture anni 2005 e precedenti
  • i trasferimenti a titolo di spettanze residue del fondo sanitario 2001, 2002 e 2003 risultano essere stati accertati dal bilancio regionale e destinati al settore sanitario. L’accertamento per l’anno 2001, di 85,936 mln di euro, risulta essere stato utilizzato per il pagamento della cartolarizzazione;
  • i trasferimenti a titolo di spettanze residue del fondo sanitario per l’anno 2004 e 2005 non sono stati destinati al settore sanitario rispettivamente per 94,864 mln di euro e 135,596 mln di euro per complessivi 230,460 mln di euro.Tavolo e Comitato ricordano che nella riunione del 1° aprile 2009 era emersa un’esigenza finanziaria derivante dal mancato conferimento di quota parte del fondo sanitario 2004 e 2005 per complessivi 170 mln di euro, per la quale, trattandosi di debito al 31/12/2005, doveva essere trovata la soluzione con il relativo riassorbimento nell’ambito della certificazione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2005 che era in corso. Tavolo e Comitato prendono ora atto che tale soluzione non è stata trovata e che l’importo rappresentato è superiore di circa 60 mln di euro a quanto riportato in occasione della citata riunione del 1° aprile 2009.  
  • i trasferimenti a titolo di concorso statale al ripiano disavanzi 2005 e precedenti per complessivi 176,765 mln di euro sono stati accertati e destinati al settore sanitario. Sono stati utilizzati per il pagamento del prosoluto 2006;
  • le entrate fiscali da massimizzazione relative all’anno d’imposta 2006 sono state accertate e destinate al settore sanitario ed utilizzate per il ripiano perdite 2005;
  • le entrate derivanti dal bollo auto per l’anno 2005 sono state accertate e destinate al settore sanitario per il pagamento delle rate delle cartolarizzazioni;

anno 2006
i trasferimenti a titolo di fondo sanitario indistinto per l’anno 2006, coma già rilevato nella riunione del 26 marzo 2008 sono stati parzialmente utilizzati per il settore extrasanitario per complessivi 197 mln di euro;
i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento 2006 sono stati accertati dal bilancio regionale e destinati al settore sanitario. Sono stati utilizzati per il pagamento prosoluto 2006;
le entrate fiscali regionali relative all’anno d’imposta 2007, a titolo di copertura perdita 2006 per 101 mln di euro non sono state conferite al settore sanitario così come già emerso nella precedente riunione del 30 luglio 2010. A titolo di finanziamento del disavanzo sanitario 2006 risulta invece iscritto il provento da alienazione immobiliare per 2,446 mln di euro che è stato destinato al settore sanitario;
le ulteriori coperture disposte per il disavanzo 2006 per 5,353 mln di euro sono state accertate dal bilancio regionale e destinate al settore sanitario. Tale copertura è disponibile sul bilancio regionale;
le coperture della sottrazione finanziamento 2006 disposte con i decreti commissariali n. 3/2008, 25/2009, 26/2009 e 27/2009 per circa 115 mln di euro sono accertate dal bilancio regionale , destinate alla sanità e disponibili sul bilancio regionale;

anno 2007
  • i trasferimenti a titolo di fondo sanitario per l’anno 2007 sono stati ricostruiti attraverso i provvedimenti regionali di conferimento delle risorse alle aziende. Il bilancio regionale ha accertato le relative somme che sono state destinate al settore sanitario;
  • i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2007 sono stati accertati e destinati al settore sanitario. Sono stati utilizzati per il pagamento delle perdite aziendali;
  • il gettito residuo da fiscalità (rispetto al pagamento delle rate di cartolarizzazione) relativo all’anno d’imposta 2008 e alla maggiore fiscalità 2006-2008 è stato accertato e destinato al settore sanitario. E’ stato in parte utilizzato per il pagamento del prosoluto 2006;

anno 2008
  • i trasferimenti a titolo di fondo sanitario per l’anno 2008 sono stati ricostruiti attraverso i provvedimenti regionali di conferimento delle risorse alle aziende. Il bilancio regionale ha accertato le relative somme che sono state destinate al settore sanitario; i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2008 non sono stati accertati dal bilancio regionale;
  • il gettito residuo da fiscalità (rispetto al pagamento delle rate di cartolarizzazione) relativo all’anno d’imposta 2009 è stato accertato dal bilancio regionale e destinato al settore sanitario;

anno 2009
  • i trasferimenti a titolo di fondo sanitario per l’anno 2009 sono stati ricostruiti attraverso i provvedimenti regionali di conferimento delle risorse alle aziende. Il bilancio regionale ha accertato le relative somme che sono state destinate al settore sanitario;
  • i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2009 non sono stati accertati dal bilancio regionale;
  • il gettito residuo da fiscalità (rispetto al pagamento delle rate di cartolarizzazione) relativo all’anno d’imposta 2010 non è stato accertato dal bilancio regionale.

Sulla base dell’analisi condotta, anche in relazione a quanto valutato nelle precedenti riunioni, emerge che la regione Abruzzo ha a suo tempo distolto risorse del Servizio sanitario regionale per il finanziamento della spesa corrente con riferimento all’anno 2004, all’anno 2005 e all’anno 2006 per complessivi 427,524 mln di euro (197,064 + 94,864 + 135,596). Ha inoltre a suo tempo distolto risorse a copertura del disavanzo sanitario 2006 per 101 mln di euro.
Complessivamente sono state distolte risorse al Servizio sanitario per 528,524 mln di euro
A fronte di tale distrazione la gestione commissariale ha adottato i decreti 3/2008, 25/2009, 26/2009 e 27/2009 con i quali ha reintegrato le risorse del Servizio sanitario regionale per circa 115 mln di euro.
La gestione commissariale ha fatto presente che la certificazione della posizione finanziaria netta delle aziende sanitarie è stata completata per tutte le aziende tranne una. Al termine del processo è presumibile avere rettifiche positive al momento non puntualmente quantificabili.
B) AGGIORNAMENTO RISULTATO DI GESTIONE 2009

Il risultato di gestione relativo all’anno 2009 è oggetto di rideterminazione sulla base degli elementi informativi emersi nel precedente paragrafo A che evidenziano una maggiore perdita portata a nuovo relativa agli esercizi precedenti in via ulteriore rispetto a quanto emerso nella riunione del 30 luglio 2010 per 230,460 mln di euro.
Inoltre, sulla base della nuova stima dei gettiti delle entrate fiscali regionali relative agli anni d’imposta 2009 e 2010 nonché alla consuntivazione del gettito dell’anno d’imposta 2008 nei termini comunicati dal competente Dipartimento delle finanze il 24 novembre 2010, emerge un minor gettito per complessivi 32,405 mln di euro rispetto a quanto precedentemente comunicato.
Infine la regione ha inviato la DGR 648/2009 concernente risorse integrative regionali ulteriori rispetto a quanto previsto dal decreto commissariale n. 3/2008 per 0,719 mln di euro. 


Tavolo e Comitato rilevano che la gestione dell’anno 2009 e precedenti presenta una perdita complessiva di 360,340 mln di euro in funzione della riscontrata pregressa distrazione sia di risorse 2004, 2005 e 2006 di fondo sanitario sia di risorse per la copertura del disavanzo 2006.

martedì7dicembre

I GIOVANI DEL PRESIDENTE RISPONDONO AL CENTRO SINISTRA SUL DEBITO SANITARIO REGIONALE.

I GIOVANI DEL PRESIDENTE RISPONDONO AL CENTRO SINISTRA SUL DEBITO SANITARIO REGIONALE. 

Purtroppo, ancora una volta, in Abruzzo torna in scena il solito teatrino della politica, messo in atto dall’opposizione, sull’ennesimo buco sanitario regionale di cui si è venuti a conoscenza solo qualche giorno fa. Di nuovo l’opposizione torna ad attaccare il Presidente Chiodi e la sua Giunta cercando di attribuire loro delle responsabilità che non possono avere. Ricordiamo che negli anni 2004 – 2006 il Governo Regionale ha distratto fondi per un totale di 528,524 milioni di euro dal Fondo Sanitario Regionale.  L'allora classe dirigente, non si è minimamente preoccupata della gravità che tali tagli avrebbero comportato in termini di servizi sanitari alla popolazione (assistenza sanitaria, servizi al cittadino ecc..); anzi, ha taciuto, alimentando la crescita di un debito divenuto mefistofelico che, oggi, si è abbattuto come una spada di Damocle sulla testa degli abruzzesi.  Noi cittadini abruzzesi ora, sbeffeggiati dai giochi politici messi in atto in quegli anni, ci chiediamo come  possa l’opposizione, che in quel periodo non ricopriva tale ruolo, cercare di confondere le acque, tentando ancora una volta di accollare la responsabilità di scelte scellerate all’attuale Governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, che colpe non ha se non quella di aver trovato, di nuovo, un debito che accresce ancor di più l’enorme buco finanziario che grava sulla nostra regione.  Come si può quindi ancora una volta mistificare la realtà prendendoci nuovamente in giro? Per la serie “dopo il danno anche la beffa!!!”.  Perché Paolucci ed i suoi alleati, invece di continuare a mentire attribuendo alla giunta Chiodi la paternità di una così grave irresponsabilità e sconsideratezza politico-amministrativa, non riportano al popolo abruzzese la verità dei fatti? Queste azioni, classiche della Prima Repubblica, ci catapultano indietro nel tempo e non sembrano incarnare il “cambiamento” di cui molti si professano portatori. Pertanto, consigliamo all’opposizione di collaborare con il Presidente Chiodi, che è già a lavoro, e con la maggioranza tutta per cercare la soluzione migliore per ripianare tale debito senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini.  Le urne hanno già decretato, più di una volta in Abruzzo, che non è la politica delle polemiche a convincere i cittadini ma il governo del fare.              


I GIOVANI DEL PRESIDENTE

mercoledì1dicembre

ABRUZZO/SANITA': CHIODI, CONFRONTO SU STRATEGIE NON SU LITURGIE

 ABRUZZO/SANITA': 
CHIODI, CONFRONTO SU STRATEGIE NON SU LITURGIE  



L'Aquila, 1 dic - ''Se per confronto intendete una valutazione delle strategie e degli obiettivi, allora c'e' stato in diverse occasioni, politiche, sindacali e con i Sindaci''. Il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario ad acta per la Sanita', Gianni Chiodi, entrando in audizione alla Commissione consiliare ''Affari sociali e Tutela della Salute'', ha replicato cosi' ai Consiglieri del Pd. ''Se poi il confronto auspicato - ha puntualizzato il Presidente - e' quello che conduce a scelte tese ad accontentare rivendicazioni particolaristiche e clientelari, quello che ha portato l'Abruzzo al drammatico stato della Sanita' che ho ereditato, ebbene, si sappia, che non arretrero' di un passo''. ''Per carattere e formazione - ha fatto notare il Presidente/Commissario Chiodi - sono sempre e comunque per il confronto, ma non per le liturgie della politica politicante.  Le stesse che hanno sprofondato l'Abruzzo fino a questo livello di indebitamento''. E ancora: ''Per troppo tempo il malinteso (talvolta strumentalmente) senso del confronto ha comportato nel migliore dei casi il non scegliere, la deresponsabilizzazione; nel peggiore dei casi la gestione politico-clientelare della Sanita'. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ed hanno visto la Regione Abruzzo avere il triste primato del debito (che ha anche raggiunto i 4 miliardi di euro), servizi sanitari non adeguati, liste di attesa lunghissime e costi elevati a fronte di prestazioni di bassa qualita'''. Chiodi, quindi, di fronte alla Commissione ha rilanciato con fermezza il ''si' al confronto costruttivo ed il no alla dannosa e strumentale liturgia''. Il Presidente ha ricordato altresi' che ''confronto costruttivo c'e' stato anche in fase di elaborazione del Piano operativo 2010''.  ''Ma purtroppo non ve ne siete accorti'' ha stigmatizzato rivolto ai rappresentanti delle forze di opposizione.  ''Probabilmente - ha sottolineato Chiodi - perche' per molti di voi il confronto non e' sulle strategie ma su cio' che conduce, irrimediabilmente, a concessioni clientelari, dimostrando fragilita' e cedevolezza verso gruppi di pressione localistici. Gruppi - ha osservato, infine, il Presidente Chiodi - che sicuramente non hanno a cuore l'interesse generale degli abruzzesi''. A sostegno della validita' delle scelte compiute in materia di razionalizzazione della rete ospedaliera, il Commissario alla Sanita' ha citato gli ottimi risultati gia' conseguiti dalla Asl di Pescara che, proprio qualche giorno fa, ha reso noto di aver raggiunto una riduzione della mobilita' passiva, una diminuzione delle spese di gestione, una migliore qualita' dell'offerta sanitaria.  Un'audizione serena e completa, e' stato riferito, nel corso della quale il Presidente Chiodi ha risposto a tutti i quesiti posti dai componenti la Commissione, chiarendo ogni aspetto in esame

giovedì25novembre

CHIODI SCRIVE ALLA RAI: ''PIU' CONTRADDITTORIO, SUL SISMA ANNOZERO TRASMISSIONE A SENSO UNICO''

CHIODI SCRIVE ALLA RAI: ''PIU' CONTRADDITTORIO,
SUL SISMA ANNOZERO TRASMISSIONE A SENSO UNICO''

DURISSIMA LETTERA AL DG MASI E ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA
IN TV EMERSI SOLO GLI ASPETTI PIU' NEGATIVI, IMMAGINE NON VERITIERA''



fonte: ABRUZZOWEB.IT



L’AQUILA – Non sono piaciuti al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, i due collegamenti che giovedì scorso il giornalista Sandro Ruotolo ha effettuato giovedì scorso dall’Aquila nell’ambito della trasmissione Rai Annozero condotta da Michele Santoro. Due flash di pochi minuti l’uno nel corso del quale il cronista, cittadini e rappresentanti dei comitati hanno parlato a ruota libera di crisi economica ed occupazionale, tasse, ricostruzione ferma e del corteo che ci sarebbe stato da lì a due giorni.
Interventi, secondo Chiodi, dai quali sono emersi “solo le criticità e gli aspetti negativi riferiti da singoli cittadini”: per questo oggi il commissario ha inviato una lettera al direttore generale della Rai, Mauro Masi, ed alla Commissione di vigilanza, perché venga riconosciuto il diritto ad un ‘contraddittorio’ ogni qualvolta si parli di terremoto nelle trasmissioni della televisione pubblica.
A detta di Chiodi “in molte trasmissioni Rai, viene riportata una situazione riguardante la città dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma, affatto corrispondente alla realtà” e l’episodio di Annozero è solo l’ultimo di e “più eclatante”. Insomma, per il governatore è necessario che quando si parla di terremoto e delle sue conseguenze venga data a tutti i protagonisti del processo di ricostruzione.

IL TESTO DELLA LETTERA DI CHIODI AL DG RAI E ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA
“In qualità di Commissario Delegato per la Ricostruzione, mi corre l’obbligo di segnalare alle una questione che ritengo di fondamentale importanza per il futuro e le aspettative di tanti cittadini che hanno sopportato, ed oggi tentano di superare, un terribile evento naturale come il sisma del 6 aprile 2009.
In particolare ho avuto modo di rilevare che, sempre più spesso, in molte trasmissioni RAI, viene riportata una situazione riguardante la città dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma, affatto corrispondente alla realtà.

LE CRITICHE AD ANNOZERO
L’episodio più eclatante riguarda la trasmissione “Annozero” di Michele Santoro, andata in onda lo scorso giovedì 18 novembre. In quella circostanza si è discusso di come il Governo abbia affrontato il tema dell’emergenza e della ricostruzione, facendo emergere solo le criticità e gli aspetti negativi riferiti da singoli cittadini.
Il quadro complessivo emerso vede dipinto un territorio abbandonato a se stesso, senza risorse, senza idee e senza cantieri. A tale “pastone informativo” non è stato consentito replicare, in quanto non solo non erano presenti rappresentanti che direttamente si stanno occupando della ricostruzione, ma neanche i rappresentanti del Governo ospitati hanno avuto la possibilità di dire qualcosa “di diverso”.

PIU’ PLURALISMO QUANDO SI PARLA DI TERREMOTO
Credo che dar modo di sentire tutte le opinioni, e quindi anche quelle di chi quotidianamente si occupa del problema immenso della ricostruzione aquilana, sia non solo esercizio di buona informazione, proprio di un servizio pubblico, ma anche una possibilità in più che, nel caso specifico, potrebbe fornire elementi di speranza e certezza a quegli oltre 40 mila cittadini che stanno tornando gradualmente a casa.
Per questo, ritengo che quando si parla di terremoto all’Aquila e di ricostruzione sia necessario che vengano coinvolte le strutture e le persone che possono fornire dati che concorrono a formare una più vasta e corretta informazione.
Ritengo, questo mio, un invito di buon senso e, soprattutto, un diritto dei cittadini dell’Abruzzo che rappresento anche nella qualità di Presidente della Regione.

mercoledì24novembre

La lettera del Presidente Chiodi a Vendola

Caro Vendola,
Ho letto i tuoi giudizi sul difficile processo di ricostruzione che sta interessando la città dell'Aquila che hai esternato durante un incontro pubblico a New York.
Mi dispiace dirtelo, ma sono frutto di un'analisi approssimativa accompagnata da un inopportuno spirito polemico, che denota un'assoluta non conoscenza della materia.
La ricostruzione è un fatto nazionale che tocca direttamente il popolo aquilano e quindi esternazioni di questa natura, peraltro in un ambito estero nel quale la componente abruzzese ha vissuto direttamente o indirettamente le conseguenze drammatiche del terremoto, non aiutano la causa aquilana, l'unica alla quale riesco ad appassionarmi a prescindere dalle colorazioni politiche.
Ti dico fin da ora che all'Aquila il dibattito pubblico sulla ricostruzione è avviato da un pezzo; che ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e che questo continuo confronto sta dando i suoi frutti.
Sul patrimonio artistico di una delle città più ricche del mondo abbiamo avviato progetti ben definiti di ricostruzione con l'erogazione di fondi.
E il confronto nazionale sui modelli di ricostruzione in campo artistico è avviato da tempo e solo una visione parziale e strumentalmente della politica non li vuole scorgere.
Questi meccanismi di ricostruzione, è bene ricordarlo, arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa a esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva".
I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi dal terremoto del 6 aprile 2009 hanno dato un tetto sicuro e saldo a oltre 20 mila residenti.
E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono a una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza e dell'intera società che li circonda.
Nessuno vuole dare il bollino della definitività a quelle costruzioni, ma tutti noi sappiamo benissimo quanto sia complessa la ricostruzione che attende L'Aquila e quelle case rispondono alle esigenze future, limitate nel tempo, di migliaia di famiglie.
Ecco perché nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme, ma anche di commercio e vitalità.
Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città.
La propaganda del "non funziona niente" la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile.
Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo.

Gianni Chiodi


LA PROPAGANDA DEL 
NON FUNZIONA NIENTE DI VENDOLA


mercoledì24novembre

ABRUZZO: VENERDI' CHIODI A ROMA, CONFERENZA STAMPA SU RICOSTRUZIONE CON GIANNI LETTA E FRANCO GABRIELLI

(AGENPARL) - Roma, 24 nov - Il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, terrà una conferenza stampa venerdì 26 novembre alle ore 12.00 a Roma, presso Palazzo Chigi, per fare il punto della situazione sulla ricostruzione all’Aquila. Saranno presenti anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli.

mercoledì24novembre

Sanità. Chiodi: "Da Pescara gli effetti della riforma"

 Sanità. Chiodi: "Da Pescara gli effetti della riforma" 

Il presidente della Giunta regionale ha commentato positivamente i risultati d'esercizio 2007/2010 presentati dal manager della Asl della città, Claudio D'Amario  


PESCARA - In diminuzione le perdite di bilancio della Asl di Pescara. Stando ai dati forniti alla stampa dal manager Claudio D'Amario, la Asl ha chiuso l'esercizio 2009 con un perdita di 13 milioni, mentre nel 2007 e nel 2008 le perdite erano superiori ai 32 milioni di euro. 'Oggi - ha detto il manager- arriviamo ad un preventivo di meno sei o sette milioni di euro, che potrebbe essere migliorato dal consuntivo di marzo quasi con un tendenziale pareggio. Questo- ha aggiunto- e' un primo dato molto importante di salute dal punto di vista dei conti. Si potrebbe pensare che siamo giunti a questo risultato attraverso un taglio, invece, analizzando gli altri indici importanti come la mobilita' attiva e passiva, le liste d'attese e la qualita' percepita, vediamo che l'azienda, con la riorganizzazione, gia' nei primi nove mesi ha recuperato dieci milioni di euro di mobilita' attiva'. D'Amario ha poi fatto notare che, rispetto agli altri anni, la mobilita' passiva non solo si 'e' mantenuta stabile ma e' anche migliorata'. Sul fronte delle liste di attese il manager ha detto che 'nel 60 per cento dei casi e' stato raggiunto un target di attesa per la diagnostica inferiore al 60 per cento'.

 Il manager ha aggiunto che l'azienda sta lavorando per risolvere i tempi di attesa per alcuni esami come l'endoscopia e la risonanza. Inoltre D'Amario ha detto che per quanto riguarda le visite 'nel 99 per cento dei casi l'attesa e' inferiore ai 30 giorni e nel 70 per cento si riduce a meno di una settimana. L'unica che supera di un solo giorno l'attesa e' la visita oculistica'. Per quanto riguarda infine il tasso di ospedalizzazione, nonostante un minimo aumento della popolazione,si registra un decremento del 6,19 per cento.
Il percorso di riforma sanitaria che "abbiamo intrapreso non è né un testo carbonaro né una finzione algebrica ma una buona strada per la nostra salute e le nostre tasche". Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha commentato positivamente i risultati d'esercizio 2007/2010 presentati dal manager della Asl di Pescara, Claudio D'Amario, definendoli "una cartina tornasole degli effetti della riforma sanitaria sul sistema abruzzese". "Dalle liste di attesa, alla deospedalizzazione, dalla mobilità passiva, alla riduzione del decifit sanitario - ha continuato Chiodi - tutti i dati rompono per la prima volta la diabolica consuetudine di un'idra mangiasoldi a scapito della qualità". Il Presidente segnala come eventi positivi della relazione dell'Azienda pescarese, il decremento della mobilità passiva ed un aumento della mobilità attiva come "segnali di una potenziale appetibilità di Pescara sul piano della qualità dei servizi e dell'ampiezza dell'offerta specialistica".

 Da evidenziare, secondo Chiodi, sono anche i dati sulla ospedalizzazione che scende, in un solo anno dal 226,26 per cento al 213,07 e quelli sulle liste di attesa per le quali, sul segmento delle visite, L'Azienda è costantemente al di sotto dei trenta giorni fissati dal Ministero, sulla diagnostica si attesta invece su una percentuale inferiore al 60 per cento, rispetto ai 60 giorni soglia. "Tutto questo - ha aggiunto il presidente Chiodi certifica, dati alla mano, che una sanità migliore è possibile senza stravolgere e ledere le aspettative di nessun territorio e senza inficiare il bisogno all'assistenza sanitaria di nessun abruzzese. Siamo convinti che, con la collaborazione di tutti, così come sta già accadendo per la Asl di Pescara, anche le altre aziende sapranno fare altrettanto bene, dimostrando di aver colto in pieno lo spirito e la sostanza della nostra riforma sanitaria. Le sfide da affrontare restano ancora grandi - ha aggiunto Chiodi - non ultima quella legata all'autosufficienza, ma ci si farà presto persuasi che nessuno vuole depauperare il territorio di quanto già esiste ma che anzi, proprio i piccoli presidi, saranno destinati a diventare parte dirimente di un percorso legato all'assistenza e alla medicina d'avanguardia perché tutti i cittadini abruzzesi hanno diritto a servizi sanitari ottimali a costi ragionevoli". (AGI)

mercoledì24novembre

TERREMOTO: CHIODI A VENDOLA, 'I TUOI GIUDIZI NON AIUTANO LA CAUSA AQUILANA'

(AMATER) - L'AQUILA, 24 NOV 2010 - Nella lettera inviata oggi al governatore della Puglia, Nichi Vendola, il Commissario Chiodi, incaricato dal Governo di gestire la fase della Ricostruzione all'Aquila, scrive: «La ricostruzione è un fatto nazionale che tocca direttamente il popolo aquilano e quindi i tuoi giudizi, esternati a New York, sul difficile processo di ricostruzione, sono frutto di un'analisi approssimativa e non aiutano la causa aquilana».
   Dopo aver precisato che «ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e questo continuo confronto sta dando i suoi frutti», Chiodi scrive che «i meccanismi di ricostruzione arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa ad esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva". I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi hanno dato un tetto sicuro e saldo ad oltre 20 mila residenti. E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono ad una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza».
   Il governatore abruzzese ha poi precisato che «nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme ma anche di commercio e vitalità. Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città».
   A conclusione della lettera il presidente della Regione Abruzzo si rivolge così al collega pugliese: «La propaganda del "non funziona niente" la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile. Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo». (AMATER).


fonte : Amater.it 

lunedì22novembre

Abruzzo Engineering, Chiodi su Facebook: “sindacati e media spacciano i privilegi per diritti”

Quando, come nel caso di Abruzzo Engineering, i sindacati ed i media difendono privilegi spacciandoli per diritti, mentre sono indubbiamente privilegi, potranno forse essere positivi per i loro iscritti, ma non sono utili per i disoccupati. L'uguaglianza che vorrei è quella delle opportunità. Chi è stato assunto senza concorso, non vanta un diritto, ma vorrebbe il protrarsi di un privilegio ad altri negato”. In poche parole, spazio alla meritocrazia.

Questo è quanto si legge sulla bacheca del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. Il governatore usa il social network per affrontare discorsi importanti. Una maniera informale per dichiarare il proprio pensiero, che ha comunque scatenato nel giro di tre ore, reazioni e commenti, come facilmente immaginabile. Il post del presidente si è guadagnato anzitutto ben 67 “mi piace” (chi è pratico di social network sa che è un modo per dichiarare il proprio essere in accordo con quanto scritto, ndr). E alle approvazioni si sono aggiunti oltre 70 commenti. Tra chi si complimenta per le “sante parole” e chi ammette che “sarebbe bello se fosse davvero così in tutti gli enti”, c'è anche chi si pone in maniera critica contro questa presa di posizione “ufficiosa”: “Belle parole, ma i portaborse in Regione? E gli amici che si è portato da Teramo? La classe politica predica bene, ma poi...”. Secca e immediata la replica del Governatore: “ma quali portaborse? Non ci sarà nessuna stabilizzazione dei portaborse nel mio governo. Il mio staff è la prerogativa di una legge della quale hanno usufruito tutti i Presidenti, anche Obama, Prodi, Blair, Vendola. Sono uomini capaci secondo me e fidati e saranno con me fin quando io sarò presidente poi torneranno ai loro lavori di origine. Oppure vorresti che fossi rimasto con lo staff del presidente che mi ha preceduto?”. Un lungo dibattito, tra il presidente e i suoi “amici” della rete. Tra posizioni contrastanti e manifestazioni di appoggio. Gianni Chiodi in versione “facebookiana” finisce qui. Difficile pensare che ora il dibattito non proseguirà per le vie “ufficiali”.


lunedì22novembre

INNOVAZIONE: CHIODI, IN PRIMA LINEA NELLA MODERNIZZAZIONE

INNOVAZIONE: CHIODI, IN PRIMA LINEA NELLA MODERNIZZAZIONE

L'Aquila, 22 nov. - "L'Abruzzo è una regione che sta intercettando tutti i processi innovativi che stanno interessando la Pubblica amministrazione". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo oggi al Forum dell'Innovazione organizzato all'Aquila dal ministero per la Pubblica amministrazione e Innovazione. Chiodi ha illustrato tutti i processi innovativi che la Regione Abruzzo sta mettendo in atto per "modernizzare la propria macchina amministrativa". Dalla Sanità all'Ambiente, dalla gestione del personale ai servizi alle imprese, l'Abruzzo può essere considerata "una regione in cui le tecniche di modernizzazione hanno propria fisionomia". "E i riconoscimenti che sono arrivati dal Ministro Brunetta, che in una lettera ha dato atto all'Abruzzo di aver raggiunto di questi obiettivi - ha aggiunto -, confermano questa straordinaria tendenza. La nostra azione di modernizzazione tocca molti settori: dalla sanità con il fascicolo elettronico all'urbanistica con la facilitazione delle procedure di impatto ambientale che cancellano la farraginosità degli iter burocratici. Questo comporta - ha aggiunto Chiodi - un accelerazione nei servizi, tutta a giovamento delle imprese locali, minori costi di gestione e maggiore trasparenza". Il Presidente ha poi preso ad esempio gli indicatori di servizio di cui la Regione si è dotata "che hanno evidenziato anche dati negativi che altrimenti non avremmo potuto rilevare. Mi riferisco al problema dell'abbandono scolastico che in Abruzzo presenta preoccupanti dati di incremento". Sul fronte della ricostruzione il presidente Chiodi ha aggiunto che "la città dell'Aquila sta cogliendo questa grande opportunità, perché è inevitabile che questi processi innovativi della P.A. entrino nel complesso processo di ricostruzione". "La capacità di investimenti che questa città potrà garantire in futuro - ha aggiunto Chiodi - determinerà una forte attrattiva e se la vogliamo poi mantenere sarà necessario che ci si strutturi in modo da fornire più servizi in maniera più competitiva rispetto ad altre aree del Paese. Un capoluogo per essere attrattivo deve essere in grado di garantire funzioni, investimenti e servizi e per farlo deve dotarsi delle strutture adeguate. Mi riferisco - ha concluso Chiodi - alle modernizzazione delle tecniche di ricostruzione, di restauro, di prevenzione sismica, del risparmio energetico e anche quelle che riguardano pericoli di infiltrazione malavitosa che cercherà in tutti i modi di entrare dove ci sarà un flusso di denaro molto intenso". (REGFLASH) IAV 101122

venerdì19novembre

TERREMOTO: TASSE; CHIODI, GOVERNO CONTINUA AD ESSERCI VICINO

TERREMOTO: TASSE; CHIODI, GOVERNO CONTINUA AD ESSERCI VICINO



(AGI) - L'Aquila, 19 nov. - All'inizio della settimana, il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, aveva annunciato, a seguito di un suo incontro con lo staff politico e tecnico del Ministero dell'Economia, a Roma, l'intenzione del Governo di venire incontro alle richieste della popolazione terremotata dell'Aquilano, prorogando le agevolazioni fiscali.
  Oggi, lo stesso Commissario esprime soddisfazione per l'accoglimento di un odg bipartisan, stamane in sede di approvazione alla Camera della legge di stabilita', che prevede un ulteriore rinvio per la restituzione delle tasse sospese a causa del sisma del 6 aprile 2009. "E' questo il riconoscimento tangibile del lavoro svolto da tutti i parlamentari abruzzesi - dice il Commissario Chiodi - ma anche il risultato dei continui contatti e riunioni che io stesso ho avuto in questi giorni al Mef. La proroga della moratoria, in scadenza il prossimo 31 dicembre, e le assicurazioni di una decurtazione nella restituzione del pregresso inducono all'ottimismo verso un'equiparazione di trattamento dei cittadini terremotati dell'Aquila a quelli di Marche, Umbria e Molise, o a agli alluvionati di Alessandria". "Il mio plauso - aggiunge il Commissario - va all'intera classe dirigente politica abruzzese che ha lavorato coralmente su un documento che va incontro alle istanze della comunita' aquilana". "Credo - sottolinea, infine, Chiodi - che in questo caso sia stata concretamente applicata la mia filosofia sulla ricostruzione, ovvero leale collaborazione da parte di tutte le forze politiche ed istituzionali per il raggiungimento di obiettivi comuni, mettendo da parte sterili polemiche e dannose contrapposizioni ideologiche". (AGI) Com/Ett 

venerdì19novembre

SANITA': CHIODI, NECESSARIA COESIONE, NO A LISTE DELLA SPESA

SANITA': CHIODI, NECESSARIA COESIONE,
NO A LISTE DELLA SPESA

da AGI.IT


(AGI) - Chieti, 19 nov. - "L'unica vera sfida da vincere, quella del risanamento e del rilancio dell'Abruzzo, dovra' neccessarimente passare attraverso l'impegno di una classe dirigente poltica all'altezza del compito che e' chiamato ad affrontare. Per questo, al di la' degli schieramenti politici, a prevalere dovra' essere necessariamente un forte senso di responsabilita'". E' uno dei passaggi chiave dell'intervento di apertura del presidente della Regione, Gianni Chiodi, questa mattina, a Chieti, nella seduta del Consiglio comunale straordinario sulla sanita', attualmente in corso nella sala consiliare della Provincia di Chieti. Alla seduta sono presenti anche il sub-commissario, Giovanna Baraldi, ed il manager della Asl, Chieti-Lanciano-Vasto, Francesco Zavattaro. "Anche l'opposizione, quindi - rimarca il presidente Chiodi - dovra' fare la sua parte condividendo, se possibile, questo processo di cambiamento della sanita' che stiamo ponendo in essere. Nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, infatti, lo spirito di coesione tra le forze politiche e' fondamentale". Il presidente della Giunta regionale, rivolgendosi, in particolare, alle opposizioni presenti nel Consiglio comunale teatino, punta l'accento sul fatto di dover assecondare il senso del dovere. "Nel Governo regionale e, in particolare, nel sottoscritto, nella mia doppia veste di presidente della Regione e di Commissario della sanita' - aggiunge Chiodi - troverete sempre la massima capacita' di ascolto rispetto alle proposte che arriveranno ma anche la massima intransigenza di fronte a chi volesse far tornare l'Abruzzo alla pesantissima situazione debitoria che abbiamo dovuto fronteggiare fin dal momento del nostro insediamento. Non dimentichiamoci - afferma Chiodi - che l'Abruzzo era e, sottolineo, era, la Regione piu' indebitata d'Italia. Per cui, qualsiasi aumento di spesa che dovese essere deciso - ha sottolineato il presidente Chiodi - d'ora in poi, dovra' essere strettamente correlato ad esigenze reali ma anche a tagli di prestazioni o servizi inefficienti e quindi inutili. Alle liste della spesa dico tassativemente no".
  Chiodi, in precedenza, aveva indicato "nella crisi economica mondiale, nella perdita di reputazione e di autorevolezza della classe politca regionale, sia a livelo nazionale che nel rapporto con le altre Regioni, e nel terremoto le principali cause di questo difficilissimo momento di crisi che sta vivendo l'intero Abruzzo". In relazione al pianeta sanita', Chiodi ha spiegato, in particolare, che "la qualita' del sistema dipende esclusivamente dalla capacita' della classe politica di incidere sul contesto per fornire ai cittadini prestazioni e servizi a costi sostenibili. E' un compito ed una responsabilita' che spetta solo alla politica che, pero', in Abruzzo deve rigudagnare credibilita' e la fiducia dei cittadini". (AGI) Com/Ett

venerdì19novembre

FORMAZIONE: CHIODI, MERITOCRAZIA PER UN CAMBIAMENTO CULTURALE

martedì16novembre

Con l'arrivo dei nuovi finanziamenti è un momento decisivo per L'Aquila

Con l'arrivo dei nuovi finanziamenti 

è un momento decisivo per L'Aquila 

 

da l'Occidentale.it 

di Valentina Faricelli



Chiodi Cialente.jpgContinua il faccia a faccia tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, Commissario straordinario per la Ricostruzione e il sindaco del Comune dell’Aquila, Massimo Cialente.
Il primo cittadino del capoluogo abruzzese torna a lamentare lentezze nel processo di ricostruzione post-terremoto, puntando il dito contro la presunta mancanza di metodo e di razionale ripartizione delle competenze. “Chi fa la ricostruzione? – è la provocazione lanciata da Cialente -. In Friuli, in un’apposita area del Museo dedicato alla tragedia sisma, è indicata chiaramente la macchina che ha gestito la ripresa. All'Aquila, quale macchina sta gestendo l'emergenza terremoto se i soldi devono fare sei passaggi prima di arrivare al Comune?”.
Una polemica che il sindaco Cialente ha spinto sino a disertare la conferenza stampa allargata convocata nei giorni scorsi dal Commissario Chiodi e relativa all'assegnazione di 118 milioni euro per edifici architettonici, artistici, ecclesiastici, pubblici e per i sottoservizi del centro storico dell'Aquila. “È il metodo che non va - ha proseguito Cialente - E la mia solitudine è motivata dal fatto che non si sta approdando a nulla”.
Di diverso avviso il presidente Chiodi che nei giorni scorsi, annunciando l’arrivo di nuovi finanziamenti a favore dell’Aquila, ha parlato di “un altro, importante, step nel processo di ricostruzione”.
Il commissario non ha negato le difficoltà e ha sottolineato che quello in atto è un processo lungo, “ma che non deve far venir meno la speranza di un futuro recupero del patrimonio edilizio cittadino”.
Entrando nello specifico del provvedimento - ammonta a 118.720.643 euro il totale delle risorse, a valere sui fondi disponibili nella contabilità speciale, previste in un prossimo decreto, alla firma del presidente del Consiglio dei ministri-, Chiodi si è detto “emozionato” nel dare comunicazione di un finanziamento così importante, “in grado di dare un grosso impulso ai lavori sugli edifici pubblici, storici, culturali e monumentali o di proprietà dell'Università, comunque di enorme valenza identitaria per la città dell'Aquila”.
Nello specifico, gli oltre 118 milioni di euro saranno ripartiti tra interventi pubblici ricompresi nel Programma sperimentale di fattibilità e breve termine; interventi negli edifici pubblici di proprietà del Comune dell'Aquila; interventi su reti idriche e fognarie; interventi sul patrimonio culturale e religioso.
I suddetti finanziamenti - sfiorano complessivamente i 100 milioni di euro. A questi si aggiungono 18.912.590,00 di euro per l'intervento programmatico negli edifici pubblici di proprietà del Comune dell'Aquila. Il Commissario Chiodi ha avuto parole di apprezzamento anche per il contributo tecnico fornito dalla Curia che ha realizzato un accurato studio sull'attuale stato della città in superficie, ma anche a livello di sottoservizi. Ringraziamenti anche all'Università dell'Aquila e al prefetto, Giovanna Maria Iurato.
“Sono molto contento - ha ribadito ancora Chiodi - di comunicare questa serie di opere, fondamentali per la rinascita del centro storico. Ma è importante puntare su una ricostruzione di qualità, sia architettonica che urbanistica, che abbia rilevanza a livello internazionale. “È la qualità che determinerà il successo del processo di ricostruzione, non la celerità dei tempi”.
Rispondendo poi alla provocazione del sindaco dell’Aquila, Cialente, Chiodi ha riferito di uno scambio di idee avuto con l'assessore alla Sanità della Regione Friuli Venezia Giulia, che avrebbe confermato come anche nella sua regione la ricostruzione fisica fosse partita solo dopo 4 anni, preceduta da un'intensa fase di studio e di progettazione. “Noi, quindi, siamo in anticipo - ha osservato - e stiamo lavorando confrontandoci lealmente, anche se questo aspetto viene spesso sottovalutato dagli organi di informazione”.
L'urbanista Vittorio Lampugnani, uno dei “saggi” chiamati a coadiuvare la Struttura tecnica di Missione, ha confermato le parole di Chiodi, esortando ad una ricostruzione condivisa, ma aperta solo alle migliori capacità progettuali, e che veda il recupero parallelo e contemporaneo di infrastrutture e sottoservizi.


di VALENTINA FARICELLI