mercoledì15dicembre

REGIONE: CHIODI, '''PATTO GENERALE PER IL RILANCIO DELL'ABRUZZO''

REGIONE: CHIODI, '''PATTO GENERALE PER IL RILANCIO DELL'ABRUZZO''



L'AQUILA - Un patto generale di rilancio dell'Abruzzo in grado di coinvolgere tutti gli attori regionali, da quelli politici a quelli istituzionali, da quelli economici a quelli sindacali. È la proposta lanciata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso del consiglio regionale straordinario convocato per discutere la crisi economica dell'Abruzzo.
"Un reale rilancio dell'economia regionale - ha detto Chiodi - non può prescindere da un patto di compartecipazione generale che guardi soprattutto a tutta la classe politica regionale a cominciare da quella dell'opposizione che deve partecipare all'assunzione di decisioni importanti per il futuro di questa regione".
Secondo il presidente della Regione, il patto "dovrà contare su tre punti essenziali: risanamento, riforma della macchina amministrativa regionale, sviluppo. Su questi tre punti dovranno muoversi le nostre future decisioni in un momento cruciale per la storia di questa regione".
Prima della proposta di un patto generale, il presidente Chiodi non ha mancato di evidenziare un dato: "Mi sarei aspettato un consiglio più partecipato e sentito - ha detto - soprattutto da parte delle forze esterne a questo consesso. Mi sarebbe piaciuta una presenza più forte della classe dirigente abruzzese proprio per rafforzare quella stagione del confronto necessaria per il rilancio del territorio".
Chiodi ha poi parlato delle difficolta' di una regione di recuperare un gap culturale in tema di sviluppo economico e della necessità di "abbandonare una volta per tutte la politica del compromesso e delle mezze misure per dare spazio invece ad una stagione fatta di scelte politicamente coraggiose in grado di recuperare il gap finora accumulato. Il nostro compito - ha aggiunto il presidente - è favorire il sistema economico nella sua interezza e resistere alle tentazioni corporative per privilegiare alcune categorie rispetto ad altre in relazione al consenso che esse possono esprimere. Lasciarsi alla spalle, insomma, quella politica dei privilegi che tanti danni ha provocato finora".
Chiodi ha poi parlato della "centralità dei poli di innovazione" e della politica di riforma che si appresta a fare la regione in tema di consorzi industriali "alcuni dei quali arrivati a livello di indebitamento ormai non più sostenibili".
Questo dunque, secondo il presidente della Regione, la strada da percorrere per il rilancio dell'Abruzzo e per dare una nuova configurazione alla politica di sviluppo della regione.
"Ma per fare ciò - ha concluso Gianni Chiodi - è necessario l'apporto di tutti, cioè l'apporto di una comunità regionale in grado di assumere insieme scelte coraggiose".   

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