domenica19dicembre

Chiodi attacca i burocrati: una casta da IL CENTRO

Chiodi attacca i burocrati: una casta

«Si oppongono a merito e trasparenza, modificherò la legge regionale»

di Antonio De Frenza

PESCARA. «La burocrazia regionale è una casta. Un corpo chiuso, impermeabile all'esterno, ostile alla meritocrazia, che negli anni è arrivata a scriversi le proprie leggi, stabilendo un mutuo patto di complicità con una classe politicamente debole ma elettoralmente interessata». Chi parla così è il presidente della Regione Gianni Chiodi. Lo ha fatto davanti agli iscritti di Confindustria Pescara per il convegno "Semplificazione amministrativa: dal dire al fare", che ieri si è svolto nella sede dell'associazione in via Raiale.

Per Chiodi, il peso negativo della burocrazia è «un problema culturale che necessita di una rottura violenta. Tutto nasce dal sistema di selezione della classe burocratica, che è un sistema datato, che conduce a un connubio perverso tra politica e burocrazia, con la politica che vede la struttura burocratica come propri elettori». In cambio la classe politica permette dei mostri giuridici come la legge 77, «scritta dalla burocrazia per la burocrazia, per renderla una vera e propria casta dove non è possibile inserire nuove figure dall'esterno che portino idee e metodi nuovi».

«Non riusciamo a portare i giovani dentro l'amministrazione regionale» ha spiegato Chiodi che fa l'esempio della recente legge sul "Ciclo delle performance" (un modello di verifica dell'efficienza della macchina amministrativa) approvata dalla giunta e «ostacolata fino all'ultimo minuto» dalla classe burocratica «per l'ostilità verso ogni forma di meritocrazia e trasparenza».

Per il governatore, la politica è stata strumentalmente collusa con questo sistema, ma ha anche scontato la propria debolezza: «Questa è una regione politicamente molto instabile», ha spiegato Chiodi, «siamo l'unica regione che ha avuto ben 15 presidenti, dei quali solo tre hanno concluso i cinque anni della legislatura e nessuno ha governato per i dieci anni del doppio mandato». Chiodi non lo ha detto, ma se a questo elenco aggiungiamo anche l'alternanza degli assessori (cinque assessori alla Sanità durante il governo di Giovanni Pace con tutto quello che ha comportato), l'esame si fa impietoso e allarmante.

«Per questo è fondamentale cambiare la legge 77», ha concluso Chiodi, «e noi un primo e importante passo lo abbiamo compiuto, portando i dirigenti regionali da 128 a 105. Un secondo obiettivo» ha proseguito il presidente della Regione, «sarà quello di informatizzare, e rendere più snelle, nel giro di qualche mese, le procedure che riguardano l'impatto ambientale. Molto c'è ancora da fare, ma ribadisco che il passo più importante sarà quello di un cambiamento culturale che è alla base di una semplificazione amministrativa concreta». Prima di Chiodi aveva parlato il presidente Nazario Pagano (vedi box di lato), e il presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero, presenti anche l'assessore Alfredo Castiglione e il presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera. Marramiero ha esordito con una affermazione di sostegno al Patto per l'Abruzzo annunciato in Consiglio regionale mercoledì scorso. Secondo Marramiero «i prossimi anni saranno duri ma utili per reimpostare l'economia del paese». Quanto all'Abruzzo «non ci possono essere più divisioni e la politica deve dare prova di grande cambiamento».


mercoledì15dicembre

INDAGINE CRESA: CHIODI, TUTTI GLI INDICATORI CON SEGNO POSITIVO

mercoledì15dicembre

REGIONE: CHIODI, '''PATTO GENERALE PER IL RILANCIO DELL'ABRUZZO''

REGIONE: CHIODI, '''PATTO GENERALE PER IL RILANCIO DELL'ABRUZZO''



L'AQUILA - Un patto generale di rilancio dell'Abruzzo in grado di coinvolgere tutti gli attori regionali, da quelli politici a quelli istituzionali, da quelli economici a quelli sindacali. È la proposta lanciata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso del consiglio regionale straordinario convocato per discutere la crisi economica dell'Abruzzo.
"Un reale rilancio dell'economia regionale - ha detto Chiodi - non può prescindere da un patto di compartecipazione generale che guardi soprattutto a tutta la classe politica regionale a cominciare da quella dell'opposizione che deve partecipare all'assunzione di decisioni importanti per il futuro di questa regione".
Secondo il presidente della Regione, il patto "dovrà contare su tre punti essenziali: risanamento, riforma della macchina amministrativa regionale, sviluppo. Su questi tre punti dovranno muoversi le nostre future decisioni in un momento cruciale per la storia di questa regione".
Prima della proposta di un patto generale, il presidente Chiodi non ha mancato di evidenziare un dato: "Mi sarei aspettato un consiglio più partecipato e sentito - ha detto - soprattutto da parte delle forze esterne a questo consesso. Mi sarebbe piaciuta una presenza più forte della classe dirigente abruzzese proprio per rafforzare quella stagione del confronto necessaria per il rilancio del territorio".
Chiodi ha poi parlato delle difficolta' di una regione di recuperare un gap culturale in tema di sviluppo economico e della necessità di "abbandonare una volta per tutte la politica del compromesso e delle mezze misure per dare spazio invece ad una stagione fatta di scelte politicamente coraggiose in grado di recuperare il gap finora accumulato. Il nostro compito - ha aggiunto il presidente - è favorire il sistema economico nella sua interezza e resistere alle tentazioni corporative per privilegiare alcune categorie rispetto ad altre in relazione al consenso che esse possono esprimere. Lasciarsi alla spalle, insomma, quella politica dei privilegi che tanti danni ha provocato finora".
Chiodi ha poi parlato della "centralità dei poli di innovazione" e della politica di riforma che si appresta a fare la regione in tema di consorzi industriali "alcuni dei quali arrivati a livello di indebitamento ormai non più sostenibili".
Questo dunque, secondo il presidente della Regione, la strada da percorrere per il rilancio dell'Abruzzo e per dare una nuova configurazione alla politica di sviluppo della regione.
"Ma per fare ciò - ha concluso Gianni Chiodi - è necessario l'apporto di tutti, cioè l'apporto di una comunità regionale in grado di assumere insieme scelte coraggiose".   

mercoledì8dicembre

RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Regione Abruzzo Riunione del 13 ottobre e 2 dicembre 2010

RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

Regione Abruzzo
Riunione del 13 ottobre e 2 dicembre 2010

Oggetto della riunione:
Valutazione della documentazione sullo stato patrimoniale e trasferimenti dal bilancio regionale
Aggiornamenti risultato d’esercizio 2009
Verifica dello stato di avanzamento e attuazione del Programma Operativo 2010.
Stima a chiudere anno 2010
Valutazione degli atti adottati dal Commissario ad acta della Regione Abruzzo entro il 31 gennaio 2010, il 15 febbraio 2010 e il 15 aprile 2010 in ottemperanza delle prescrizioni convenute nella riunione del 18 dicembre 2009;
Verifica adempimenti anno 2009 e aggiornamento verifica adempimenti anni precedenti

Sono presenti:

- per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, del Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali;

- per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), del Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, delle regioni – Puglia (il 13 ottobre) , Campania e Veneto (il 2 dicembre);
- il Commissario e il Sub Commissario della Regione Abruzzo;
- l’advisor contabile.


OGGETTO DELLA RIUNIONE 

Nella riunione del 30 luglio Tavolo e Comitato hanno valutato quanto segue:
  •  in funzione della riscontrata distrazione della copertura 2006 derivante dal mancato conferimento del gettito   delle aliquote fiscali come previsto dalla legge regionale 4/2007, il disavanzo cumulato a tutto il 31 dicembre 2009 è rideterminato in 100,643 mln di euro. Rilevano inoltre che il Presidente della regione Abruzzo, anche in qualità di Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi sanitari, ha comunicato l’intenzione di voler utilizzare a copertura del predetto disavanzo, fino a concorrenza dell’importo di 101 milioni di euro, le risorse del Fondo per le Aree sottoutilizzate (FAS), ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 90, della legge n.191/2009.Tuttavia, la possibilità da parte della regione di utilizzare tali somme a copertura dei debiti sanitari è condizionata all’espressione dell’Intesa da parte del Governo, subordinatamente all’adozione da parte della regione di tutti gli atti necessari per la correzione strutturale degli andamenti di spesa, nella misura prevista dal Piano di rientro, come integrato dai programmi operativi.
Nella medesima riunione Tavolo e Comitato hanno valutato inoltre:
  • in merito ai programmi operativi per l’anno 2010 sono necessarie correzioni e integrazioni che la gestione commissariale si è impegnata ad inviare entro il 15 settembre 2010;
  • in merito ai tetti e contratti con gli erogatori privati restano ancora da adottare i tetti per la specialistica e i relativi contratti che la gestione commissariale si è impegnata ad inviare entro il 30 settembre 2010: 
    • la manovra di riassetto strutturale ospedaliero appare ben impostata con le seguenti precisazioni:   
    • i  provvedimenti relativi al fabbisogno e alle riconversioni ospedaliere sono già valutati positivamente il provvedimento relativo al riassetto della rete ospedaliera, pur giudicato positivamente nella sua impostazione, necessita di ulteriori dettagli ed approfondimenti che la gestione commissariale si impegna a produrre entro il 15 settembre;
  • il processo di accreditamento è in via di attuazione;
  • la verifica degli adempimenti per l’anno 2009 e precedenti resta subordinata alla definizione degli aspetti relativi all’equilibrio di bilancio.

Pertanto, al fine di verificare il completamento dell’adozione delle misure idonee ad apportare le previste correzioni di carattere strutturale sul versante della spesa, anche in funzione dell’accertamento delle condizioni per l’accesso ai fondi FAS di cui all’articolo 2, comma 90, della legge 191/2009, Tavolo e Comitato decidono di riconvocarsi il prossimo il 10 ottobre 2010. La verifica sarà effettuata sulla base della documentazione trasmessa entro il 30 settembre 2010.
La gestione commissariale si è impegnata a produrre la documentazione comprovante tutti i trasferimenti operati a favore delle aziende sanitarie a titolo di fondo sanitario regionale e a titolo di copertura disavanzi nonché al finanziamento delle spese sanitarie accentrate regionali.
Tavolo e Comitato hanno chiesto al Commissario di provvedere alla stesura del programma operativo riguardante gli anni 2011-2012 entro il 31 ottobre 2010. 3 Hanno ricordato che ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del decreto-legge 78/2010 è previsto che i commissari delle regioni sottoposte ai piani di rientro procedano, entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, alla conclusione della procedura di ricognizione dei debiti, predisponendo un piano che individui modalità e tempi di pagamento.
La riunione è stata quindi convocata per aggiornare tutte le valutazioni operate nella riunione del 30 luglio 2010 alla luce dell’ulteriore documentazione pervenuta dalla struttura commissariale.
A) ESAME DELLA RELAZIONE SULLO STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2009 E DOCUMENTAZIONE RELATIVA AI TRASFERIMENTI AL SSR DA PARTE DEL BILANCIO REGIONALE

Nella riunione del 30 luglio 2010, a partire dalla documentazione sullo stato patrimoniale, è emersa la presenza del mancato conferimento al Servizio sanitario regionale delle coperture fiscali preordinate dal Piano di rientro per l’anno 2006. Ciò ha comportato la rideterminazione del risultato di gestione relativo all’anno 2009 della nuova perdita 2006 portata a nuovo per complessivi 101 mln di euro.
Nella medesima riunione e nella successiva riunione del 13 ottobre 2010 è stato chiesto al Commissario di provvedere alla trasmissione della documentazione attestante i trasferimenti al Servizio sanitario regionale da parte del bilancio della regione al fine di riscontrare sia i trasferimenti a titolo di finanziamento corrente che a titolo di ripiano perdita. 

La regione, con il supporto dell’advisor, ha prodotto la seguente documentazione:
  • una relazione con in allegato le tabelle contenenti i trasferimenti a titolo di fondo sanitario indistinto e vincolato operati dalla regione a favore delle servizio sanitario regionale per gli anni 2006, 2007, 2008 e 2009;
  • una relazione concernente il raffronto tra le risorse accentate dal bilancio regionale e le risorse destinate al settore sanitario con evidenziati anche i relativi utilizzi. Tale raffronto è stato operato rispettivamente per gli anni 2005 e precedenti, 2006, 2007, 2008, 2009.
  • una relazione concernente le iscrizioni sul modello SP anno 2009.

A partire dalla documentazione sopra riportata si evince quanto segue:
coperture anni 2005 e precedenti
  • i trasferimenti a titolo di spettanze residue del fondo sanitario 2001, 2002 e 2003 risultano essere stati accertati dal bilancio regionale e destinati al settore sanitario. L’accertamento per l’anno 2001, di 85,936 mln di euro, risulta essere stato utilizzato per il pagamento della cartolarizzazione;
  • i trasferimenti a titolo di spettanze residue del fondo sanitario per l’anno 2004 e 2005 non sono stati destinati al settore sanitario rispettivamente per 94,864 mln di euro e 135,596 mln di euro per complessivi 230,460 mln di euro.Tavolo e Comitato ricordano che nella riunione del 1° aprile 2009 era emersa un’esigenza finanziaria derivante dal mancato conferimento di quota parte del fondo sanitario 2004 e 2005 per complessivi 170 mln di euro, per la quale, trattandosi di debito al 31/12/2005, doveva essere trovata la soluzione con il relativo riassorbimento nell’ambito della certificazione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2005 che era in corso. Tavolo e Comitato prendono ora atto che tale soluzione non è stata trovata e che l’importo rappresentato è superiore di circa 60 mln di euro a quanto riportato in occasione della citata riunione del 1° aprile 2009.  
  • i trasferimenti a titolo di concorso statale al ripiano disavanzi 2005 e precedenti per complessivi 176,765 mln di euro sono stati accertati e destinati al settore sanitario. Sono stati utilizzati per il pagamento del prosoluto 2006;
  • le entrate fiscali da massimizzazione relative all’anno d’imposta 2006 sono state accertate e destinate al settore sanitario ed utilizzate per il ripiano perdite 2005;
  • le entrate derivanti dal bollo auto per l’anno 2005 sono state accertate e destinate al settore sanitario per il pagamento delle rate delle cartolarizzazioni;

anno 2006
i trasferimenti a titolo di fondo sanitario indistinto per l’anno 2006, coma già rilevato nella riunione del 26 marzo 2008 sono stati parzialmente utilizzati per il settore extrasanitario per complessivi 197 mln di euro;
i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento 2006 sono stati accertati dal bilancio regionale e destinati al settore sanitario. Sono stati utilizzati per il pagamento prosoluto 2006;
le entrate fiscali regionali relative all’anno d’imposta 2007, a titolo di copertura perdita 2006 per 101 mln di euro non sono state conferite al settore sanitario così come già emerso nella precedente riunione del 30 luglio 2010. A titolo di finanziamento del disavanzo sanitario 2006 risulta invece iscritto il provento da alienazione immobiliare per 2,446 mln di euro che è stato destinato al settore sanitario;
le ulteriori coperture disposte per il disavanzo 2006 per 5,353 mln di euro sono state accertate dal bilancio regionale e destinate al settore sanitario. Tale copertura è disponibile sul bilancio regionale;
le coperture della sottrazione finanziamento 2006 disposte con i decreti commissariali n. 3/2008, 25/2009, 26/2009 e 27/2009 per circa 115 mln di euro sono accertate dal bilancio regionale , destinate alla sanità e disponibili sul bilancio regionale;

anno 2007
  • i trasferimenti a titolo di fondo sanitario per l’anno 2007 sono stati ricostruiti attraverso i provvedimenti regionali di conferimento delle risorse alle aziende. Il bilancio regionale ha accertato le relative somme che sono state destinate al settore sanitario;
  • i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2007 sono stati accertati e destinati al settore sanitario. Sono stati utilizzati per il pagamento delle perdite aziendali;
  • il gettito residuo da fiscalità (rispetto al pagamento delle rate di cartolarizzazione) relativo all’anno d’imposta 2008 e alla maggiore fiscalità 2006-2008 è stato accertato e destinato al settore sanitario. E’ stato in parte utilizzato per il pagamento del prosoluto 2006;

anno 2008
  • i trasferimenti a titolo di fondo sanitario per l’anno 2008 sono stati ricostruiti attraverso i provvedimenti regionali di conferimento delle risorse alle aziende. Il bilancio regionale ha accertato le relative somme che sono state destinate al settore sanitario; i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2008 non sono stati accertati dal bilancio regionale;
  • il gettito residuo da fiscalità (rispetto al pagamento delle rate di cartolarizzazione) relativo all’anno d’imposta 2009 è stato accertato dal bilancio regionale e destinato al settore sanitario;

anno 2009
  • i trasferimenti a titolo di fondo sanitario per l’anno 2009 sono stati ricostruiti attraverso i provvedimenti regionali di conferimento delle risorse alle aziende. Il bilancio regionale ha accertato le relative somme che sono state destinate al settore sanitario;
  • i trasferimenti a titolo di fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2009 non sono stati accertati dal bilancio regionale;
  • il gettito residuo da fiscalità (rispetto al pagamento delle rate di cartolarizzazione) relativo all’anno d’imposta 2010 non è stato accertato dal bilancio regionale.

Sulla base dell’analisi condotta, anche in relazione a quanto valutato nelle precedenti riunioni, emerge che la regione Abruzzo ha a suo tempo distolto risorse del Servizio sanitario regionale per il finanziamento della spesa corrente con riferimento all’anno 2004, all’anno 2005 e all’anno 2006 per complessivi 427,524 mln di euro (197,064 + 94,864 + 135,596). Ha inoltre a suo tempo distolto risorse a copertura del disavanzo sanitario 2006 per 101 mln di euro.
Complessivamente sono state distolte risorse al Servizio sanitario per 528,524 mln di euro
A fronte di tale distrazione la gestione commissariale ha adottato i decreti 3/2008, 25/2009, 26/2009 e 27/2009 con i quali ha reintegrato le risorse del Servizio sanitario regionale per circa 115 mln di euro.
La gestione commissariale ha fatto presente che la certificazione della posizione finanziaria netta delle aziende sanitarie è stata completata per tutte le aziende tranne una. Al termine del processo è presumibile avere rettifiche positive al momento non puntualmente quantificabili.
B) AGGIORNAMENTO RISULTATO DI GESTIONE 2009

Il risultato di gestione relativo all’anno 2009 è oggetto di rideterminazione sulla base degli elementi informativi emersi nel precedente paragrafo A che evidenziano una maggiore perdita portata a nuovo relativa agli esercizi precedenti in via ulteriore rispetto a quanto emerso nella riunione del 30 luglio 2010 per 230,460 mln di euro.
Inoltre, sulla base della nuova stima dei gettiti delle entrate fiscali regionali relative agli anni d’imposta 2009 e 2010 nonché alla consuntivazione del gettito dell’anno d’imposta 2008 nei termini comunicati dal competente Dipartimento delle finanze il 24 novembre 2010, emerge un minor gettito per complessivi 32,405 mln di euro rispetto a quanto precedentemente comunicato.
Infine la regione ha inviato la DGR 648/2009 concernente risorse integrative regionali ulteriori rispetto a quanto previsto dal decreto commissariale n. 3/2008 per 0,719 mln di euro. 


Tavolo e Comitato rilevano che la gestione dell’anno 2009 e precedenti presenta una perdita complessiva di 360,340 mln di euro in funzione della riscontrata pregressa distrazione sia di risorse 2004, 2005 e 2006 di fondo sanitario sia di risorse per la copertura del disavanzo 2006.

martedì7dicembre

I GIOVANI DEL PRESIDENTE RISPONDONO AL CENTRO SINISTRA SUL DEBITO SANITARIO REGIONALE.

I GIOVANI DEL PRESIDENTE RISPONDONO AL CENTRO SINISTRA SUL DEBITO SANITARIO REGIONALE. 

Purtroppo, ancora una volta, in Abruzzo torna in scena il solito teatrino della politica, messo in atto dall’opposizione, sull’ennesimo buco sanitario regionale di cui si è venuti a conoscenza solo qualche giorno fa. Di nuovo l’opposizione torna ad attaccare il Presidente Chiodi e la sua Giunta cercando di attribuire loro delle responsabilità che non possono avere. Ricordiamo che negli anni 2004 – 2006 il Governo Regionale ha distratto fondi per un totale di 528,524 milioni di euro dal Fondo Sanitario Regionale.  L'allora classe dirigente, non si è minimamente preoccupata della gravità che tali tagli avrebbero comportato in termini di servizi sanitari alla popolazione (assistenza sanitaria, servizi al cittadino ecc..); anzi, ha taciuto, alimentando la crescita di un debito divenuto mefistofelico che, oggi, si è abbattuto come una spada di Damocle sulla testa degli abruzzesi.  Noi cittadini abruzzesi ora, sbeffeggiati dai giochi politici messi in atto in quegli anni, ci chiediamo come  possa l’opposizione, che in quel periodo non ricopriva tale ruolo, cercare di confondere le acque, tentando ancora una volta di accollare la responsabilità di scelte scellerate all’attuale Governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, che colpe non ha se non quella di aver trovato, di nuovo, un debito che accresce ancor di più l’enorme buco finanziario che grava sulla nostra regione.  Come si può quindi ancora una volta mistificare la realtà prendendoci nuovamente in giro? Per la serie “dopo il danno anche la beffa!!!”.  Perché Paolucci ed i suoi alleati, invece di continuare a mentire attribuendo alla giunta Chiodi la paternità di una così grave irresponsabilità e sconsideratezza politico-amministrativa, non riportano al popolo abruzzese la verità dei fatti? Queste azioni, classiche della Prima Repubblica, ci catapultano indietro nel tempo e non sembrano incarnare il “cambiamento” di cui molti si professano portatori. Pertanto, consigliamo all’opposizione di collaborare con il Presidente Chiodi, che è già a lavoro, e con la maggioranza tutta per cercare la soluzione migliore per ripianare tale debito senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini.  Le urne hanno già decretato, più di una volta in Abruzzo, che non è la politica delle polemiche a convincere i cittadini ma il governo del fare.              


I GIOVANI DEL PRESIDENTE

mercoledì1dicembre

ABRUZZO/SANITA': CHIODI, CONFRONTO SU STRATEGIE NON SU LITURGIE

 ABRUZZO/SANITA': 
CHIODI, CONFRONTO SU STRATEGIE NON SU LITURGIE  



L'Aquila, 1 dic - ''Se per confronto intendete una valutazione delle strategie e degli obiettivi, allora c'e' stato in diverse occasioni, politiche, sindacali e con i Sindaci''. Il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario ad acta per la Sanita', Gianni Chiodi, entrando in audizione alla Commissione consiliare ''Affari sociali e Tutela della Salute'', ha replicato cosi' ai Consiglieri del Pd. ''Se poi il confronto auspicato - ha puntualizzato il Presidente - e' quello che conduce a scelte tese ad accontentare rivendicazioni particolaristiche e clientelari, quello che ha portato l'Abruzzo al drammatico stato della Sanita' che ho ereditato, ebbene, si sappia, che non arretrero' di un passo''. ''Per carattere e formazione - ha fatto notare il Presidente/Commissario Chiodi - sono sempre e comunque per il confronto, ma non per le liturgie della politica politicante.  Le stesse che hanno sprofondato l'Abruzzo fino a questo livello di indebitamento''. E ancora: ''Per troppo tempo il malinteso (talvolta strumentalmente) senso del confronto ha comportato nel migliore dei casi il non scegliere, la deresponsabilizzazione; nel peggiore dei casi la gestione politico-clientelare della Sanita'. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ed hanno visto la Regione Abruzzo avere il triste primato del debito (che ha anche raggiunto i 4 miliardi di euro), servizi sanitari non adeguati, liste di attesa lunghissime e costi elevati a fronte di prestazioni di bassa qualita'''. Chiodi, quindi, di fronte alla Commissione ha rilanciato con fermezza il ''si' al confronto costruttivo ed il no alla dannosa e strumentale liturgia''. Il Presidente ha ricordato altresi' che ''confronto costruttivo c'e' stato anche in fase di elaborazione del Piano operativo 2010''.  ''Ma purtroppo non ve ne siete accorti'' ha stigmatizzato rivolto ai rappresentanti delle forze di opposizione.  ''Probabilmente - ha sottolineato Chiodi - perche' per molti di voi il confronto non e' sulle strategie ma su cio' che conduce, irrimediabilmente, a concessioni clientelari, dimostrando fragilita' e cedevolezza verso gruppi di pressione localistici. Gruppi - ha osservato, infine, il Presidente Chiodi - che sicuramente non hanno a cuore l'interesse generale degli abruzzesi''. A sostegno della validita' delle scelte compiute in materia di razionalizzazione della rete ospedaliera, il Commissario alla Sanita' ha citato gli ottimi risultati gia' conseguiti dalla Asl di Pescara che, proprio qualche giorno fa, ha reso noto di aver raggiunto una riduzione della mobilita' passiva, una diminuzione delle spese di gestione, una migliore qualita' dell'offerta sanitaria.  Un'audizione serena e completa, e' stato riferito, nel corso della quale il Presidente Chiodi ha risposto a tutti i quesiti posti dai componenti la Commissione, chiarendo ogni aspetto in esame